Bananas
di Marco Travaglio
GIURO DI DIRE LA FALSITÀ
Clemente Mastella e, sul Giornale, Francesco
Damato, hanno trovato da eccepire sulla presenza
di Stefania Ariosto alla convention della
lista Di Pietro-Occhetto. Quest’ultimo ha detto
che è stupefacente la polemica sulla «strana
coppia» Tonino-Achille: «Fa scandalo che io
stia col giudice, non che Mastella stia col ladro».
Allusione neppure tanto velata all’ingresso
nell’Udeur del condannato Cirino Pomicino,
in procinto di essere esportato a Bruxelles
come numero due della lista mastelliana
al Sud. Replica di Mastella: «Fra l’intelligenza
fantasiosa di Pomicino e le virtù nascoste
della signora Ariosto, preferiamo Pomicino».
Risposta demenziale. Sia perché la Ariosto
non è candidato, Pomicino sì; sia perché
la Ariosto è incensurata, Pomicino no. Confondere
una testimone che non ha mai negato
l’appartenenza a un certo mondo romano,
ma che ha pagato prezzi altissimi per averlo
abbandonato, aiutando i giudici e gli italiani a
liberarsi di una banda criminale dedicata alla
compravendita della giustizia, con un signore
che sgraffignava allegramente fondi neri, pubblici
e privati, per ingrassare il suo potere, è
tipico del manicomio organizzato in cui viviamo.
E non c’è solo Mastella. Il suo ex gemello,
Pierferdinando Casini, già presidente della Camera,
nel settembre scorso si avventurò su un
terreno analogo, mettendo sullo stesso piano
Ariosto e IgorMarini, cioè un teste che dice la
verità e un truffatore che racconta balle a
comando e che per questo era appena finito
in carcere. Casomai Mastella e Casini avessero
perduto lamemoria, va ricordato che Stefania
Ariosto è la donna che nel dicembre del
’95, mentre testimoniava in segreto dinanzi a
Ilda Boccassini (ma Berlusconi &Co. lo avevano
miracolosamente saputo), ricevette come
regalo di Natale un pacco anonimo con un
biglietto affettuoso («Tanti auguri, Stefania»)
e una strenna davvero delicata: una testa mozzata
di coniglio che galleggiava nel sangue.
Quando poi la notizia della sua collaborazione
divenne ufficiale, nelmarzo 1996, permesi
emesi la signora fu bersaglio di linciaggi pubblici
e minacce private. Il forzista Piero Di
Muccio la chiamava elegantemente «Pompadour
»; Berlusconi «mitomane»; Biondi «esaltata
»; Pisanu «boccuccia di rosa»; il Foglio e
Ombretta Colli «informatrice della polizia»;
Luciano De Crescenzo «donna squinternata,
malata di protagonismo e del complesso di
Erostrato»; Silvana Previti «serial killer e avventuriera
». La moglie di Cesare giurava che
«la Ariosto non hamai messo piede al Circolo
Canottieri Lazio, dunque non può aver visto
nulla, e comunque è molto miope» (la Ariosto,
denunciata dalla signora Previti, fu poi
assolta: frequentava il circolo e ci vedeva benissimo,
con gli occhiali).
Il meglio lo diede Domenico Contestabile,
addirittura vicepresidente del Senato: «È
una mitomane - assicurò - dice di avere avuto
tre figli morti ma non è vero niente». Invece
era vero: Stefania Ariosto ha perduto tutti e
tre i suoi figli (Alfonso, Fabio e Domizia) per
una grave malattia congenita. Contestabile
non ha mai chiesto scusa: è stato condannato
a risarcire i danni morali alla signora, che fu
costretta a portare le fotografie dei bimbi perduti
al Corriere della Sera. Sgarbi e Liguori la
insultavano quotidianamente. Ferrara e Jannuzzi
(intimi del giudice Squillante) facevano
altrettanto sul Foglio e Panorama. Ferrara allestì
un montaggio «taglia e cuci» del suo interrogatorio
davanti al Gip, per diffonderlo in
migliaia di copie con Panorama nonostante il
divieto del tribunale, e farla apparire in stato
confusionale.Quanto poi la signora fosse miope
e visionaria lo dimostrarono non solo le
foto-ricordo del suo album, non solo le lettere
affettuose con cui Previti la ringraziava per i
regali, ma soprattutto le rogatorie bancarie
svizzere sui passaggi diretti di milioni fra i
conti esteri della Fininvest, di Previti e di Squillante.
