IL PACIFISTA COL KALASHNIKOV
di VITTORIO FELTRI
Se esaminata cinicamente, cioè con lucidità, la disavventura di Enzo Baldoni sconfina nella commedia all'Italiana. Già ieri abbiamo scritto: un uomo della sua età, moglie e due figli a carico, avrebbe fatto meglio a farsi consigliare da Alpitour, anziché dal Diario, la località dove trascorrere vacanze sia pure estreme (si dice così?). Evidentemente, da buon giornalista della domenica egli ha preferito cedere all'impulso delle proprie passioni insane per l'Iraq piuttosto che adattarsi al senso comune. Ciascuno fa come gli garba. E se a lui garbava di mettere a repentaglio la ghirba allo scopo di essere la caricatura dell'inviato speciale, forse sognando di diventare un Oriano Fallaci o un Ettore Mo, c'è poco da obiettare. Molto da obiettare invece c'è sul fatto che adesso tocchi allo Stato italiano di toglierlo dalle pettole (dal milanese: peste). Vabbè. Non facciamoci guardar dietro spendiamo quanto c'è da spendere per riportarlo a casa, questo bauscia simile a certi tizi i quali, durante il week end, indossano la tuta mimetica e giocano ai soldatini nelle brughiere del Varesotto. D'altronde, come documenta la nostra inchiesta Stipendiopoli, gli enti pubblici sprecano molto denaro e non saranno alcuni miliardi in più, investiti al fine di liberare il semigiornalista, a mandarci in rovina. Chiudiamo un occhio sull'aspetto finanziario e apriamo l'altro sul paradosso cui assistiamo. Lui, Baldoni, è qui ritratto in prima pagina con in mano un mitra o una mitraglietta (non essendo pacifisti c'intendiamo poco di armi) fra due beduini o similari. Sorride felice perché è corso in aiuto dei più deboli in lotta contro i cattivi americani. Ecco, ai "poveri" iracheni sono rivolti gli appelli in favore del pubblicitario- pubblicista lanciati dai suoi famigliari. I quali implorano i sequestratori: «Lasciate libero nostro padre, è un pacifista». E ancora: «Noi ci rivolgiamo al popolo iracheno martoriato dalla guerra e agli uomini che detengono Enzo; lui è in Iraq come uomo di pace oltre che come giornalista. Egli cercava di salvare vite umane a Najaf quale volontario della Croce rossa. Lo spirito di solidarietà ha sempre caratterizzato le sue azioni». Penso a un grosso equivoco. Si servizi alle pagine 2, 3 e 4 considerano deboli e martoriati dalla guerra terroristi talmente deboli da prendersela con un loro amico, Baldoni appunto, tenerlo in ostaggio per ricattare l'Italia e minacciare di decapitarlo; insomma talmente deboli e bisognosi di carezze consolatorie da poter decidere della sua vita e della sua morte. Ammazza che debolezza. (...) E che gentiluomini, quanta solidarietà manifestano nei confronti di chi gliene ha data in buona o cattiva fede. Siamo al delir io. Baldoni stesso è inebetito dalle ideologie nate dalle ceneri delle ideologie: legge davanti alla telecamera il comunicato dei suoi aguzzini, in cui si dà del criminale a Berlusconi, e ne gode, glielo leggi in faccia che gode; e il video non inganna. Ma come si fa a schierarsi con i tagliatori di teste, come si fa a schierarsi con chi è stato con Saddam, come si fa ad affiancare banditi islamici che per tutto ringraziamento ti rapiscono e magari spezzano l'osso del collo? Fuori da ogni logica. Il paradosso ingigantisce se si tiene conto che il filoiracheno Baldoni candidato alla decapitazione è un pubblicitario (mestiere più capitalistico non esiste) il quale ha sempre lavorato per aziende americane: Mc Donald's, Coca-Cola, Ibm, Shell, solo per citare alcuni nomi. Scusate cari lettori, più pirla di così è inimmaginabile. Ti guadagni la pagnotta (e non solo quella) ideando e realizzando spottini consumistici per le multinazionali odiate a sangue; le odii al punto da farti fotografare armato con un paio di beduini; poi arriva agosto, le schifose multinazionali (che ti strapagano) ti garantiscono (contrattualmente) lunghe ferie e tu, pistola, vai a trascorrerle in Iraq nei panni del samaritano islamico e complice di chi vuole decollarti. Enzo, hai qualche filo staccato. E come te ce l'hanno staccato i tuoi amici, gente sicuramente perbene che però non capisce un'acca, neanche dell'evidenza. Non fraintendete, spero che il detestato governo Berlusconi sia in grado di rimpatriare questo sbronzo di idiozie pacifiste e antiamericane. Il quale, rientrato nel nostro Paese di minchioni tolleranti, se proprio vorrà sfogare le sue pulsioni giornalistiche venga pure a Libero, qui al massimo sarà costretto a battersi contro Franco Abruzzo e Maurizio Belpietro che parlerà male di suo figlio, ma non dovrà sfidare a collo nudo la lama dei decapitatori. Dai Berlusconi, datti una mossa, restituisci alla famiglia e alla Coca-Cola questo spottaro strappato a via Montenapo e a Piazza San Babila.
Forse Feltri non ha poi tutti i torti.
... e forse mio nonno era un tram.
