Ci andavo un millennio fa in questo
curioso ristorante a cui si accede da due lati (17 Wardour Street e 20 Rupert Street). Immerso nella chinatown londinese, recentemente ripulito e restaurato, è tornato a essere un tempio della cucina cantonese, togliendo al
New World di Gerrard Place la palma di unico con il dim-sum tradizionale. Per chi non lo spaesse, il
dim-sum (cantonese, ma assuro a forma d'arte nella Hong Kong degli anni '70 e '80) è quel civilissimo modo di mangiare per cui si entra al ristorante, si ordina del tè (generalmente
po-lei, che in mandarino suona pu-ehr) e si conversa amabilmente o si legge il giornale, ordinando di tanto in tanto una delle prelibatezze che girano su carrelli riscaldati spinti dai camerieri. Bè, Chuen Cheng Ku è un angoplino di Hong Kong in Europa. Forse uno dei pochi.