Comunico la mia concisa dichiarazione formale: se cambia la Direzione io smetto di comprare il giornale. So che perderò Cancrini, la Trinci, Dalla Chiesa, Crespi, Travaglio e tutti gli altri: ma ci scrivesse anche Shakespeare in persona, non intendo avallare un addomesticamento di questo tipo. Certo, sarà solo una copia in meno, la mia. Ma secondo me Voi dimenticate questo: noi lettori/elettori di sinistra, non siamo "la putrida borghesia italiana" (definizione di Franco Cardini, sì lo storico, sì di destra) che manda giù di tutto pur di non cambiare, e può passare di slancio, in massa e in un Amen, da un Montanelli a un Feltri. Noi non siamo così. Alla Vostra competente oculatezza di amministratori io domando: se dopo non vendete più il giornale? Qual è il "Piano B"?
messaggio per chi ancora pensa che esista informazione libera (su testate di destra e di sinistra): S V E G L I A A A A A
o meglio...che possa mai più esistere...se mai è esistita
allora sembra fatta! hanno avuta ragione i moderati (cosìdetti)o i riformisti ( di cosa poi?)
Prima le chiacchere, le allusioni, poi Sansonetti che va via, ed ora, perchè qualcuno dice che occorre meno statalismo e mercati più liberi (sic!!!!)condiziona l'afflusso pubblicitario si cambia direttore!Lo ha spiegato bene ,oggi, Furio Colombo. Ho per Padellaro la stessa stima che ho per Colombo, ma se questo fosse soo l'inizio di una serie di provvedimenti...vorrà dire che mi informerò su Internet.
Caro Direttore Colombo, facciamo finta di non aver capito i motivi della sua sostituzione, ma non possiamo far finta di non essere indignati per questo atto, che soddisfa chi? In questo momento voglio esprimere a Lei la solidarietà di un lettore (ultratrentennale de l'Unità), che fino a qualche tempo fa non sempre ha condiviso la linea editoriale del giornale. Forse, perchè abituato da vetero-comunista ad avere un giornale- portavoce del Partito. Ma, negli ultimi tempi ho condiviso sempre più le posizioni del giornale. I suoi editorialòi li ho sempre letti con attenzione e piacere. Per non dire dell'ammirazione sincera per qualche suo "abusivo" o "clandestino" intervento su "La 7". E' stato veramente impeccabile! Mi consola il fatto che potrò continuare a leggere i suoi editoriali su l'Unità.
Auguri di buon lavoro.
Michele Gaeta