"...spero che il detestato governo Berlusconi sia in grado di rimpatriare questo sbronzo di idiozie pacifiste e antiamericane".
che cavolo! non abbiamo riconosciuto un commento volto alla solidarietà, al rispetto reciproco e in fondo alla speranza
Il minimo che dovrebbe fare questo "signore" e' dimettersi.
Vergogna.
Beh, Feltri non è un giornalista. Da qualche anno è stato espulso dall'ordine. Forse per questo ha livore nei confronti di qualcuno che forse idealizzava quella professione. Ma quello che conta è che in nome della sua presunta libertà di parola è stato al soldo di Berlusconi, direttore del suo giornale privato ai bei tempi in cui non passava giorno senza attaccare i giudici di mani pulite e Di Pietro... Un uomo di zero coerenza e di zero valori etici e morali. Ma sono problemi suoi e dei pochi che hanno ancora fegato di leggerlo.
"Se proprio vorrà sfogare le sue pulsioni giornalistiche venga pure a Libero, qui al massimo sarà costretto a battersi contro Franco Abruzzo e Maurizio Belpietro che parlerà male di suo figlio, ma non dovrà sfidare a collo nudo la lama dei decapitatori. Dai Berlusconi, datti una mossa, restituisci alla famiglia e alla Coca-Cola questo spottaro strappato a via Montenapo e a Piazza San Babila."
Purtroppo la Coca Cola ha un cliente di meno e questo giornale infame ha perso un potenziale redattore... che invece di firmare articoli vigliacchi ha "sfidato la lama dei decapitatori"... Mi auguro che Libero chiuda i battenti. Speriamo che il libero mercato per una volta funzioni!
Si legge sul suo sito: 'Più di tutto temiamo i carri armati americani.' Che coglione! Ben gli sta!
"...avrebbe fatto meglio a farsi consigliare da Alpitour..."
tu fatti consigliare da uno psicologo... mio caro vittorio, sei un pagliaccio alla stregua di quelli come te che non sono riusciti in nulla tranne che a cambiare bandiera a seconda del vento. bravo.
Sono d'accordissimo con quanto postato da tre.
Questo "era" ("era" tra virgolette, perchè finchè non vedo il cadavere continuo a sospettare una messinscena) il solito volpone che andava a tubare con terroristi e delinquenti della peggior fatta (i Carlo Giuliani iracheni, tanto per intenderci) per poi arricchirsi con il solito librettino "indipendente" ed "alternativo", un piccolo Lilli Gruber. Se ai soliti noti (i "buoni") è consentito di gridare "10, 100, 1000 Nassirya", senza che nessuno si scandalizzi, io rivendico di poter dire "10, 100, 1000 Baldoni"!
Viva Feltri e viva Libero (gasatevi con l'Unità)
Francesco, mica male l'idea di Carlo Giuliani, ventenne punk giusto un po' incazzato e disgustato, definito "terrorista e delinquente della peggior fatta", un paio di parole in più e ti beccavi il Premio Calderoli. Ma con un po' d'impegno ce la puoi ancora fare :-D
lui invece si è beccato il premio Placanica (alla memoria) :D :D :D (hai visto? gli emoticon con la risatina furba li so fare pure io!)
P.S. (ritira il premio Heidi Giuliani)
un uomo è stato ucciso da quelli che alcuni di voi chiamano "resistenza" e quest'uomo era andato in iraq ( ognuno può trascorrere le ferie dove crede )per stare dalla loro parte e portare loro la solidarietà sua e della parte che in Italia si riconosce in lui.
Purtroppo l'avventura è finita male e adesso non riesco proprio ad immaginare come i figli (la moglie credo che ormai lo conoscesse bene) possano giustificare l'operato del padre che li ha privati della sua presenza.
Un abbraccio ai figli.
Questo messaggio è per il caro Francesco Amadori: devi sapere che in realtà non c'è molta differenza tra te, quei poveretti anarchici che urlano inebetiti "10, 100, 1000 Nassyria", quel simpatico umorista di Feltri e quegli analfabeti dei suoi lettori...avete tutti un Q.I. pari a 0. Data la vostra mente ottenebrata e la correlata bassezza morale, non siete in grado, nemmeno lontanamente, di cogliere il grande valore di un uomo come Baldoni.
"il grande valore di un uomo come Baldoni" ???
Caro Andrea, questa me la devi spiegare perchè proprio non l'ho capita...mi sa che la tua scala dei "valori" ha bisogno di un update...
non c'è bisogno di commentare questo articolo. più se ne parla e più c'è da piangere.
oggi si osserva a mezzogiorno un minuto di silenzio: chi è in ufficio, se ne ha voglia, appenda la foto di enzo con mohammed e i sui piedi spaiati sulla bacheca della sua scrivania (la trovate su internet, su diario, su repubblica, ovunque: è bellissima). quella foto, come l'articolo sopracitato, non ha bisogno di commenti. ciao, enzo.
"Lui, Baldoni, è qui ritratto in prima pagina con in mano un mitra o una mitraglietta"
Forse quel "genio" di Feltri si riferisce alla foto in questa pagina http://bloghdad.splinder.com/1092387131#2725383
ma prima di far passare Baldoni come un pistolero avrebbe fatto meglio a documentarsi bene.
Sono senza parole. L'articolo di Feltri si commenta da solo.
ANTI FIAT??? Mah!
Chiunque tu sia, sappi che quand'anche dovessi "aggiornare la mia scala dei valori" non prenderei certo Vittorio Feltri come modello di vita...
