La serata a San Gimignano non ha deluso. La cena all'Enoteca Il Castello ci ha regalato due ore di pace con vista sul Medio Evo. Al piacere di passeggiare tra le torri si aggiunge la percezione di un ambiente sano e con un DNA di sinistra. Lapidi ovunque a ricordare la Resistenza, programmi teatrali alternativi, spettacoli ovunque. Bella Toscana, ricca, ordinata, mai snob. La dormita all' Antico Pozzo è stata mitica e la scoparta che sul PC alla reception gira Debian ha reso meno sgradevole il saldo del conto.
Ci siamo goduti la campagna toscana a 80 all'ora fino a Volterra, dove ci siamo sparati il magico Palazzo Viti (ricco commerciante dell'Ottocento, benemerito di Volterra, convinto repubblicano, tanto da rinunciare al titolo nobiliare offerto da Vittorio Emanuele II, evvai Viti!) Una panzanella alla
Vena di Vino abbiamo battuto i tre piani del Museo Etrusco.
Di nuovo in viaggio, abbiamo passato Cecina (un caffè alla Festa Antirazzista dell'Arci di Cecina e un ricordo di Tom) e finalmente l'approdo in hotel a San Vincenzo, giusto in tempo per un bagno e una cena in riva al Tirreno (sia chiaro, se passi di qua, non ti perdere la cena da Venere, ma prenota il tavolino fuori. Spaghetti alle vongole, un branzino freschissimo, pecorino, insalate, caffè e Vernaccia dei fratonzoli del Monte Uliveto a 28 Euro a cranio. Tramonto gratis, nonostante sia indimenticabile). Domani ultimo po' di strada a sud, verso la Maremma.