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Alberto Biraghi
Wilde
Non sono andato a vederlo al cinema a suo tempo, perché volevo gustarmi in lingua originale
questa opera su uno scrittore di cui ho letto pressoché tutto. Ho fatto bene, perche Stephen Fry è un eccellente Oscar Wilde, in cui voce affettata e inglese dotto sono parte essenziale dell'interpretazione. All'altezza anche gli altri interpreti, tra cui spiccano Michael Sheen nella difficile parte di Robbie Ross e Vanessa Redgrave, che regala un cammeo come Lady Speranza, madre di Oscar Wilde. Meno azzeccata la regia di Brian Gilbert, che a mio avviso ha mancato in parte il bersaglio della caratterizzazione del personaggio. Questo si nota per esempio nelle uscite alla fine delle rappresentazioni, momento in cui Wilde dava il meglio di sé, incantando il pubblico coi suoi paradossi. Al contrario, in "Wilde" il protagonista è incerto, combatte un fondo di imbarazzo che certo il vero Wilde non ha mai provato. Questa incertezza pervade un po' tutta la prima parte del film, quella degli anni "splendidi", appesantendo il carattere di un personaggio che nella realtà seppe sedurre anche la rigidissima Inghilterra dell'epoca vittoriana. Osservazioni marginali, da appassionato, che non compromettono il valore dell'opera.
06.08.04 00:25 - sezione
cinema