Comunque ti consiglio di fare un giro su internet, troverai molti siti dove potrai "scaricare utili update" su Enzo Baldoni.
In altre circostanze una discussione del genere mi avrebbe fatto imbufalire, invece stavolta riesco a godermela in santa pace.
Tanto, per quante chiacchiere (uomo di grande valore, ecc. ecc.) possiate tirare fuori, il vostro pseudo pubblicitario/giornalista-indipendente sta già fertilizzando le pianure della Mesopotamia, e voi compagni non ci potete fare proprio nulla, se non rosicare (anche se, finchè non vedo un pezzettino di salma, continuo a sentire puzza di messinscena, quelli di Diario sono capaci di questo ed altro. Se Deaglio è tanto bravo, buono, terzomondista, ecc. ecc., perchè non ci va lui a riprendersi le frattaglie dello pseudo pubblicitario/giornalista-indipendente?)
Di solito le battute di ajeje brazov fanno ridere...quest'ultima però non l'ho trovata molto divertente.
Caro ajeje, credimi, fare il buffone non è proprio il tuo mestiere, la tua vis comica è semplicemente patetica.
Scusate, ma dopo avere letto questo thread, le mie palle non sono più fredde, come diceva Baldoni, che era un davvero grande uomo, ma girano in maniera vorticosa, tanto da permettermi di decollare verticalmente dalla sedia.
Ma probabilmente è proprio quello che vogliono ottenere Ajeje Brazov (se ti becca Aldo ti incula) o Anti-Fiat (ma che cazzo di nick è?)
forse sarebbe necessario fermarsi e riflettere.
il povero Baldoni era una brava persona, e scriveva molto bene di certe cose, MA era un pubblicitario che lavorava per rifare l'immagine di pessime multinazionali infami.
probabilmente compensava questa sua "colpa" con l'andare in giro a documentare le lotte dei dimenticati.
Non incorriamo nel solito errore cattolico da italiani " i morti sono tutti buoni", allontanaiamo da noi la retorica.
Solidarieta' ed affetto comunque alla famiglia ed alle/agli amiche/amici di Baldoni.
scusa berj, ma che cazzo dici? per essere buoni e bravi è vietato lavorare in pubblicità? per essere buoni e bravi è vietato mettere pubblicità sul proprio quotidiano, foss'anche il manifesto? sono stufo di questo cazzo di luogo comune sulal pubblcità, proclamato da chi il mestiere del copywriter (quello che faceva baldoni) non sa nemmeno che cosa sia.
cristo, achab, è chiaro che berja non si riferiva al fatto di lavorare in pubblicità, bensì lavorare (in pubblicità in questo caso) per le "pessime multinazionali infami" ecc.ecc. Se andiamo a trovare la polemica anche dove non c'è non andiamo a casa più...!
Dunque nel 2004, in Italia, culla dell'Occidente civile e democratico si fa così: accade una tragedia, ci si informa bene su vita, morte e miracoli di chi ne è convolto, si considerano le circostanze attuali, e poi si esprime la propria opinione.
Per cui se accade che 4 persone vengano sequestrate in piena campagna elettorale, con l'opinione pubblica perplessa riguardo ad una guerra che sembra non finire più e al nostro ruolo in tutto ciò, ecco che la loro beatificazione è immediata, vengono chiamati eroi, e chi se ne frega se sono là per guadagnare approfittando della situazione... esatto, chi se ne frega, si provveda a liberarli, il più presto possibile... ma perchè allora, mesi dopo, la stessa cosa accade ad un giornalista-pubblicitario-free lance-copywriter... chiunque egli sia... gli stessi agiografi di Quattrocchi si informano su di lui, scoprono che è pacifista di sinistra, comunista, bolscevico, stalinista, filocastrista, terrorista transessuale e quant'altro, e se ne escono con frasi del tipo "ben gli sta"?
Ora io capisco certe uscite nel momento in cui sono scritte da qualche forzaitaliota, ex(?)-fascista o padano semianalfabeta in vena di premere tasti a casaccio, gente a cui purtroppo non potrà mai essere impedito l'accesso alla rete. Ma com'è possibile che le si ritrovi nel bel mezzo di un editoriale del direttore di una testata giornalistica nazionale? Evidentemente succede anche questo, nell'allegra "repubblica" di bandanas...
PS. scusate, nella foga mi sono dilungato un po' troppo :)
beh, allora se si riferiva alle "sporche multinazionali del cazzo", giacomo, intendeva dire che di riflesso chi lavora in pubblicità è sporco anche lui perché aiuta le sporche multinazionali. cioè non aver capito un cazzo. se sapeste quanto poco fotta a chi lavora in pubblicità di arricchire le multinazionali e quanto invece di vincere premi, di apparire sugli annual, di fare belle cose, da un punto di vista "artistico", o, in ogni caso "estetico" ed i usare le multinazionali sono come pretesto per sfogare l'anima libera e pseudoartistica che c'è in lui. CHi fa pubblicità in realtà piglia per il culo ed è controproducente alle multinazionali molto più di quanto si creda. mediate gente, meditate.
achab questo succede nel paese fatato del copywriter.
e' la solita compensazione che serve a chi fa un lavoro tale che sa che portera' acqua al nemico di classe (si potra' dire? tanto a parlare di classe operaia e di comunismo in italia sono rimasti la banda bassoti e berlusconi) per sentirsi un po' meno prostituo al denaro ed alla fama.
