Perché Berlusconi Teme la Stampa
di Bill Emmott (direttore di Economist)
Non nutro sentimenti di «intolleranza o odio» nei confronti di Berlusconi. In realtà ammiro ciò che è riuscito a fare sia in campo imprenditoriale (moltissimo) che vincendo le elezioni. Né io né l’Economist abbiamo mai danneggiato la sua reputazione che infatti non è mai stata oggetto delle nostre inchieste. Scopo degli articoli dell’Economist su Berlusconi nel 2001 e ancora nel 2003 è stato quello di sollevare importanti interrogativi giudiziari, costituzionali e politici sia riguardo al sistema italiano che riguardo al posto che in esso occupa Berlusconi.
Ci sembra che nessun moderno sistema democratico debba consentire un conflitto di interessi della portata di quello che pesa su Berlusconi in quanto proprietario di media, che nessun moderno sistema democratico debba consentire l’elezione a una carica pubblica di una persona sul cui capo pendono così tanti interrogativi giudiziari e che nessun moderno sistema democratico debba consentire alla persona stessa, una volta in carica, di usare il suo potere politico (vale a dire la maggioranza parlamentare) per cambiare le leggi del Paese a beneficio dei suoi personali interessi giudiziari.
La reazione di Berlusconi e dei suoi più stretti collaboratori nei confronti delle inchieste assolutamente approfondite, accurate ed equilibrate dell’Economist è stata, a mio giudizio, in qualche misura isterica. Ma una tale reazione non è senza precedenti. Ad esempio, l’Economist è stato recentemente oggetto di una serie di violenti attacchi da parte dell’African National Congress in Sud Africa in risposta ad un equilibratissimo articolo sul presidente Thabo Mbeki contenente alcuni passaggi critici su di lui. In generale quando ci sono reazioni del genere di quelle dell’Anc o dei collaboratori di Berlusconi, ciò vuol dire che coloro che reagiscono si sentono vulnerabili o in qualche modo deboli. Sebbene non sia automaticamente vero che una reazione del genere contribuisca a confermare l’esattezza e la legittimità dei nostri articoli, sono portato a credere che sia spesso così.
e, beh, se le tue fonti sono dei bolscevichi mangiabambini....
sante parole quelle di Emmott...
se avesse la decenza (e le capacità) di governare in maniera intelligente, dopo essersi fatto una miriade di leggi ad personam, almeno potremmo parlare di dispotismo illuminato!!! niente...nel cranio del cavaliere, nell'emisfero "uomo di stato" è buio pesto da sempre; mentre nell'emisfero "imprenditore" c'è un faretto alogeno acceso giorno e notte!
boh...
Mai capito perchè la gente lo pensi intellligente, mr b, mai capito...
E aggiungo, non è vero che quelli di fi si sentono vulnerabili, per niente, si sentono degli onnipotenti cui tutto è concesso, sennò non oserebbero tanto.