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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Ma lui non c'era a salutare Tom
Emozionante
reportage di Piero Sansonetti dai funerali di Tom Benetollo. Leggete bene su l'Unità e salterà fuori che manca un nome piuttosto importante dei DS, quello del presidente. Curioso. Sarà per via dell'unltima intervista rilasciata ad Antonella Marrone de l'Unità? Diceva infatti Tom:
«Il movimento è forte, inarrestabile. La realpolitik vorrebbe farci fuori, negarci. Rappresentiamo un ostacolo al libero arbitrio della realpolitik. Ci vivono come un soggetto politico ingombrante .... Questo movimento politico ha insegnato il valore e la forza di una cultura delle "differenze"... Il movimento per la pace non si pone il problema di trovare un gruppo dirigente, ma lavora in profondità.... L'informazione, come la realpolitik, tende a negare "la piazza", dice "la politica estera di un Paese non la può fare la piazza". Ma dietro la piazza ci sono persone, teste, passioni». Ma soprattutto ricorderò Benetollo per una delle sue ultime frasi, bellissima:
«Nessuno può pensare di tornare indietro e di dare un giudzio negativo (del movimento) sulla base di una politica che vuole essere "reale", ma che é invece lontana dallo sviluppo politico della società». Intanto il presidente dei DS pensa a fare il Partito Riformista, emarginando i "massimalisti", brutti e cattivi, che vanno in piazza, fanno casino contro Berlusconi, contro la guerra e a volte perfino contro l'alleato Cirino Pomicino.