che la pubblicita' non sia poi cosi' tanto contro il sistema lo hanno capito anche i pubblicitari stessi, mi permetto di citare il libro "lire 26900" di Frederic Beigbeder edito da feltrinelli.
http://www.lafeltrinelli.it/istituzionale/catalogo/scheda_prodotto.aspx?i=2028269
di pubblicitari alla seguela ne abbimo piene le tasche.
ecco citi il libro più idiota che sia mai stato scritto sulla pubblcità. io non ci vedo, sarà perché faccio lo stsso mestiere (senza nessun senso di colpa, anzi), nulla di anomalo o di "compensativo" nel fatto che uno durante l'anno scriva headlines e d'estate scrive reportage belli, asciutti, intensi da Fallujah o da Baghdad. penso non la vedesse nemmeno lui.
lascia peredere quell'"american psycho" dei poveri e leggiti questo: "La parola immaginata" Anna Maria Testa, Pratiche edizioni. E ricorda, magari, che "Vent'anni dalla parte del torto" per Il Manifesto è stato scritto da uno dei tuoi "pubblicitari alla seguela" di nome Sandro Baldoni. Poi, la pubblicità non è contro nessun "sitema", forse perchè non esiste nessun "sistema". certe parole le usavo quando ero adolescente, pensavo fossero ormai lontane...
il libro fa cacare, sono d'accordo, ma e' illuminante per tante cose, molto di piu' di un qualsiasi trattato fighetto sulla "comunicazione".
mi dispiace che poi ti salvi dalla discussione precipitandoti nella superficialita'.
nessuno ha parlato di sistema, voler leggere cio' che conviene nelle frasi altrui e' disonesto, ognuno faccia il lavoro che gli pare e piace e si controlli da se' la coerenza e l'onesta'. di certo non mi si puo' impedire di decidere cosa devo pensare riguardo a questo o quello.
baldoni era una brava persona e un buon giornalista? si', lo era.
aveva un certo numero di contraddizioni a me, personalmente, sgradite? si', le aveva.
non era un santo, non esistono i santi, era una persona di valore, ma una persona vera, con tutti i suoi difetti.
onoriamo la persona che era da vivo, e lasciamo le concioni sull'eroismo a politicanti e ipocriti.
e poi tu stesso il pubblicitario? ti senti punto sul vivo? un pubblicitario non e' un avvocato penalista...non puo' invocare il diritto alla difesa
sì, sono pubblicitario. e sicuramente la cosa c'entra. e c'entra perché quel che faceva baldoni è semplicemente quello che piacerebbe fare a me, ma non per motivi di "compensazione" o di "senso di colpa" (la capirai sta cosa?), ma perché il mio mestiere mi impedisce di scrivere anche di altre cose. perché mi piace scrivere su tutto, perché sono un curioso, e perché pesno che la coerenza così come la intendi tu non sia di questo mondo. E non mi interessa averla. Perché penso che sia più importante essere curiosi, smaliziati, intelligenti che essere per forza a tutti i costi coerenti. e penso che baldoni fosse una persona curiosa, aperta e intelligente. tutto qui. non penso e non mi interessa dire che fosse un santo. ma era una persona intelligente e di valore. e il fatto che facesse il pubblcitario non è un punto in suo sfavore. anzi. tu che fai, lavori in ul kolkoz?
...ah, e poi la parola sistema l'hai usata, mi spiace: terzo rigo dal basso.
A TUTTI VOI!
Ma che cazzo ve ne frega di chi era e cosa faceva Baldoni? Se aveva voglia di andare in Iraq, Timor East, Colombia o Chiapas? Se era piu' comunista o piu' copywriter? se traduceva Doonesbury o se cercava i piedi spaiati di Mohammed?
CHI SIETE VOI PER GIUDICARE BALDONI?! PER DI PIU' DA MORTO, POI?! MA CHI E' FELTRI PER PERMETTERSI DI GIUDICARLO?! PROVO COMPASSIONE PER QUESTO EX-GIORNALISTA! E' FUORI DAL TEMPO, POVERUOMO! COME I GIAPPONESI NEL PACIFICO 10 ANNI DOPO LA FINE DELLA II GUERRA MONDIALE. QUESTO ARTICOLO E' DI UNA POCHEZZA INTELLETTUALE INCREDIBILE. QUINDI, SECONDO QUESTO EX-GIORNALISTA, UNO, DATO CHE NELLA VITA LAVORA PER UNA MULTINAZIONALE, DOVREBBE RINUNCIARE ALLE PROPRIE IDEE O AD AGIRE PER QUALCOSA IN CUI CREDE PUR SE DIVERSO DAI PRINCIPI DEL LIBERO MERCATO?! POI SICURAMENTE SENZA AVERNE LETTO ALCUN ARTICOLO GLI APPIOPPA L'ETICHETTA DI ANTIAMERICANO E FILOISLAMICO, QUANDO MAGARI (IPOTIZZO) A QUEST'UOMO INTERESSAVA SOLO VEDERE IL MONDO DALL'ALTRO LATO. E PERCHE' ALLO STESSO TEMPO NON AVREBBE POTUTO ESSERE UN BUON PADRE, UN BUON MARITO E UN PROFESSIONISTA ESEMPLARE NEL SUO LAVORO?
