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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Fuori di testa
Dal
sito del Piccolo:
«Dal Michael Moore egiziano uno spettacolo di satira antimilitarista, grande successo dell “off Broadway” cairota». E' bellissimo questo "Fuori di testa", programmato nell'ambito del
Festival del Mediterraneo, che mette alla berlina la "liberazione" americana. Il pravissimo interprete principale è Kahled El-Sawy (anche regista, autore e fondatore della compagnia El Haraka) nei panni del generale Tommy Fox, che ripete il motivetto rap “we love you, Arabs!”. Tutto si svolge durante uno spettacolo televisivo, in cui le immagini di guerra si alternano alla pubblicità della margarina, a "incasinare la testa" degli spettatori (titolo originale "El-Leb fi El-Demagh", tradotto liberamente "Fuori di testa") con un ritmo indiavolato di immagini.
Straordinario il finale, con una rassegna di TV di tutto il mondo - che non risparmia l'informazione araba - arricchita dalla pregevole aggiunta di un'attrice italiana nei panni della becera Rete 4 ("L'Iraq è stato liberato al 95%, il 5% di facinorosi che resistono alla democrazia saranno scovati e rasi al suolo a breve"). Emozionante, coinvolgente, anche inquietante a tratti (le immagini di guerra sul maxischermo, il kamikaze che saluta i genitori, il motivetto “dall'amore verrà l'esplosione"), Fuori di testa scorre senza tempi morti fino alla canzone finale, forte e incazzata, che unisce attori e pubblico in un dubbio che l'autore lascia irrisolto: "l’unica scelta possibile è la resa o la resistenza è ancora possibile?"
Un vero vero peccato che resti in scena solo cinque giorni.
11.11.04 23:29 - sezione
teatro