Fermarsi un poco è buono, vuol dire che non ti sei abituato. Qualcuno cerca di renderci tutto questo una cosa normale, quasi vivibile. Giusto fermarsi e leggere, per esempio: "Una sottile linea scura" di Joe Landsdale, vedi: http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=RNOJMQMIKFFLR
Che buffa quest'America anni cinquanta/sessanta di Elvis, annessi e connessi....così lontana.
Pat!Pat! (sulle spalle), ti capisco, ma ho appena finito un Jane Austen bellissimo, "Persuasione", sono ancora in un altro secolo.
figurati che per disintossicarmi dalla mefitica surrealta' che ci vogliono raccontare io mi sono rifugiato nella storia babilonese - che era in supplemento al cavaliere della sera (che ovviamente nn ho comprato).
l'ho quasi finito, il tomo.
e non sai che gioie a leggere di sargon e la caduta di akkad. anche a quei tempi c'erano ricche culture palaziali e una botta di problemi ecologici.
alla fine dell'eta' del bronzo/inizio ferro la popolazione si ridusse a numeri pari a quelli di 2500 anni prima... e i palazzi sparirono assieme alla loro cultura cuneiforme... quasi ci siamo...
si potesse evitare il disastro...