Le chiavi di casa?
Mi ha devastato l’anima.
L’ho visto tre volte.
Lo rivedrò ancora. Ho comprato dvd e sceneggiatura.
E’ la prima volta che m’innamoro di una persona senza conoscerla. Andrea Rossi…………
Sono un’esplosione di sentimenti.
Un film mai banale. Mai superfluo. Mai patetico.
Che bravo Kim Rossi Stuart nel ruolo dell’impacciato ed inesperto padre che nel corso del film si rivelerà padre affettuoso e coinvolto nel legame col figlio sconosciuto.
Un figlio dapprima rifiutato e poi ritrovato e voluto intensamente.
Un bambino esigente ed al contempo generoso, simpatico e vitale ma soprattutto prezioso.
Sarà il figlio, nel corso della storia, a mettere a proprio agio il padre divorato dai sensi di colpa, non senza l’aiuto dell’ottima Charlotte Rampling. Glaciale ed al contempo rassicurante. Madre anch’ella di una figlia preziosa.
Una madre cruda e razionale ma soprattutto un esempio per il giovane padre impreparato a soffrire.
La fine del film non corrisponde alla sceneggiatura originale scritta dal regista con Petraglia e Rulli. Tuttavia è l’unica fine che potesse avere. La più naturale.
Impareggiabile Andrea Rossi che, nella scena finale, rimprovera il padre che piange in un romanesco “’Nse fa così!”.
Bravo Gianni Amelio.
Come direbbe Andrea Rossi “bra-vi-ssi-mo!”.