«Un curioso Paese il nostro. C’è chi considera strano che Cirino Pomicino venga accolto come un figliol prodigo e si stupisce che io stia con Di Pietro. In Italia fa più scandalo stare con il giudice che con il ladro».Un curioso Paese, in cui - anziché vergognarsi e opporsi - si gioisce per l'evento riportato a pagina 14 de l'Unità di ieri:
"Eutanasia di Forza Italia, a Catania. Ferdinando Latteri, rettore dell’università etnea, lascia il partito di Berlusconi e si candida alle Europee nella Lista Prodi. E non è il solo. Con Latteri, abbandonano Fi anche il senatore Filadelfio Basile, il deputato regionale Franco Catania, l’assessore Vincenzo Lo Presti, il capogruppo provincialeMassimo Pesce, quattro sindaci (tra cui Gaetano Bonfiglio) e decine di consiglieri comunali. Uno smottamento in stile domino che mina, e non di poco, il centrodestra siciliano. Perché Latteri è collettore di approvazioni, uomo da 80mila consensi. Prova ne sia la sala gremita dell’Hotel Excelsior di Catania dove ieri è avvenuta ufficialmente l’investitura."
C'è da dire che la storia politica di Mascia ha qualche hanno in più dell'Italia dei valori e dei girotondi stessi, anzi per certi versi ne è stato un anticipatore. Magari la sua prospettiva di riferimento è un po' limitata, però non è di sicuro l'opportunista dell'ultima ora.
Ho invece visto che con Cip e Ciop si candida Giulietto Chiesa. Dalla mail che mi arrivata:
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Si è mangiato il virgolettato. Riprovo.
<<Mi candido nella lista Di Pietro-Occhetto-Società Civile. Decisione che, a prima vista, lascia molti dubbiosi o perplessi. Perché non con Rifondazione Comunista? Perché non con i Comunisti Italiani? O i Verdi? Queste domande mi sono state poste ripetutamente nei dibattiti numerosi di questi mesi. Rispondo: perché tutti e tre, in quanto partiti strutturati, avrebbero caratterizzato la mia candidatura - comunque indipendente - in modo troppo marcato. E poiché il mio obiettivo principale è quello di portare al voto i milioni di elettori delusi dall'attuale politica di sinistra e centro-sinistra e i milioni che non hanno votato affatto per molte ragioni, tra le quali c'è una sfiducia - giustificata - nella "classe politica", ho ritenuto che la lista Di Pietro-Occhetto-Società Civile, costituisse la soluzione migliore, la meno "ingessata".>>
Giulietto Chiesa è un bel tipo, ma non so se lo voterei. Troppo patologicamente pessimista :-) Mi piace invece l'idea di votare Giuliano Giuliani, uno che dal suo dramma personale ha saputo trovare la forza per dire sempre cose costruttive e "di sinistra". Mi piace Giuliani, scegliere lui vorrebbe dire votare a sinistra, dando al contempo un segnale forte all'apparat del "listone", che la semttessero di preferire gli Ughi Intini alle persone presentabili.