MA PERCHE' SU UN GIORNALE A TIRATURA NAZIONALE SI DEVONO LEGGERE DEI COMMENTI CHE NEANCHE IN UNA BOCCIOFILA? "SE STAVA A CASA A FARE IL BABBO MODELLO, NON GLI SAREBBE SUCCESSO NULLA" "E PERO' DAI CHE PIRLA,SE L'E' PROPRIO ANDATA A CERCARE!","MA PENSA TE! UNO CHE LAVORA PER LA COCA-COLA, CHE STA DALLA PARTE DI SADDAM!", certo che a sintesi di pensiero cosi' elevate uno ci puo' arrivare solo con 40 anni di giornalismo alle spalle.
TANTO di CAPPELLO a FELTRI e al suo LIBERO!
NON C'ERA BISOGNO DI CONFERME: QUESTA E' SOLO L'ENNESIMA DIMOSTRAZIONE CHE UN CELENTERATO HA SICURAMENTE PENSIERI PIU' ARTICOLATI DI FELTRI.
E' CONSOLANTE SOLO SAPERE CHE MILIONI DI ITALIANI SONO MEGLIO DI FELTRI. QUALCUNO PER ESEMPIO FACEVA IL COPYWRITER E GIRAVA PER IL MONDO PER GUARDARLO SENZA IL FILTRO DISTORTO DI QUOTIDIANI PORNOGRAFICI COME "LIBERO".
achab, se vuoi continuare a discutere non mi pare giusto che si occupi spazio qui, il sitema era inteso per sistema economico non in senso politico, credevo fosse chiaro, "contro il sistema" lo scrivevano quelli del fuan percui...diciamo che la retorica che mi ascrivi non mi appartiene.
non lavoro in un kolkoz mi arrangio da cococo come tanti proletarizzati della classe media.
nessuno ha fatto richiesta di coerenza a chicchessia, ognuno si viva la sua vita, ma che non si pretenda che si abdichi al diritto di critica.
e, sopratutto, basta con questa cosa da cattolici italiani "i morti sono tutti buoni".
lasciate che sia feltri e i par suoi a dire le cazzate da bar dello sport.
p.s. peraltro, avevo le mie idee su baldoni ben prima che fosse rapito.
bene, lungi da me ogni retorica cattolica, in particolare quella che dice che i morti sono tutti buoni. sta di fatto che buono e difficilmente criticabile stavolta il morto lo è veramente. tant'è che la tua critica la trovo veramente un andare a cercare la pagliuzza nell'occhio. e sta tranquillo che il mestiere più proletario, a livello di paga, che puoi trovare è proprio il copywriter. parola di copywriter.
cosa ce ne frega di cosa faceva baldoni nella vita? scusa, has sheiner, a me fregava da prima che andasse in iraq. e se anche fregasse a qualcuno solo da qualche giorno, farebbero solo delle belle scoperte: leggetevi il suo blog. e vi sfido a dirmi, se non avreste pagato pur di continuare a leggerlo.
Mi rendo conto che il messaggio iniziale e' un po' forte. Ma volevo solo chiedere a chiunque postasse qui, se si sentisse come Feltri, cioe' in diritto di giudicare un'altra persona, qualunque cosa questa facesse e qualunque fosse il suo pensiero su di lui, positivo o negativo.
Non entro nel merito di cio' che scriveva, l'unica cosa che mi permetto di aggiungere, non conoscendolo come giornalista, e' che aveva lo sguardo da brava persona. Oggi uno sguardo pulito e' raro, anche troppo. Quando uno come Feltri, cioe' la feccia che risale il pozzo, uno che veramente ti fa desiderare che la citta' dove nacque diventi improvvisamente un enclave svizzera, per non definirlo piu' italiano (cosa che tra l'altro a lui manco dispiacerebbe!), si permette giudizi cosi' offensivi, gratuiti, come quelli di altri simpatici perditempo che postano qui, su una persona che aveva l'unico torto di voler vedere la guerra con i propri occhi, vien voglia solo dire: "Ma lasciate perdere!".
Tornate a dedicarvi all'agiografia di Previti e dell'Utri o alla riscoperta di un padre della patria come il principe borghese, loro si che ti fan sentire degno di essere italiano.
Hans schnier, ti quoto in pieno, sia per il primo che per il secondo post, solo non avercela con Bergamo, non è mica colpa nostra se gente come Feltri è stata partorita qui :)
c'è una bella intervista al papà di enzo sul sito del corriere, nella quale dice eloquentemente quello che, almeno a me, frulla nella testa da diversi giorni: il governo si è comportato da dilettante, sbagliando canale, sbagliando i tempi, i modi, tutto. mentre, al contempo, abbiamo di fronte un paese, la francia, interamente mobilitato. la mia è un po' un'accusa anche al movimento pacifista (del quale faccio parte anche io) che non ha fatto nulla. Eravamo in vacanza, è questa la verità. Era agosto. A pochi importava. Oppure, si pensava che un giornalista come Baldoni, collaboratore di "diario", che in più stava portando aiuti umanitari per conto della croce rossa italiana, non potesse essere ucciso di default. Oppure, ancora, agli italiani poco importa di un giornalista freelance, un po' strano, che se ne va in vacanza a baghdad. Non so qule scegliere di queste spiegazioni, ma le parole del papà di enzo baldoni fanno ancora stare più male. bello anche l'articolo di Bernardo valli su Repubblica di oggi: "la lezione francese". Cosa c'è che non va nel nostro paese? perché il nostro tributo all'iraq deve essere un giornalista, per di più critico con il governo? Perché Berlusconi non parla mai, non sa che dire, solo due righe formali dopo la morte? prima e dopo niente di niente. Era in vacanza? non gliene fregava niente di quel tipo di giornalista? nessuna manifestazione, niente. anche dal movimento pacifista. non so, sono sinceramente pieno di dubbi
come facevano dire Disegni e Caviglia a craxi negli anni '80: "parapaponzi ponzi ponzi ponzi, gli italiano so' tutti stronzi"
spiegati meglio.
spiegati meglio.
semplice, ce li meritiamo i "signori con la bandana".
sì, ce li meritiamo.
