Questo l'avevo finito prima io.
La prima parte mi é sembrata una preparazione alla più profonda esperienza "educativa " della seconda. Dunque, un uomo, reduce da una serie di fallimenti, familiari e professionali, nel precario Sud Africa del cambiamento, cerca rifugio nell'unico affetto che gli é rimasto: la figlia. Ed é qui che si scontra con una realtà che sembrava, fino ad allora solo nascosta nel cono d'ombra più profondo della sua anima, già ben provata dalla vita. Ed è qui lo scovolgente viaggio fra l'impellente necessità di soccorrere la figlia e la lotta di quest'ultima per affermare la propria libertà di scelta. Qualsiasi scelta. Mi piace di Coetzee, la scrittura che non fa sconti e va dritta alle "cose" con uno stile limpido, quasi chirurgico e, sopratutto, un animo molto molto femminile. Uno che le donne le ama veramente. Ho molto imparato da questo e altri romanzi di Coatzee. Dopo "Vergogna" ho visto il mio rapporto con le figlie in maniera molto diversa. Ho imparato.