Ieri sera in piazza Maggiore Cofferati ha esordito citando pace ed antifascismo e quello vicino a me ha sbottato: "Ecco le parole che vogliamo sentire a Bologna!"
Mi ha colpito sentire così tante persone ricordare la notte di cinque anni fa quando Guazzaloca fu salutato all'ingresso di palazzo d'Accursio da cori di fascisti con il saluto romano. "Mai più in piazza Maggiore" era quello che dicevano tutti.
Parafrasando la lista civica del Guazza: Ora Bologna è Nostra :-))))
ma per piacere..........siamo ancora al concetto di fascista e antifascista? gli ultimi, fra fascisti e partigiani sono ultraotantenni! cosi' pensiamo al presente e al futuro che e' piu' complicato ma piu' utile e remunerativo. guazzaloca era un decisionista e ha avuto ottime iniziative come la tanto discussa metro ola valorizzazione dei sottopassaggi ed altro ancora. cofferati e' pure lui un decisionista e spero che riesca a togliersi di dosso chi lo frena e a farci vedere come si puo' condurre bene bologna e a farci dimenticare quel disastroso vitali.
Dopo l'ultimo increscioso episodio accaduto a Bologna adesso l'importante è parlare di antifascismo dopo 60 anni.
Evitare che la città si riempia ulteriormente di punkabbestia, spacciatori, nomadi e delinquenti no, è secondario. Vabbè, non ho parole.