Caro Hans Schnier (?), non farti il sangue amaro...
tanto non è che più cazzate spari, più il tuo Baldoni ritorna in vita, ormai è solo concime (biologico, of course) per la terra di mesopotamia...hai voglia di sbraitare prima che resusciti!!! (e chi sei, il Nazzareno?)
Morale della favola: un parassita in meno oggi, una pensione d'anzianità (o un sussidio) in meno domani. Grazie, o valorosa Resistenza Irachena!!! (Resistere, resistere, resistere!!!)
Un avviso a tutte le persone normali che leggono e a volte postano. Lascio i commenti dei fascistelli come questo che precede e altri in questo thread con un unico scopo: perché si commentano da soli e dimostrano il livello culturale e civile di chi li ha lasciati. Eviterei però di replicare qui. La replica migliore è studiare, leggere, andare a teatro, fare musica, crescere figli per bene, fare politica per creare una società che partorisca sempre meno infelici come questi qua.
Ben detto Alberto! Per Dio! Ci voleva qualcuno che gliene cantasse quattro, a quelle belve nazifasciste!
Per dimostrarti tutto il mio apprezzamento, ti dedico (di cuore) questo gustoso sito ("la scienza va premiata", come diceva Totò):
CaVo AlbeVto, sei pVopVio il tipico Vadical-chic buonista che infesta la nostVa (nostVa?) società (alla Gianni Vattimo, peV intendeVsi).
Stai attento a lanciaVe tVoppi inviti allo studio ed alla lettuVa. PotVebbeVo faV capiVe alla gente come voi compagni avete piegato e distoVto la stoVia...
"La teoria e l'ideologia marxista sono state in apparenza costruzioni assai abili, ma in contraddizione con i fatti storici e con la vita sociale, data la loro assoluta falsità ed estrema pretenziosità. Per nascondere la falsità e l'inconsistenza storica del marxismo, i marxisti sono spesso ricorsi all'inganno, grande e piccolo. L'universo di menzogna creato da costoro si è contratto in un buco nero intellettuale. Come sapete, un buco nero ha l'illimitata capacità di attirare dentro di sé tutto e di trasformarlo in nulla. Scomparve la differenza tra menzogna e verità. Alla fine il vuoto intellettuale inghiottì sé stesso: così il marxismo è morto di marxismo. In realtà ciò è successo già da un pezzo, ma io temo che milioni di marxisti, in Oriente e Occidente, continueranno a gingillarsi con esso, come hanno fatto in passato, indipendentemente da ciò che avviene nella realtà: i fatti possono essere ignorati o fatti rientrare in qualsiasi schema." (Karl Popper)
Chissà chi avrebbe scelto il buon Popper fra un presidente del consiglio pluripregiudicato alleato con ex-fascisti e secessionisti padani e il marxista BeVtinotti...
Di certo non si sarebbe posto il problema di prendere le difese di un post del tipo:
"tanto non è che più cazzate spari, più il tuo Baldoni ritorna in vita, ormai è solo concime (biologico, of course) per la terra di mesopotamia…"...
Certamente Popper non avrebbe preso le difese di STRONZATE del genere:
"E, a proposito di culo: mi sono comprato un costumino rosso di Ferré (uno che di panzoni se ne intende) che mi sta come un figurino . Seduto a gambe incrociate, sono entrato in uno stato di profonda meditazione e, contemplando il costumino di Ferrè, ho trovato l'obiettivo di questo viaggio: stare venti giorni spaparanzato nella piscina del Palestine. Posto tranquillo, pochi turisti...
Chissà se c'è figa, a Baghdad."
STRONZATA scritta in data lunedì, 26 luglio 2004, dal "grande uomo" Enzo Baldoni.
Naturalmente può anche darsi che adesso che è morto, invece di una una STRONZATA diventi un "brano commovente e vagamente profetico", boh...
P.S.: e comunque sono d'accordo con chi pensa che, finchè non si vede il cadavere, ci sia la possibilità che si tratti di una messinscena
Può darsi che nonostante tutte le stronzate che abbia scritto, gli si debba del rispetto, come è dovuto a tutte le persone che muoiono in determinate circostanze, compreso l'eroe Quattrocchi di qualche mese fa... ma allora si era in campagna elettorale...
In ogni caso tra il buonismo retorico e la stronzaggine patologica, sappi che la via di mezzo esiste.