Nel frattempo le minacce e le lusinghe
per indurla a ritrattare proseguivano, sempre
più frequenti a mano a mano che i processi
avanzavano e le sentenze si avvicinavano. Tutto
inutile: la teste Omega non ritrattò, anzi
confermò tutto negli infiniti interrogatori che
le difese organizzavano per farla cadere in trappola.
Alla fine, mentre la sua casa di Como
venivano continuamente visitata damisteriosi
«ladri» che devastavano tutto senza rubare nulla,
ebbe una sola soddisfazione: le parole dei
giudici dei processi Imi-Sir/Mondadori e Sme
che la definiscono «pienamente attendibile»,
«del tutto sincera», «ampiamente riscontrata»,
ricordando gli altissimi prezzi da lei pagati.
Naturalmente, nel manicomio Italia, chi
deve vergognarsi non è chi ha mentito e chi ha
rubato. Ma chi ha detto la verità e ha perso
tutto.Quelli che hanno offeso, calunniato, vilipeso
Stefania Ariosto siedono al governo e in
Parlamento, dirigono giornali e pontificano
ogni sera in televisione. Anche sul dovere civico
di testimoniare contro il crimine. Anche
sui diritti delle donne e sulle pari opportunità.
In Parlamento ci sono persino condannati per
falsa testimonianza che vanno fieri del loro bel
pedigree e lo esibiscono in tv con il giusto
orgoglio. La Ariosto, avendo compiuto semplicemente
il proprio dovere, è ormai priva dei
diritti più elementari. Non può nemmeno
uscire di casa per partecipare a un girotondo,
a un convegno, a una manifestazione, nemmeno
in silenzio, senza che salti su il solito Mastella,
il solito Ferrara, il solito Giornale a sputare
veleno. E non sono neppure i peggiori.
Peggiori sono quelli che tacciono.
SIGNORI,
TANGENTOPOLI E' STATO SOLO UN GIOCO AL MASSACRO.
VOTATE POMICINO ALLE PROSSIME ELEZIONE EUROPEE E' UN POLITICO CHE MERITA.
VE LO DICE UNO CHE E' STATO CANDIDATO CON DI PIETRO ALLA CAMERA DEL DEPUTATI NEL 2001, E CHE HA AVUTO MODO DI CONOSCERE ANTONIO DI PIETRO.
VOTATE POMICINO
TORNIAMO ALLA POLITICA QUELLA VERA
VE LO DICE UNO CHE HA SBAGLIATO, UNO CHE HA CONOSCIUTO DI PIETRO
Piuttosto che votare Paolo Cirino Pomicino mi taglio le mani, le palle e tutto il tagliabile.
Le mosse di Mastella
Clemente Mastella chiederà agli alleati dell'Unione un seggio per Afef alle prossime elezioni, e la modella è pronta al grande passo anche se confida che il marito, Marco Tronchetti
COSI GLI ITALIANI BECCHI E BASTONATI !!!!!!!
PRIMA REGALATA TELECOM!!!!!
ORA ! 15000 euro al mese alla moglie !!!!!
BRAVI
clemente
e' molto urgente, urgentissimo per i tuoi,miei,interessi mondiali incontrarsi, parlarsi.
grazie
claudia bindi tel.333.8117178
clemente
e' molto urgente, urgentissimo per i tuoi,miei,interessi mondiali incontrarsi, parlarsi.
grazie
claudia bindi tel.333.8117178
"se la verita' e' sincera
allora la bugia non e' una menzogna"
di claudia bindi
come sempre lo consideravo, l'on.mastella x me è sempre stato uno con odore di mafia.
e grazie a prodi è stato messo come sempre l'uomo sbagliato nel posto sbagliato.
un toto riina ministro della giustizia.
un partito come l'udeur purtroppo per alcuni onesti che sono all'intero ma mi sembra pochi!
Corrotto in odore di mafia, che non tiene conto dell'oppinione dei suoi elettori ma bensì delle forze degli stessi parlamentari e uomini della finanza corrotti e truffatori che vengono amministrati dalla mafia e da quelle lobby che allo stesso tempo versano tangenti x arricchirli.
ciao e grazie...
clEMENTE la deve smettere di parlare del sacro valore della famiglia...o almeno specificare a quale clan si riferisce
Ma quale gioco al massacro....una delle poche cose fatte bene è stata tangentopoli...certo che i politici han saputo riciclarsi...e trincerarsi dietro leggi ad personam....così e facile.....
troppo facile....ma prima o poi l'italia degli italiani veri saprà tutto.
ciao Marco ciao Beppe ciao Michele ciao Antonio
Clemente facci sognare mantieni i tuoi principi sii coerente fai il bravo ragazzo vota contro e fai cadere il governo.