Alberto, che dire? Concordo con te al 98%, e il 2% di dissenso è perché, come si suol dire, "dalla merda possono nascere i fiori".
Concordo in pieno e mi fa imbufalire il cantar vittoria di Rutelli & Co. La faccia come il cu..!!
Una sola considerazione, dopo tutto quello che è su successo: economia ferma, guerra in Iraq, conflitto di interessi, non meno ma più tasse, le facce di Cè, Bondi, Schifani, Castelli ministro della giustizia, baci a Putin, abbracci a Bush, corna ai ministri europei... Quanto cazzo ha perso la destra?
Ma per te conta solo l'identità di sinistra Bertinotti pensiero) o interessa raggiungere il 51 per cento con l'intera coalizione per governare?
PS concordo con il dolce ricordo del primo Ulivo e altrettanto bene ricordo chi lo ha fatto cadere.
Non lo so...
Io ho preferito turarmi il naso e votare il listone, facendo poi il "tifo" per PRC.
Schizofrenia?
Però la prossima volta la puzza dei vari Formentini, Pomicino e (no, vi prego!) de Michelis potrebbe farsi insostenibile.
Alfredo, a me non intereessa l'identità, ma il 51% per cento. Solo che (1) non penso che sia a portata di mano e (2) se lo scotto da pagare per il 51% è una nuova Diccì, penso che tanto valesse tenersi la vecchia, che almeno facevano manfrine con classe (vuoi mettere Andreotti con Berlusconi)?
Quello che chiedo è semplice: riavere il mio partito (i DS) e poter votare per un programma di sinistra, da mediare col programma degli alleati di centro. A me l'idea di un presidente dei DS arroccato a destra di Di Pietro mi fa un po' specie.
l'idea di trovarsi in un convento per "eleggere" un leader faceva ridere.
I leader vengono riconosciuti non eletti: il Prodi NON e' riconosciuto da tutti, a sinistra ; e' stato solo eletto. Quando Cofferati era riconosciuto si e' preferito su richiesta esplicita del "consiglio dei d'alema" di tenerlo in angolo... con la leggenda urbana che lui sia li' ad attendere il ritorno di prodi per il 2006.
Berlusconi, di contro, era ed e' in parte ancora, un leader riconosciuto che, per delirio d'onnipotenza, deve ora fare i conti con la voglia di DC e con Follini.
Anche D'alema riabilito' la DC ; ed entrambi:
Follini e D'alema, corrono per la ricostruzione del grande centro "mammma" che ci coccola , non estremista, non radicale, per carità !!!, che crede nella liberazione degli ostaggi , in ciampi e nella bandiera.
Quindi NON se ne uscirà almeno per i prossimi 10-15 anni. D'alema non si ritira, i DS non si sciolgono e a sinistra della sinistra vecchie quercie (leggasi bertinotti) non indendono aumentare la democrazia interna. Tutto cambia perche' nulla cambi. E' stato un immenso, costoso, sondaggio d'opinione, per nulla.
Dunque, come al solito, il voto ad una sinistra vera (Rc)
solo come protesta ad un listone con quegli Hide impre
sentabili ed osceni! non si potrebbe dare semplicemen
te più forza (e continuativa, partecipata!) a Rc? Boch!
il livello di democrazia interna a Rc e' minore di quello esistente in An, almeno loro si mettono le bombe ai comizi per comunicarsi le proprie rogne interne. Provate a dire di cambiare kapo' ad Rc.... impossibile. Fece saltare Prodi per le 35 ore e ci ritrovammo il consiglio dei D'alema (Amato-Angius-D'alema) che: non bloccarono il conflitto d'interessi, non fecero la bicamerale...diventando brodo di coltura del virus Berlusconi che gia' aveva infettato il migliore PSI, rendendo inpronuciabile, in italia la parola Socialismo. Rinforzare un monolite? noooh .... Condivisibile nelle analisi ma il Fausto pare incapace di governare, ottimo oppositore, "salutare" , intelligente, incapace di lavorare in equipe, ma espertissimo di king's road.
Bello 'sto confronto. Sono in genere d'accordo con alberto. Ma temo che fini-casini-follini non ce li leveremo mai più di torno, ci sono un sacco di persone che non voteranno mai a sinistra, gente che persino rutelli (dico rutelli) spaventa come "comunista", vuoi mettere quanto conforta un bel fascista con la faccia da neo-presentabile? Però adesso mi godo lo spettacolo della trasmigrazione delle anime, voglio vedere quelle belle facce da servi che rinnegano il padrone e si lanciano nella melma di centro.