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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Sabato 6 Dicembre 2003
Cittadino! Esci dal tuo guscio di lamiera. Prendi un bel respiro. E pedala.
L'energia cinetica da te stesso generata scaraventerà tanta bell'aria
fredda sulla tua faccia, ripulendo la tua persona dalle scorie del tubo
catodico e del piattume metropolitano.
All'inzio sarà dura: senza tettucci protettivi sulla capa, affrancato dal
mito del Belpaese, ti accorgerai di vivere in un posto relativamente di
merda, tra tristi palazzine addossate a anonime strade di scorrimento,
illuminate la sera con lampioni arancio-acido. E ti accorgerai di non essere
più padrone del tuo tempo e del tuo spazio.
Poi, pian piano, il tuo metabolismo inizierà a pompare nuova linfa verso il
tuo cervello, e divenuto motore della tua vita, ti avvierai sicuro sulla strada
della rivoluzione: lavorare meno, produrre meno, consumare meno, vivere
di più. Viva la veloruzione!