Un
nuovo sushi a Milano, in via Rosales 4, proprio dietro allo Smeraldo. Sala enorme con anello girevole, servizio indistinguibile (i camerieri sono rasati con barbetta e abito scuro simil-Armani, quindi risultano identici al 50% degli avventori). Di giapponesi affaccendati ai coltelli ne ho visto uno solo, tutto il personale dietro al bancone è scuretto, più indiano che orientale. Veniamo al sodo: il psce era molto fresco, ma i sushi fatti con poca perizia tendevano a sfaladarsi. La selezione sull'anello girevole piuttosto limitata: salmone, tonno, branzino, gamberi cotti e poco più (niente maki, toro, scampi crudi, fritti, eccetera). Così, visti i limiti dell'anello, abbiamo provato un piatto nuovo, la tartare di tonno (un bel toccazzo di pesce freschissimo tritato finemente a coltello sotto i nostri occhi, condito con soia e sesamo, adagiato su un letto di lattuga fresca). E' stata un'esperienza mistica che al ricordo ancora mi sollecita i succhi e che mi ha aiutato a digerire un conto principesco (ma in realtà abbiamo mangiato davvero molto, i prezzi sul menù sono allineati, coi piattini tra 3 e 5 euro l'uno).