La prima volta che ho incontrato Enzo Baldoni fu ad una festa dell'Art Directors Club del quale entrambi eravamo soci. Facevamo lo stesso lavoro. Io per la verità lo faccio ancora, lui, purtroppo, non più. Lui era un copywriter e io un art director. Lui scriveva gli slogan e io pensavo alle immagini delle campagne. Sfortunatamente non abbiamo mai potuto lavorare insieme anche se io l'ho corteggiato per anni. Aveva creato un'agenzia specializzata in lavori freelance che si chiamava Le Balene. Lui e Maurizio Dal Borgo, art director. "Le Balene" perché insieme sommavano più di due quintali di peso e quasi quattro metri d'altezza. Quando si sono separati, circa tre anni fa, scrissi a Enzo offrendomi come suo nuovo partner in modo tale che potesse conservare il nome della società: anch'io sono oltre il quintale e mi avvicino ai due metri d'altezza. Mi rispose con la sua solita simpatia dicendomi che ci avrebbe pensato. Ma il ricordo più bello che conservo di Enzo risale a un pugno di anni fa. Camminavo in via San Vittore a Milano e me lo vedo sfrecciare di fianco in bicicletta. Per frenare e potermi salutare, quasi fa una strage di pedoni. Era contento perché tornava dalla Feltrinelli e aveva con sé cinque o sei libri. "Questo weekend ho un casino di tempo da dedicare a ciò che amo fare di più: leggere". Mi illustrò meticolosamente tutti i libri appena comprati , come se me li dovesse rivendere, come se fosse lui il libraio della Feltrinelli. Tre di quei sei libri li comprai anch'io, il giorno dopo.
Ciao Enzo, mi mancherai davvero tanto.
Non te lo meritavi. Alla faccia di Vittorio Feltri.
Mia nonna (ah, la saggezza popolare!) avrebbe detto:
"se stava a casa, non gli succedeva!"
Questo Baldoni appare sempre più come il classico giornalistucolo facilone ed improvvisato, che si precipita in Iraq perchè ha sentito dire che è di moda "parlare male degli americani". Basta vedere l'aria beata con cui ha letto il messaggio dei rapitori, pareva di vedere uno spot del Mulino Bianco. Solo che stavolta il giornalista facilone, come talvolta capita, ci ha rimesso le penne. Tutto ciò non mi suscita nessuna compassione: se uno se le cerca, prima o poi...(e non tirate fuori il solito luogo comune del "giornalista morto per informare il pubblico", se questo era un giornalista io sono un biologo molecolare, per favore!!!)
P.S.: ho spulciato qua e là il suo Bloghdad, ebbene...BRRRRRRRR!!! Pieno di freddure, stupidaggini e luoghi comuni (e sfido chiunque a raccontarmi che, siccome è morto, scriveva parole "dolci, sensibili e piene di poesia". Torniamo tutti con i piedi per terra e riacquistiamo il senso della misura, per favore
che tristezza, fustigator. che infinita tristezza! proprio originale, divertente, provocatorio quello che scrivi. se ne sentiva il bisogno. sei triste, lasciatelo dire.
fustigator: tua nonna e tu stesso, siete degli analfabeti.
Se queste sono le critiche che "la destra" ha da fare a baldoni, non c'e' da stupirsi che poi voti un cretino con la bandana.
aridatece quel pallone gonfiato di montanelli, aridatece longanesi, aridatece guareschi.
Pur non essendo "di destra" (come siete schematici...), sono completamente d'accordo con Fustigator. Potrei firmare ogni parola!
Questo Baldoni era un irresponsabile, altro che storie, ha lasciato la famiglia in braghe di tela per andare a prendere per il culo gente (americani/iracheni non mi importa) che crepa ogni giorno, BAH!
Povere persone che muoiono con il sorriso. Povere persone che sperano e credono.. se ne stava a casa Enzo, così Feltri ed i suoi compari non si sarebbero vergognati di essere Italiani. Sign. Feltri, menomale che il suo giornale vende una sola copia massimo due. E speriamo che questi due sfigati che La leggono lo facciano prima di mangiare, perchè potrebbero vomitare anche il fegato se lo fanno dopo.
Cara Signora Ida,
io Libero lo leggo (nonostante i "democratici boicottaggi" di distributori ed edicolanti) e sto benissimo, non Le dico "lo leggo e me ne vanto" perchè nel leggere un giornale piuttosto che un altro non ci vedo tutto questo gran significato o "scelta di vita" (a meno di non essere imbevuti di quella faziosità che gronda dal Suo post).
Se Lei si diverte a leggere la feroce Unità del bolscevico/khmer rosso Furio Colombo...auguri!!! (bolscevico ex presidente di Fiat America, naturalmente, perchè fare il presidente di Fiat Nord Corea o Fiat Cuba è un pochino più scomodo...).
Personalmente, trovo che l'Unità sia di gran lunga più efficace del Guttalax.
per quanto riguarda la Sua sintassi...beh, sorvoliamo...a chi Si è ispirata? Liberazione? Manifesto? Ezio Mauro? Giulietto Chiesa?
Michele, così, senza polemica: ma tu l'hai letta mai l'Unità? Voglio dire, io Libero lo leggo. Con fastidio, ma lo leggo, perché voglio capire. Tu fai lo stesso con la stampa di sinistra? Vedi, non posso credere che una persona sincera leggendo - che so - le corrispondenze di Siegmund Ginzberg, i commenti di Cotroneo, le critiche di Crespi, gli approfondimenti di Gravagnuolo, possa dire le sciocchzze che dici tu su quel giornale. Certo, è pesantemente anti-berlusconiano. Ma questo che c'entra? Perché un Furio Colombo, vero "liberal" all'americana, non può dirigere un giornale di sinistra? Un giornale tra l'altro aperto a molte firme di centro e di destra: Travaglio, Orlando, Veltri, Dalla Chiesa, Borrelli...
