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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Shaolin & Wu Tang
Londra è una manna per un genere che mi appassiona, i film di kung fu anni 70-80. Da HMV su Oxford Street c'è una sezione "martial arts" da fare invidia ai negozi di Nathan Road a Hong Kong. Centinaia di vecchi titoli, rosicchiati da pellicole spesso malconce, ficcati alla bell'è meglio su un DVD (sempre con titolo di fantasia per dare una rinfrescata), messi in vendita a 5 sterline, un prezzo che consente di lasciarsi un po' andare. La perla del mio piccolo bottino è "
Shaolin & Wu Tang", un film girato a Hong Kong nel 1981 che ha per protagonisti
Gordon Liu (che è anche regista, oggi tornato alla fama grazie all'interpretazione di Johnny Mo in
Kill Bill) e
Adam Cheng.
Gli straordinari e interminabili combattimenti sono una gioia per gli appassionati: la lezione di fluidità dell'immortale
Bruce Lee qui non lascia traccia e gli scontri sono partite a scacchi, dove ogni colpo è un gesto perfetto che provoca una contromossa altrettanto perfetta, senza soluzione di continuità. In più, la trama è un po' meno arruffata della norma e quasi comprensibile anche agli occidentali meno smaliziati nelle cose cinesi. Senz'altro uno dei migliori film in commercio nel suo genere (ovviamente finché qualcuno non troverà il modo di ripubblicare i fantastici
Boxer rebellion e
Siu Lam Ji degli anni '70 interpretati dall'inimitabile
Chi Kuan-Chung).