ore 12.21 - Il corteo che si dirigeva verso piazza Vittorio si ferma. Un caterpillar è sul suo percorso e si sta scegliendo il modo giusto di sanzionare questo strumendo di morte.
Un caterpillar è uno strumento di morte? Mah... andiamo avanti...
ore 14.50 - Sanzionate le banche e i simboli i questa economia sbagliata. Polizia sulle strade laterali del corteo.
Distruggere o imbrattare dei bancomat è un comportamento civile? Mah...
... ed ovviamente in tutto ciò, si sono scordati di citare il grido "Dieci, cento, mille Nassiriya", scandito dai no global, vero? (http://www.televideo.rai.it/nazionale/NotiziaSoloTesto.asp?NewsID=1404102&CodChn=RAI%201&Sezione=Ultimora)
Vergogna... questi NON sono italiani... gli italiani non avrebbero mai detto una cosa del genere, infangando la memoria di altri italiani...
Vergogna.
P.S. Non sono l'unico a pensarla così, basta fare un giro in qualche blog...
- http://www.delymyth.net/index.php?p=3072
- http://blackcat.bloggy.biz/archive/001335.html
- http://gattostanco.diludovico.it/archivi/000262.html
inevece io sono dell'avviso che lo slogan:
"chiediamo diritti, ci danno polizia: 10 100 1000 nassirya" sia esattamente corrispondente al mio pensiero e alla realta' per come la percepisco.
Non si puo' pensare di utilizzare la violenza e la repressione per ogni forma di dissenso e poi anche essere amati.
L'amore e' una forma libera dell'essere, che non puo' mai essere pretesa, al massimo rifiutata, ma non imposta.
L'odio sociale esiste perche' esiste la repressione, l'esclusione, il razzismo, la discriminazione e la violenza organizzata da parte dello stato.
Ogni tentativo di manipolare la realta' con categorie astratte nazionalistiche serve solo agli interessi di piccole elites che detengono il potere e l'uso della forza per difendere i loro biechi interessi personali ed economici.
Gli "italiani" come maldestramente si dice nel post sopra, sono semplicemente truppe di occupazione specializzate nell'omicidio. Tutto il mio appoggio allora a chi si oppone ad esse, anche se con idee parecchio distanti dalle mie.
Bruciare un bankomat, poi, non e' nulla. O vogliamo pensare che i 30.000 bambini che OGNI GIORNO muoiono di fame nel mondo siano semplici episodi, e non piuttosto eventi strutturali all'attuale gestione delle risorse finanaziarie del globo?
Dov'e' la violenza? Chi la esercita davvero?
vostro, orgogliosamente antimilitarista
Caro il "orgogliosamente antimilitarista", bruciare un bancomat (o spaccare una vetrina) è SOLO e SEMPLICEMENTE vandalismo, non ci sono alternative o scusanti. E chi giustifica/scusa un comportamento del genere, è altrettanto vandalo.
Vorrei proprio vedere cosa diresti se fossi nei panni del tizio a cui uno di queste teste di ***zo ha appena distrutto la vetrina...
Da come hai scritto (ovvero da antimilitarista) usciresti dal negozio e lo aiuteresti a finire il suo lavoro, contro la globalizzazione e la mercificazione del prosciutto cotto.
Da PERSONA REALE, quale sei, usciresti fuori e gli lanceresti l'affettatrice per il prosciutto suddetto dritta sul cranio...
Tra il dire ed il fare...
caro Giovy,
mi duole che tu non segua la massima tomista del "distingue frequenter".
Pertanto perdonami se mi dilunghero' il minimo necessario.
Attaccare un bankomat e' attaccare una banca, e questo non e' altro che un gesto simbolico, ne convengo. Se si volesse fare sul serio la si rapinerebbe o, meglio, la si collettivizzerebbe. Ma capisco che qui il discorso ci porterebbe lontano rispetto al pensiero mainstream.
Tutt'altro discorso invece e' attaccare una vetrina. Vetrina di chi? Quando? Perche'?
Se l'attacco a un bankomat e' ipso facto cosa bella e buona, per dirla coi greci, per la vetrina dipende.
Se e' di benetton, mettiamo, potrebbe essere lodevole, in quanto il soggetto in questione ha sottratto ai mapuche l'accesso all'acqua potabile condandanndone molti alla morte.
