Sembrano bambini dell'asilo.
Se poi si vede il sondaggio online dell'Unità, l'Alleanza se la filano in 3, mentre tutti gli altri sono ancora affezionati al buon vecchio Ulivo. Tanto ai dirigenti che gliene importa? Ci trattano come formichette. :-(
Quello che mi fa rabbia è che son proprio convinti che sia il centro da conquistare e che non ci siano assenteisti delusi del centrosinistra.Nooo! Nemmeno uno! Grrrrrrrr!!
la voce di un non votante:
ogni tanto succede che qualche livoros* elettore di questo sedicente centrosinistra mi accusi di essere il vero responsabile della loro tragedia.
sarebbe infatti il mio non voto a causare tutti i mali che affliggono il paese.
in genere ho buon gioco di queste bassezze: informo l'interlocutore/trice che se proprio mi costringesse a votare voterei per il berlusca: molto piu' serio e conseguente e orgoglioso (di fare in definitiva cio'che fa anche la sedicente opposizione).
se devo votare merda, almeno mi scelgo una orgogliosa di esserlo. e non delle finte colombe che alla prima occasione bombardano i nostri vicini.
finora a questo discorso non sono riusciti a replicare... c'e' qualcun@ qui che riuscira' a convincermi di votare?
in compenso io non accuso nessun* ne' vi invito a non votare: la testa ce l'avete voi come io. basta usarla. possibilmente ognun* la sua. :-)
Tonii, penso che ognuno di noi abbia raccolto un cumulo tale di ore/discussione su questo argomento da non renderlo molto appetibile.
Intanto sono d'accordo sulla tua conclusione: bisogna giudicare con la propria testa e non cercare di evangelizzare a tutti i costi.
Per il resto credo che il problema della tua obiezione sia che non è replicabile e forse non vuole essere replicabile: che giustificazione possibile si può campare sul bombardamento della Serbia?
Eppure ti ripeto secondo me è un modo di mettersi di fronte a una contraddizione non superabile, a un vicolo cieco che chiude qualsiasi scappatoia. Rischia di essere un modo per mettersi in panchina e insieme di metterci anche la politica e visti i tempi pure la democrazia.
Bisogna ritrovare la voglia di affrontare tutti i nodi e andare avanti, anche quelli oscuri. Daltro canto che dire dei milioni di persone che allora e in seguito si sono opposti all'escalation di interventi armati: scompaiono di fronte alle scelte delle dirigenze o non sono anche loro rappresentativi della sinistra?
Personalmente in occasione della dichiarazione di non voto/astensione di Lia ho formulato questo pensiero: l'astensione io la comprendo solamente per: chi completamente manca della politica nei propri orizzonti; gli anarchici che fanno una scelta radicale di non coinvolgimento coerente e rispettabile; quelli che la operano in occasioni particolari facendola valere come una scelta.
In tutti gli altri casi non la capisco.
Detto questo che la fetta degli astenuti convinti e irremovibili non sia così ampia. C'è una vasta area di disaffezionati e critici che da una 15 di anni soffre dietro le convulsioni, le cazzate e il masochismo della sinistra e che non trova soddisfazione a questa delusione nè nel ritiro dalla politica, nè nella guerra di posizione tutto interno alla sinistra (ds, prc, pcdi, whatever) e/o alla coalizione.
Un'altra cosa che varrebbe la pena di dire è che politica e partecipazione non è solamente fare battaglia identitaria alla scadenza elettorale e non è nemmeno solamente scendere in piazza quando necessario: non l'abbiamo forse visto che le mobilitazioni oceaniche di una paio di anni fà non hanno avuto un seguito significativo.