Sei veramente pittoresco, ma a che ti serve essere così fazioso? E cos'ha che non va la sintassi di Ezio Mauro e Giulietto Chiesa? Ma perché non impari a discutere sul merito delle cose? A pronunciare delle opinioni, a sostenere delle idee. Il Guttalax... ma dai, a che serve occupare il livello dialettico delle scuole elementari?
1) Travaglio, Orlando, Veltri (!!!), Dalla Chiesa, Borrelli... com'è che hai scritto? ah sì "molte firme di centro e di destra"... (Veltriiiiiiii...AHUAHUAHUA)
2) "Furio Colombo, vero “liberal” all’americana" questa poi...AHAHAA...e sarei io il fazioso?
3) la sintassi a cui mi riferivo era quella della signora Ida (ma anche su quella di Giulietto Chiesa avrei MOOOOOOLTO da dire)
4) tralascio il resto, sono troppo fazioso e "stordito dalla propaganda delle sei tv di Berlusconi" per riuscire a vedere la luce
ah, dimenticavo.
Da poco più di un'ora è l'11 settembre.
Meditate, Baldoni del mondo, meditate...
Non sei "troppo fazioso", sei troppo ignorante. Come dire, cazzi tuoi :-)
Quelli che ho letto qui mi sembrano commenti spesso fatti a caldo che purtroppo riflettono sia l'inciviltà mostrata da chi considerava Baldoni un parassita, sia la mancanza di obiettività di chi lo vedeva come un eroe.
In entrambi i casi, mi permetto di dirlo,ci sono esempi assai pesanti dell'una e dell'altra fazione.
Fare di questo argomento un battibeccuccio da politicanti di quint'ordine è il gesto più irrispettoso possibile nei confronti dell'uomo, del giornalista e se vogliamo anche del parassita.
Se avete questioni personali con questa o quella visione del mondo sono cavoli vostri.
Baldoni poteva essere un parassita o un eroe ma ora come ora è solo un'altra vittima.
E,per favore, come tale abbiatene rispetto.
P.S.: A che serve commentare l'articolo di Feltri? Chi scrive baggianate del genere (e con certo toni subumani da piazzata di paese) non può essere certo un vero giornalista.
Vittorio Feltri ha in tutto e per tutto ragione. Grandissimo Vittorio,continua così,sei tutti noi!
caro Vittorio Feltri, nessuno dubita delle Sue buone qualità di giornalista: sono indubbie e sarebbe pura follia -e demagogia- darLe continuamente contro come molti fanno. Bisognerebbe ricordare però che essere spregiudigati, liberi, anticonformisti e indipendenti non vuol dire essere offensivi. Baldoni non era né un giornalista della domenica, né tantomeno un pubblicitarucolo inebetito -come dice lei- da un'ideologia senza capo né coda quale invece sono molti pseudo- intellettualoidi ciarlatani che ci rincoglioniscono con le loro chiacchere -o sermoni?- dall'alto delle loro testate di sinistra. Baldoni era un ottimo pubblicitario inbevuto di (buon)senso della realtà. Per questo aveva intuito che fare la guerra al Mcdonald in nome della ltta proletaria era un'idiozia senza fine. Se Lei avesse letto anche solo uno dei suoi articoli vi avrebbe trovato un uomo brillante dalla penna formidabile: lucido, imparziale, senza sconti per nessuno e in alcuni casi fin troppo cinico.
non c'è una persona in vita mia che odio più di vittorio feltri (solo nomnarlo mi mette i brividi)..spocchioso, arrogante, berlusconiano, lurido infame borghese del cazzo arricchito e demente, provocatore da quattro soldi, meschino (vedere come insulta prodi)e carogna...
e carogne dementi tutti quelli che gli danno corda e comprano il suo infame giornale..gli stssi che votano il nanetto di Arcore, gli stessi artigiani borghesi benestanti arricchiti che lavorano in proprio e non pagano un cazzo di tasse (a proposito: vergogna!), gli stessi furbetti del quartierino che dietro le loro facce di finto perbenismo non vedono l'ora di metterlo in culo al prossimo quotidianamente....voi e quella carogna di feltri...crepate!
Feltri è una vergogna nazionale, ed è il vero specchio dell'Italietta che finge di denunciare; difficile trovare un misto peggiore di:leccaculaggio,ignoranza, arroganza supponenza, populismo sfrenato, arrivismo, mediocrità disarmante (le foto sui pedofili in prima pagina ve le ricordate?)...quelli come Feltri saranno sempre dalla parte del potere (sia rosso, nero, blu, giallo),fingendo però di non esserlo (perchè così il potere si serve meglio e poi fa figo!)... l'Italia ne ha avute molte, ma una faccia da culo (sporco) così grande è difficile da ricordare...
P.S.= Feltri non dovrà cerco "sporcarsi" un mestiere come quello di copywriter,mestiere peraltro onesto, visto che nessun copy pretende di essere obbiettivo in quello che scrive, mentre i giornalisti come Feltri fanno pure e semplice terrorismo mediatico, vengono pagati puramente per disinformare...Baldoni non sarà forse stato un giornalista professionista, ma il servo del Potere e dei servizi segreti deviati Feltri si sciacqui la bocca prima di parlarne..e se la sciacqui molto bene...