Allora tutto si riduce ad un balzello da pagare al Comune. 1000 miseri euro all'anno equivalenti ad un settancinquesimo del valore medio di un Cayenne. Quello che penso lo sapete già ma non credo che una tassa possa risolvere qualcosa. Ma visto che forse il divieto di accesso rischiava di essere un provvedimento illegittimo e lesivo della libertà personale facilmente impugnabile davanti al tar ecco che il buonismo veltroniano ha escogitato la microtassa...mah?!
Cito il mai abbastanza rimpianto Tom Benetollo: né "niente subito" riformista, né "tutto mai" radicale. Un sindaco va a Strasburgo a 280 in Porsche Turbo e se ne vanta (http://www.biraghi.org/archives/002983.html) , l'altro parla di Terzo Mondo e mette la tassa sui SUV (per quanto piccola, per quanto miserina): non riesco a considerarli uguali e sono contento per i romani che hanno votato Walter Veltroni.
Alberto, secondo me invece questi sono i limiti della sinistra. Mi spiego:una persona normale, tu la definiresti qualunquista probabilmente, che non ha grossi passioni politiche e che quindi rientra nella categoria dei "moderati" viene sospinta con forza verso destra da questi provvedimenti demagogici. Per questo secondo me si tratta dell'ennesimo autogol della sinistra.
Perché è chiaro che uno è portato a pensare che ci sia del facile populismo di bassa lega dietro questi davvero meno che simbolici balzelli. Vai a vedere in Largo La Foppa come è parcheggiato il SUV di Nina Moric di fronte a casa sua e chiediti perché è l'unica auto parcheggiata in totale disprezzo di ogni regola umana, oltre che del codice della strada, e chiediti come mai è sempre lì, mai rimossa nè multata. Non saranno 100 euro al mese a risolvere, ad educare l'atavica indole italica. I divieti ci sono e vanno rispettati ma crearne di nuovi e illiberali soprattutto, non ha senso alcuno.
A me, invece, sembra un piccolo passetto verso la civiltà. Quella vera.
Perché definire "provvedimento demagogico" una norma di buon senso amministrativo? Se uno proprio non riesce a fare a meno di girare per i vicoli di Roma con una specie di carroarmato mi sembra il minimo fargli pagare di più l'accesso, visti l'intralcio e i danni che combina. Se poi qualche "persona normale" ha bisogno di una scusa del genere per sentirsi "sospinta con forza verso destra", beh, viva Tafazzi!
Stavo rispondendo a Willy, poi mi sono reso conto che sta contestando l'efficacia di un provvedimento di questo tipo. Non saprei. A Firenze invece come intendono procedere?
Lascio lo stesso quello che avevo scritto, chè un commento non si butta mai via.
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Willy, intanto concordo con quello che dice Guido: sono misure di buon senso e di corretta amministrazione, come molte che ormai contraddistinguono il nucleo delle politiche di sinistra (insomma non è che ci siano tutti sti salti in avanti). Parliamo di provvedimenti che altrove le amministrazioni conservatrici non si farebbero nessun problema ad adottare.
In generale sono anch'io contro l'aumento delle norme. Se parliamo invece dell'aspetto di divieto in sè, bisogna vedere se a conti fatti c'è veramente una sottrazione di libertà: voglio dire, una volta neppure ai ricchi veniva in mente di girare in camion per la città; se l'abbassamento dei prezzi e le mode permettono a molti ora di farlo, un'amministrazione deve reagire e controbilanciare il fenomeno. Se guardi la cosa in una prospettiva temporale e fai le sottrazioni tra dare e togliere vedi che semplicemente si ritorna al punto di partenza (sto semplificando ferocemente, è ovvio).
Poi scusa siamo in Europa mica a Los Angeles. Se stanno cercando di limitarli là, figurati da noi con una rete viaria urbana del tutto inadatta.
ciao
Allora mettiamo che io non ho preclusioni nè verso la destra nè verso la sinistra. Però vedo che da una parte si continua a vietare, obbligare e limitare libertà personali acquisite. Secondo voi posso provare simpatia per queste posizioni alquanto opinabili?! La sinistra mi dice che se voglio tornare a casa mia in macchina devo pagare di più o scegliere un'auto che piace al signor Veltroni. Domandarmi il perché mi sembra il minimo o no? Io forse posso decidere che auto deve guidare per non pagare il sig. Veltroni...certo che no! E poi "carroarmati nei vicoli", ma davvero non vi accorgete della ridicolaggine di queste affermazioni? Vicoli..siamo mica nei caruggi di Genova dove non entra neanche una 500? Carroarmati perché sono 10 cm più alte di una normale station wagon? No non ci siamo. Pensiamo che la maggior parte delle persone non perde più di 10 minuti alla settimana per pensare a questioni ideologiche e politiche, quindi non ci mette niente a mandare a quel paese veltroni e compagni e a votare berlusconi. A me poi francamente questo interessa zero ma voi dovreste pensarci.
