
Il musical cresce anche in Italia. Pur con alcuni limiti, questa
edizione nostrana dell'arcireplicato
Fame anglosassone non delude. Ben coreografato, è interpretato da un gruppo di artisti di livello nettamente superiore alla media nostrana, accompagnati da un'orchestra dal vivo di eccellente livello. La buona visione è assicurata dalle eccellenti performer
Francesca Nerozzi (Iris Kelly, che è anche tanto bella quanto è brava) e
Maria Grazia Valentino (Miss. Bell). Bene anche
Moncia Small (Miss. Sherman, voce potente e ricca di soul), la quasi debuttante - e promettente -
Marta Belloni (Carmen Diaz) e quasi tutti gli altri interpreti. Peccato solo che l'attore forse più interessante del programma (il jamaicano Kris Jobson, interprete di
Billy The Kid) sia stato rimpiazzato da tale
Teka Kanga, bravino quando recita, ma insufficiente quando balla (e in effetti il suo curriculum conferma che le sue qualità sono sbilanciate sul lato della recitazione).
Forse un po' emozionato
Danilo Brugia (Nick Piazza), che ha recitato bene Shakespeare, ma ha infilato una serie di stecche davvero agghiaccianti (niente di male, anche lui è un quasi debuttante). Un ultimo plauso ad
Eyal Lerner (Mr. Sheinkopft), che interpreta magistralmente la parte di un maestro di musica ebreo, manco lo fosse davvero :-)
Scherzi a parte, Eyal è musicista sopraffino e cultore della pace attraverso la musica. Flautista, direttore dell'ensemble vocale e strumentale Shlomot e dei cori Col Hakolot presso la Comunità Ebraica di Milano, ha interpretato lo studente Perchik nel
Violinista sul tetto di Moni Ovadia. Per Saranno famosi Eyal, oltre a recitare, dirige i cori ed è preparatore vocale degli altri interpreti. Prendere nota di questo nome e andarlo a sentire all'occasione, ne vale la pena.