Se e' del negozietto familiare all'angolo, e' al contrario ma molto probabilmente, opera di polizia e infiltrati (come ho avuto ampiamente modo di vedere a genova nel 2001).
Un conto poi e' attaccare una vetrina come gesto singolo o facendosi scudo di una manifestazione.
Credo che non occorra ulteriormente esplicitare quale sia l'atto ignobile e quale quello esemplare.
Distinguere quindi. Non e' l'atto in se', ma le sue relazioni con l'ambiente sociale che vanno considerate. Rubare un libro in una biblioteca e' una sottrazione alla collettivita', e come tale e' atto bestialmente borghese (o borghesemente bestiale). Rubare lo stesso libro a una catena di grande distribuzione, che magari ha in uggia la sindacalizzazione degli impiegati e fa uso di contrattualistica alla biagi, e' atto di giustizia.
Bruciare una macchina familiare in una manifestazione pacifica e' gesto da sbirri (infatti!); squamare la carrozzeria alla stessa auto che pero' e' posteggiata sulla pista ciclabile (e sei da solo) e' gesto lodevole (che compio continuamente).
Essere conseguente con le proprie idee nei propri atti e' connaturato all'umanita' tanto quanto, come diceva Giocasta in una tragedia, e' proprio dello schiavo non dire cio' che pensa.
E pertanto io non ho conti in banca, non posseggo auto.
E ti assicuro che sono una persona con un lavoro, che vive in un piccolo e normalissimo appartamento e che potresti incontrare al bar sorseggiando un aperitivo. Non sono in divisa da punkabbestia per intenderci. E, io come persona reale, anzi proprio per questo, compio atti che la giustizia borghese sanziona anche duramente, ma che chiunque potrebbe fare. Anche se nell'immaginario che il regime ci propone questi gesti sono attribuiti invariabilmente a "giovani teppisti" et similaria.
Mi auguro quindi che tu possa distinguere spesso, perche' e' nei dettagli che si svelano quei segreti che il regime cerca affannosamente di nascondere, al fine di mantenere il suo Potere. Potere che poi e' l'uso sedicente "legale" della violenza per il mantenimento dei privilegi di una piccola elite a scapito dell'intera Umanita'.
Ti saluto ricordandoti che le bombe le mette lo Stato e le attribuisce agli anarchici per aumentare i suoi poteri speciali nei confronti non di questi soli, ma di tutti quei gruppi che di volta in volta potrebbero mettere in discussione il suo potere.
Dal 1995 a quest'anno ci hanno sbandierato il pericolo terroristico dei nuclei territoriali antimperialisti. Titoloni sui giornali e notizie sparate ai tiggi' della sera. Quest'anno si scopre che i NTA sono tre agenti dei servizi segreti. Hai letto dei titoloni sui giornali?
Chi e' il violento?
Ormai si è capito benissimo che quelli degli NTA erano pappa e ciccia con i servizi. Basti pensare che la loro prima risoluzione strategica del '95 era stata lasciata in Via Nazionale a Roma. Esattamente proprio sotto quella sede del SISDE da poco scoperta a Roma e che aveva proprio funzione di controinformazione e di coinvolgimento dei giornalisti. Uno dei capi NTA mi pare fosse proprio un giornalista. Se 1 + 1 fa 2 allora..................Evviva i servizi!!!
Sfasciare una vetrina se è di Benetton è un atto simbolico??? Sfasciare un Bancomat è cosa buona perchè indica una protesta contro lo strapotere economico capitalista delle banche??? Devo dire che se sfasci una vetrina sei semplicemente un piccolo vandalo idiota che non conosce cosa significa protestare. Se sfasci il bancomat non mi permetti di utilizzarlo e sei sempre un povero vandalo idiota. Chi fa questo è solo gente stupida che incita la violenza. Chi carica la polizia con spranghe, scudi, caschi in testa e sostiene che è un corteo Pacifico. Chi scaraventa un estintore su una camionetta dei carabinieri con un passamontagna in testa è un pacifista?? No global??? Chi urla 10,100,1000 Nassiriya verso una strage che ha sacrificato le uniche persone che in quella città erano riuscite a portare acqua potabile a tutti è un PACIFISTA??? E io che pensavo di essere PACIFISTA in quanto tollerante e non belligerante... Mi dovrò ricredere ormai!!! Comunque avete delle idee grandiose, mi avete proprio illuminato adesso!!! GRAZIE!!!