Willy, se si trova il luogo adatto quella di come viene percepita la sinistra 'fuori' è un discorso che merita e come dici tu su cui si dovrebbe interrogare in primo luogo la sinistra stessa. Per come la vedo io la diffidenza di cui questa parte politica e della società gode presso tanta parte della popolazione è molto legata a ragioni psicologiche e di relazioni, più che dipendere dai programmi. E' interessante e stupefacente per esempio vedere come tante persone si ritengano discriminate dalla sinistra o di avere subito qualche tipo di torto, e questo nonostante il fatto che praticamente in Italia non ha mai governato. Ma non è questo il luogo, e sicuramente non è il post adatto.
Tornando a quello che dici mi piacerebbe sapere, sinceramente, a quali casi ti stai riferendo di limitazione della libertà che poi provocano questa reazione.
Sui carrugi e sui carrarmati discutiamo pure dell'efficacia delle misure veltroniane, però mi sembra che non ci siano dubbi che il problema sollevato esiste. A Roma non siamo a Genova: ma che significa? Conosci il centro di Roma? E poi parliamo delle grosse città ma la questione si ripresenta ovunque, e ti ripeto l'Italia non è la California: non è retorica, le nostre città hanno un problema in più. Pure Milano che comunque è stata ricostruita da capo negli ultimi due secoli. Veicoli solo 10cm più alti di una station-wagon: anche fosse? Infatti il problema ce l'abbiamo con tutte le auto, semplicemente coi SUV il discrimine di futilità e insostenibilità è più evidente.
A parte poi che i commercianti della mia via sulla liberalità di Albertini in materia di traffico avrebbero qualcosa da ridire (eufemismo).
Giusto per chiarire il concetto: dove c. le mettiamo tutte queste auto?
Si attendono proposte non demagogiche (mica chiacchiere e distintivo).
ciao
il punto e' che i ricchi (alla uilli) vogliono il "diritto" alla "liberta'" di inquinare come credono. Pagano. Pretendono. Punto.
I nazi mica lo rubavano lo ziklon B. Tutto era fatturato. Chi siamo noi per opporci a chi paga di tasca sua il nostro avvelenamento?
Bravo Tonii il tuo ragionamento non fa una piega, sei sempre lucido e analitico e riesci a non deludermi mai. Però siccome mi sono annoiato non ti rispondo +.
Willy, intanto ritiro di corsa il termine "carroarmato" (era un'evidente enfatizzazione retorica ma ti è servito come pretesto per leggere a modo tuo il mio commento) e lo sostituisco con "gippone", ché qui a Roma li chiamiamo così, ok?
Dunque, mi pare ovvio che, data anche l'estensione del centro storico di Roma, che non è fatto solo di stradine da percorrere a piedi, un gippone che transiti per via dei Fori Imperiali o per corso Vittorio Emanuele non si noti più di tanto. Quando però vedi (e io l'ho visto) un gippone che arranca faticosamente per i vicoli del ghetto, bloccandosi e facendo manovra, sgassando, a ogni curva e bloccando pure i pedoni, beh, non starò nei carruggi di Genova ma m'incazzo lo stesso. E applaudo al provvedimento di una giunta comunale che cerca di limitare questi comportamenti da coglioni, altro che “libertà personali acquisite” (applauso moderato, comunque, si tratta solo di un palliativo, ci vuole altro per risolvere i problemi del traffico, lo riconosco). Sinistra liberticida? Ma non stiamo perdendo il senso delle proporzioni (e del ridicolo)? Non ti pare che ci siano delle incompatibilità sempre più forti tra i comportamenti pubblici (sì, pubblici, non privati) che le possibilità economiche consentono ad alcuni e la limitezza delle risorse e degli spazi comuni di cui tutti hanno il diritto di usufruire allo stesso modo? E ti pare strano che una giunta di sinistra, tra l’altro con un altissimo indice di gradimento tra i suoi amministrati, provi a smorzare queste incompatibilità? Ma chissà, forse hai ragione tu e magari il buon Walter ti darà ascolto e farà retromarcia, chiedendo pure scusa, per evitare di perdere il determinante appoggio elettorale di questa ennesima, ritrovata costola della sinistra, il popolo dei gipponi. Chi vivrà vedrà.
PS: ti prego, non darmi del “voi”, mi metti in imbarazzo, ‘ste quattro righe di commento le ho buttate giù tutte da solo, credimi, non mi sono consultato con neanche uno dei quasi 900.000 elettori romani che hanno eletto sindaco Veltroni e che dopo tre anni, sondaggi alla mano, ancora non pensano di cacciarlo via, anzi.
Un saluto, senza rancore.
Solo una osservazione:
ho i soldi pago la tassa e giro in città come voglio con il mezzo che voglio e quando voglio.
Non è che con questi provvedimenti si rafforza la convinzione che con i soldi si comprano libertà?