Politica è anche e soprattutto confronto. Che non richiede nessuna dichiarazione preventiva di appartenenza, eppure che stenta lo stesso a decollare, chissà perchè. Questo per quanto mi riguarda è un segno tangibile di una crisi: che posti di fronte a un argomento concreto non si riesca nemmeno a discuterne. Bon, blog di Alberto escluso, ragiono più in generale.
ciao
Secondo me scegliere di non scegliere è già una scelta: quella di lasciar decidere gli altri al posto tuo. Il non voto è solo lasciar fare agli altri che votano, per poi lamentarsi dell'esito delle elezioni. Io preferisco scegliere e poi pentirmi, piuttosto che stare a guardare quello che gli altri fanno al posto mio.
Anche io non ho votato perchè non sopportavo l'idea di avere un Rutelli come leader con un Dalema dietro alle chiappe, ma non lo farò più. L'attuale maggioranza è quanto di più disastroso un paese possa avere. Bisogna fare qualsiasi cosa per impedirgli di continuare lo scempio che stanno facendo, magari turandosi il naso come diceva Montanelli. Qualcuno ricorda tempi con maggiore ansia e timore per il futuro di questi?
Personalmente ho oramai deciso di andare a vivere all'estero, più per dare un qualche futuro ai miei figli che per altro, ma tornerò a votare.
be', un grazie ad Antonio che, consapevole o meno, mi ha inserito in una
categoria tra quelle di cui comprende i motivi del non voto. :-)
Linda: io preferisco lottare come posso con le mie forze nel mio piccolo
(anche contro ogni speranza di riuscita) che delegare di un mio potere
qualcuno che, so gia', lo utilizzera' contro i miei interessi e contro
quelli della collettivita'. No, non mi lamento dell'esito delle elezioni.
Sono in campagna elettorale permanente. Semmai quelli che si lamentano
vanno cercati tra quanti fanno una ics sulla scheda ogni 3/4 anni e pensano
che questa sia la democrazia.
la demmmmocrazzzia!
ma mi faccino il piacere mi faccino! :-)
Il momento e' serio: facciamoci tutt* un esame di coscienza. Io per primo.
Ragazzi, era tanto che non sentivo gente cercare di comunicare, belloblog!
Capisco le ragioni di tonii, ma purtroppo non votare , cioè comunque non scegliere, coincide un poco con "e si, iin tutt lader, ghe vor sol un poco de buon sens per guvernà ecc...." (scusate l'ariosità). Se penso ai milioni di combattenti morti solo per avere questo minimo diritto civile: il voto. Se penso a tutti quelli che hanno visto dittature e, oggi, vecchietti laici e no, vanno al voto vestiti come per andare a messa, profumati e orgogliosi, beh non posso fare a meno di godermelo questo diritto. Poi tonii quando sei lì, sei veramente libero. Il mio timore è che se noi non rispettiamo il diritto di voto poi finisce che altri te lo sotraggono con più facilità. No. Per tutti i compagni morti nella Sierra a Jarama, Belchite, Brunete e Teruel, io vado a votare.
i compagni e le compagne morte che citi sono anche miei...
solo che non votavano e venivano falciati dalle mitragliatrici per difendere la Telefonica, o venivano assassinati dai sicari di Vittorio Vidali (ogni riferimento a Berneri e' voluto).
ma fare la conta dei morti non serve.
il problema e' "e adesso?"
Anche la storia triste di Carlos e Camillo va archiviata. Giustamente adesso? Adesso bisogna vincere con un fronte così così ma è quello che c'è. Sulle questioni internazionali mi sento tranquillo, sui diritti civili e altro si vedrà. Affrontare tutto subito è impossibile, lo faremo dopo uno alla volta. Daremo battaglia, ci proveremo, veglieremo. Ma onestamente quello che c'è ora è intollerabile. La notte mi sveglio e mi dico che è un vero incubo. Un incubo che fa sembrare il compagno mortadella bello come il sole dell'avvenire. No pasaran porque, joden!, ya pasaron los cabrones!Almeno rimandiamoli un poco a casa. Dai tonii vota con me.
...gnafo'....
davvero!