In una Festa de l'Unità oggettivamente migliorata rispetto all'anno scorso (non ci voleva molto comunque), nonostante le aggressioni dei vampiri Folletto (frase di oggi al mio rifiuto della demo
"poi non si venga a lamentare se dorme male perché ha la casa sporca"), c'è l'isola felice delle serate di Cant'Aia, associazione di cultori della musica popolare. Stasera l'isola era ancora più felice del solito per la partecipazione di un grande maestro della canzone popolare e politica, Fausto Amodei, noto ai più per la canzone "
Per i morti di Reggio Emilia", ma autore di straordinari brani di satira, dalle antiche "Se non li conoscete" e "fanfaneide" alla recente "padreterno@aldilà.com".
Fausto è un maestro. A settant'anni la sua voce resta la stessa che da 30 anni sento sul disco "Se non li conoscete" e la sua chitarra è inarrestabile mentre esegue i complessi giri di accordi con cui si accompagna. Il concerto è stato arricchito dalla presenza di Sandra Boninelli (che ha proposto parecchie belle cose, tra cui una straordinaria esecuzione di
Festa d'Aprile). Che dire? Nostalgia? Forse. Ma è bello - tra un Boselli e un Rutelli - trovarsi in un gruppo di persone che canzano assieme con voce un po' emozionata strofe come...
Forza ch'è giunta l'ora, infuria la battaglia
per conquistar la pace e liberar l'Italia
Scendiamo giù dai monti a colpi di fucile
evviva i Partigiani, è festa ad aprile!
o anche...
Ora li riconoscete sti fascisti ste carogne
Se ne tornino alle fogne con gli amici che han laggiù.
Grazie dunque a
Cant'Aia per aver riportato un po' di cuore a questa sinistra milanese, sempre troppo indaffarata per emozionarsi davanti a un bicchiere di vino, ascoltando un ometto che canta da solo, con una vecchia chitarra e senza darsi arie, dei quadretti di musica incantevole. E grazie a Fausto, anche se la "
Ballata autocritica" l'avremmo riascoltata volentieri. Vabbè, facile rimediare: il vecchio disco - da oggi impreziosito dalla dedica dell'autore - fa ancora il suo dovere. E la canzone è più bella che mai.
Ho cantato sempre in base ad una convinzione
che la cosa più importante è battere il padrone;
ogni canto l'ho composto perché ci aiutasse
a portare fino in fondo la lotta di classe;
ho sperato che ogni strofa quando l'ho cantata
ci aiutasse a battere la proprietà privata.
Fausto Amodei, un artista vero, rimasto per oltre cinquant'anni dalla parte giusta della barricata.