ma perche' l'ottimo bidussa si e' sprecato a scrivere per quel fogliaccio degno degli annales volusii catulliani?
Perche sul "Riformista" non la pensa come voi.
Mah, non ci vedo niente di male a scrivere sul Riformista cose sensate, sono sempre righe sottratte allo standard politiano. Non dimentichiamo il trafiletto comparso sul Corriere a gennaio:
«Il presidente della Quercia Massimo D'Alema non ama più "Il Riformista" e non si perita di nasconderlo. In un recente colloquio telefonico con il direttore Antonio Polito, D'Alema è andato giù piatto e gli ha sciorinato un'inedita analisi del posizionamento politico del Riformista. "Siete nati per essere il giornale della sinistra intelligente, e complice il Foglio, che è iventato il quotidiano della destra becera, ormai siete diventati il quotidiano della destra intelligente"».
NB: il Riformista è un giocattolo voluto e creato dai D'Alema-Boys.
oh, ma d'alema è proprio la tua ossessione, eh...
Ossessione forse no, ma certo una notevole angoscia me la genera. E' una delle ragioni (forse la principale) per cui per la prima volta non voterò per il partito in cui ho sempre creduto.
D'Alema ha raggiunto con tenacia la stanza dei bottoni, poi ha cambiato look, si è fatto prendere dalla malattia del potere e delle scarpe fatte a mano, ha annusato la compagnia dei potenti, non ha più saputo staccarsene. Così ha dovuto far regola del cinismo, svendendosi una glosriosa storia politica.
Disprezza le persone "normali" (lo ricordo nel dibattito coi "professori" a Firenze), è disposto a frequentare compagnie infrequentabili pur di vincere, a colpire alle spalle gli alleati: gioca a Risiko con il futuro del mio Paese. Mi fa impressione vedere come sia riuscito a infinocchiare e disfare la sinistra per soddisfare le proprie ambizioni. Se potesse mettere le mani su Mediaset, credo che non sarebbe granché diverso da Berlusconi, tronfio, presuntuoso, arrogante.
Angoscia, perché unisco delusione alla delusione: non doveva essere rimasto granché della sinistra in cui credevo, se è bastato D'Alema per disfarla.
mi sembra un tantino esagerato il ritratto che ne fai. ritengo d'alema una persona piena di limiti, che ha compiuto grossi errori, gli preferisco certo prodi come leader, ma penso che alla fine se nel paese ci fossere più d'alema non si vivrebbe poi tanto male. volgio dire che nell'era dell'idiozia e superficialità massimalista, che accomuna, ahimè, destra e sinistra, una testa come quella di d'alema resta una testa di tutto rispetto. non è un leader, il leader è prodi, o cofferati. ma è più intelligente e acuto di loro. e c'è bisogno di molta intelligenza a sinistra.
Il problema è definire "intelligenza". Ma ancora di più è definire i limiti entro i quali l'ipotetico "intelligente" deve restare se non vuole berlusconizzarsi. Per quanto mi riguarda, D'Alema quei limiti li ha valicati abbondantemente.
intelligenza? come no! l'intelligenza di d'alema e' del tipo "intelligenza col nemico".
cazzo, siete di un massimalismo che lascia veramente poco spazio. non so come controbattervi: per voi d'alema è berlusconizzato. chiunque non dice cose di sinistra a chaire lettere è berlusconizzato. cosa poi siano queste cose di sinistra... non si sa. forse le balalità di un pecoraro scanio o di un diliberto. allora preferisco d'alema e la sua "intelligenza col nemico". ci vedo poco molto poco di sinistra io nelle posizioni di diliberto. che devo farci?
achab
mi dispiace che tu non riesca a pensare
che scegliersi di servire un padrone anziche' l'altro
non e' una forma di liberta'
ma la piu' sottile delle schiavitu'
diliberto dalema coSSiga faSSino: quale padrona preferisci per le tue orgie leather&chains?
cercati il dialogo volterriano tra boldmind e medroso, anzi te lo posto volentieri:
http://www.blaumeer.org/monsterlippa/archives/cat_personale.html#000192
Su D'Alema sono travagliano: ormai è "intelligente a prescindere", come Ferrara, anche se fa e dice stronzate. Non ha mai vinto nulla - checché ne dica il mio amico Claudio, che non mi convince - e ancora è leader maximo. In effetti guardo gli altri e capisco come mai...
Quanto al voto, sono meno radicale di Toni_i: mi trascinerò al seggio per votare scegliendo tra le persone che ritengo ancora relativamente incontaminate e che mi danno l'idea di avere ancora voglia di opporsi agli inciuci: sparito Giuliano Giuliani, mi restano Vittorio Agnoletto, Atomo Tinelli, Gianni Vattimo, Pancho Pardi, Vauro, Tirreno Bianchi (un mito, "console" dei camalli genovesi),...
trovo il commento di "tonii" di una prevenzione che parla da sola. uno perché io sono anarchico, e lo stesso stimo d'alemea, dimostrazione di quanto mi senta libero da catene. due perché gratuitamente aggressivo: che ne sai tu di me per decidere che sono avvolto da catene, solo perché ho "osato" parlare bene di d'alema. il tuo è un giudizio personale, preventuo e controprocucente (passa la voglia di dialogare). il mio invece era e resta un giudizio sulle idee. i giudizi personali tieniteli per te, se vuoi parliamo di idee... senza catene.
caro Achab
sul punto 2 non volevo essere gratuitamente offensivo ma implicitamente ironico. vabbe'.
sul punto 1, be' che dire?
di dalema ho 2 ipotesi: a) e' un cretino totale che affossa un governo (prodi) di centrosx per dare spazio alle destre, riforma la costituzione con labile maggioranza (su un tema ridicolo) per permettere alla destra di fare altrettanto (su cose ben + serie), passa il tempo a preparare progetti neoliberisti e a spaccare il sindacato (anche quello consociativo e padronale!), trama contro il tfr, vara riforme oscene, si fa abbindolare con la bicamerale come un pivello da un piduista che ha fatto i soldi grazie alla mafia e al narcotraffico, ritiene il presente governo "legittimo" (sic!) e ritiene che debba cadere da solo e che non si debba lottare per spazzarlo via dalla storia, rimane incatenato alla dirigenza nonostante abbia prodotto solo sconfitte... e potrei continuare quasi all'infinito, dal precariato alla sua visone guerrafondaia e asservita agli interessi delle multinazionali americane.
L'ipotesi B e' piu' semplice: e' un corrotto che si fa pagare per fare quello che fa.
Propendo spesso per la seconda ipotesi quando mi pare intelligente e disonesto, ma certi giorni sono sicuro della prima, quando mi pare decisamente mona ma onesto.
Il problema e' che ha la barca....
Non dubito che tu non sia anarchico come me, visto che a nessun@ e' lecito dare patenti di anarchismo (e dichiararsi tali senza esserlo e' come dichiararsi ebrei senza esserlo!), pero' evidentemente sei di un tipo un po' speciale.
E questo te lo dice uno che e' in una krikka che e' stata sconfessata aperamente dalla FAI nel 2001 quando decretammo il turn off g8 opponendoci a qualsiasi mobilitazione a genova contro il g8.
Piu' di cosi' che vuoi? :-)
questi sono argomenti. non condivido praticamente niente, a parte la bicamerale. ma almeno sono argomenti.