«Assieme a Craxi per la svolta riformista»
Penati rilancia il confronto con il Garofano. Replica di Bobo: la sinistra si liberi dai giustizialisti
Il presidente della Provincia: le giunte Aniasi e Tognoli-Quercioli, esempi di socialismo municipale
di Marco Cremonesi
Aveva cominciato Filippo Penati con quel «cari compagni, parliamoci... » rivolto ai socialisti che ricordavano Bettino Craxi. Il figlio Bobo era stato guardingo: «Vada a dirlo al congresso Ds... ». Come dire: se ne ha il coraggio. Poi, proprio al congresso, il riconoscimento è arrivato dallo stesso Fassino, con l' omaggio alla «grande famiglia che va da Turati a Nenni a Craxi». E i delegati ad applaudire. Nel frattempo, il sovrintendente della Scala, Carlo Fontana, ha lanciato un appello per «un' iniziativa organizzata da chi ha a cuore le sorti del riformismo. Per capire cosa significa oggi questa parola». Penati non lascia cadere la palla: «La proposta di Fontana è importante. Propongo un convegno fuori dalle tensioni della campagna elettorale, subito dopo. Un' iniziativa a cui spero Bobo Craxi vorrà partecipare». Perché «a distanza di un decennio, ripartire dalle radici comuni è il modo migliore per riaprire il confronto. E Craxi fa parte a pieno titolo di queste radici, visto che era un uomo della sinistra». Il cuore della svolta non può che essere Milano: «Da qui è partito Craxi, qui le giunte Aniasi e Tognoli-Quercioli sono state l' esperienza migliore del buon governo e del socialismo municipale». Ma, prosegue Penati, «quello non può essere un album di foto da sfogliare con nostalgia. Dopo le regionali si può aprire una nuova stagione storica. Con lo Sdi, le altre forze dell' Ulivo e, mi auguro, con certe culture liberali e i socialisti che oggi stanno con la destra». Insomma: «Abbiamo ritrovato i numeri di telefono, è il caso di utilizzarli». Per Bobo Craxi la faccenda è delicata. Ma si dice d' accordo con l' appuntamento: «È il problema centrale della sinistra. La questione posta da Fassino non è che l' inizio di una discussione tra coloro che si dicono riformisti». Per quanto riguarda Milano, «è un bene che sia la sinistra a voler recuperare il senso del riformismo cittadino, e di farlo non in modo strumentale o soltanto elettorale: mi pare che Penati parli di quadro politico rinnovato». Senonché, «se si imbarcano i riformisti deve sbarcare qualcuno». Lo dimostra la vicenda della lista Formigoni: «Funzionava sul piano culturale, ma ha perso la sfida sul piano politico: è stato costretto a tenersi la Lega e a far sbarcare i riformisti». Simmetricamente, dal centrosinistra «dovrebbero sbarcare i massimalisti e i giustizialisti». Ma un patto civico deve porre alternative così nette? «Se qualcuno vuol dare una certa tonalità al proprio quadro, deve rinunciare alle tinte forti più dissonanti. Non è un veto: è un fatto».
"Ripartire dalle radici comuni"
si' si', che tornino a grufolare tra le radici assieme al cinghialone...
una patata marcia non la si nega a nessuno
Siamo messi male! Come faccio a votare Prodi dopo le sue dichiarazioni sui matrimoni gay? e le staminali? Ma come faccio a condividere la mia vita con De Michelis? Tonii mi sa che...non...voto. (Hai letto il numero di "una città" sul Berneri?)- Scusate la comunicazione di servizio.
sei in buona compagnia, sami.
ma come si fa a votare Prodi in generale visto i trascorsi, l'opera recente e i progetti futuri???
vorrei ricordarvi che votare Prodi significa dare il proprio consenso a uno che dell'assistenzialismo spudorato e marchettaro ne ha fatto un credo per la maggior parte della sua vita politica.
ogni volta che penso a Prodi penso alla DC e agli sfaceli dell' IRI...brrrrr
iri?
lo sfracello lo fecero i capitalisti italiani di inizio novecento. il salvataggio lo fece lo statalismo fascista creando l'iri. che comunque fu la spina dorsale dell'industrializzazione italiana del secondo dopoguerra. e' durato fino a che l'ideologia neoliberista non ha imposto le sue regole politiche all'economia.
oggi ci ritroviamo con un governo il cui orizzonte e' solo l'immagine pubblica e la viziosita' molto privata, non certo la produzione.
assistenzialismo?
se prodi mettesse all'ordine del giorno il salario garantito potrebbe anche essermi simpatico. ma il suo e' solo capitalismo. e difesa del sistema bancario.
sami: mi dai il link su berneri? grazie.
Le prossime saranno le mie ultime elezioni dato che ho già organizzato la mia emigrazione perchè in questo paese non ce la faccio più). OK Prodi non sarà il massimo e allora non votiamo, lasciamo vincere ancora il nuovo duce così avremo ancora la possibilità di piangerci addosso per altri cinque anni. Ma che cazzo, almeno cerchiamo di mandare via questa banda di camerati che dice di governarci, poi potremo anche organizzare scioperi a valanga contro la politica di Prodi se sarà così disastrosa. Cerchiamo poi di non cadere nel tranello mediatico del cavaliere: Prodi ha detto di non essere d'accordo sui matrimoni gay (non dimentichiamo che è un cattolico) ma di ritenere assolutamente indispensabile tutelare tutti i diritti delle coppie di fatto, anche omosessuali, il chè, detto da un ex democristiano mi pare un buon punto di partenza.
Vi saluto Tafazzi
Dove vai garp? Vengo anch'io?
Tonii vai su http://www.unacitta.it/
l'aricolo in pdf s'intitola Fra Burgos e Mosca.
Una Città è un giornale straordinario. Persin troppo.
garp, dovremmo andarcene tutte/i; se poi ve e andate VOI noi che famo? soccombiamo?
mica possiamo scappa' tutte/i in israele (a me non mi ci vorrebbero mai, nemmeno dopo il ghiur).
laurentijka, te pijano, nun te preoccupà!
infatti caro tonii non sto criticavo la nascita dell'IRI in sè, che "avrebbe dovuto essere" la spina dorsale della rinascita industriale nel dopoguerra, ma l'uso che si è fatto di questo ente e in particolare i 6 anni DISASTROSI della gestione Prodi; anni su cui ho avuto la premura, per curiosità di sapere, di documentarmi dettagliatamente.
l'IRI avrebbe dovuto rappresentare un extrema ratio temporanea, un salvagente nell'attesa che le industrie prendessero a nuotare da sole. solo questo!!!
per quanto riguarda l'ideologia neo-liberista che tu disprezzi tanto, io la preferisco di gran lunga al pattume socialista del super-stato.
e a chi dice che un potenziamento delle politiche di welfare sia il farmaco per guarire dalla povertà, rispondo che sarebbe il rimedio giusto per creare un altro esercito di disadattati parassiti dello stato, un altro esercito di vegetali incapaci di slancio e iniziativa!
partiamo da un istruzione di alto livello da dare a tutti...ricchi e poveri e non combattiamo contro il libero mercato, che se ben regolato è vitale per la democrazia e l'economia, combattiamo contro il favoritismo clientelare che in italia AGISCE DAPPERTUTTO!combattiamo contro la non-meritocrazia!! lasciamo un welfare giusto e arginiamo la voglia di assistenzialismo dettata dalla disperazione: a lungo termine è controproducente, ha già fatto dei danni enormi; la storia ce lo dice.
politiche sociali giuste, educazione di alto livello per tutti, cultura, meritocrazia (vd pari opportunità), libero mercato, tutela dei lavoratori che sanno fare il proprio mestiere...no il "salario garantito".
Sono ebreo ma in Israele non andrei mai perchè non condivido praticamente nulla della politica israeliana e cadrei dalla padella nella brace. Ho vissuto per anni negli USA ed è una esperienza che non ripeterei più (in USA bisogna viverci e lavorarci e non fare il turista prima di entusiasmarsi). Molto probabilmente andrò in Canada dove la mia professione (sono medico) ha ancora un senso morale.
e' sommamente triste vedere le brave persone andarsene, i bravi medici servono anche in italia o in africa
Alberto, perchè l'indirizzo di Novalguy passa il filtro anti spam senza problemi?
Massimo, ma perché? Io lo trovo divertente :-)
è singolare e mooolto indicativo che non abbiate che il sarcasmo per controbattere. sicuramente partiamo da modi di vedere la vita e la politica diversi, ma io almeno, a differenza vostra, discuto le mie posizioni. considerando questi forum anche un modo per arricchirmi, mi piace quando incontro qualcuno che riesce a convincermi del fatto che quello che ho scritto è un'idiozia...
ma se voi rispondete solo a suon di prese per il gulag, evidentemente non avete nient'altro da dire...peccato.
P.S. per favore evitate di rispondermi che non vale neanche la pena di discutere con me...è vecchia!!!
Se qualcuno ha un pò di memoria si ricorderà come appena prima di tangentopoli vi fosse uno scambio di amorosi assensi tra Occhetto e Craxi per la costruzione di un centro-sinistra che mettesse in minoranza la dc e governasse il paese. Ci sono foto storiche che immortalano Occhetto felice sul camper di Craxi. Tangentopoli spazzò via tutto. Fassino 13 anni dopo ha reso giustizia a quell'intesa. Ammiro il coraggio di Fassino, anche se la sua iniziativa credo sia altamente controproducente per il suo partito, viste le idee della sua base. Guadagna 2 elettori socialisti e ne perde 10 in favore di Bertinotti (come ha scritto oggi Bocca)
claudio e novalguy sono la stessa persona o vanno a coppia come i coglioni e i carabinieri?
berja...,oh scusa, volevo dire coglione...vatti a leggere cosa penso di craxi e della genuflessione di fassino sul post "ognuno ha il papà che si merita"...almeno eviti di parlare a sproposito e di fare paragoni strani.