Undici anni di «amorevoli» insulti
(ampi stralci di un articolo pubblicato sull'ultimo Micromega)
L’uomo di Arcore dal ’94 non si è risparmiato. Ha definito Prodi, «utile idiota», «burattino di D’Alema», «leader d’accatto»
di Marco Travaglio
Com’è noto, la Casa delle Libertà è il Partito dell’Amore (Silvio dixit) contro il Partito dell’Odio e della demonizzazione capitanato da Prodi, leader di una “sinistra comunista” che, “se tornasse al potere, porterebbe in Italia miseria, terrore e morte”.
Ecco: da 11 anni il Partito dell’Amore sparge i suoi balsamici effluvi sulla politica italiana (e non solo italiana: vedi il “kapò nazista” a Martin Schulz e “turisti della democrazia” all’intero Europarlamento). I beneficiari prediletti, oltre a Prodi & C., sono magistrati (salvo quelli candidati nella Cdl o corrotti da Previti), girotondi, sindacati e chiunque altro si metta di traverso sulla strada del Divino Amore arcoriano: Di Pietro, Stefania Ariosto, Scalfaro, Cofferati e gli eventuali alleati dissenzienti.
Prodi, cioè Stalin
Il Professore, per il Cavaliere, è un “utile idiota” secondo la “tecnica di Stalin e di Lenin” (14-4-95), “foglia di fico” (6-2 e 13-6-95), “leader d’accatto” (22-2-95), “un simpatico ciclista” (2-3-95), “comicità pura” (10-3-95), “un dottor Balanzone- fra’ Giocondo”(27-3-95), “candidato in vitro, di facciata, specchietto per le allodole” (29-4-95), “burattino di D’Alema” (3-9-95), “dinosauro di De Mita” (11-6-95). “Il pullman di Prodi porta verso il Nord Africa e magari verso un regime di sinistra capace di calpestare le leggi e i diritti dei cittadini” (23-10-95).“Non capita tutti i giorni la fortuna di avere un avversario come Prodi” (10-10-95). Infatti, sei mesi dopo, Prodi batte Berlusconi.
I soliti comunisti
Due elezioni fa l’amoroso Silvio domanda allarmato: “Se vince la sinistra, siamo sicuri che voteremo ancora?” (12-4-96). Poi ha una parola buona per tutti i leader del centrosinistra. Walter Veltroni? “Un coglione” (3-9-95) che “tiene nella sua stanza il ritratto di Togliatti. Ah, era quello di Berlinguer? Va bè, è la stessa cosa, metodi e cultura sono quelli di sempre” (5-5-95). E D’Alema? “Ho deciso di scendere in campo vedendo alla tv un dibattito in cui quel signore lì ghignava sotto i baffetti”. Ecco: Massimo è “un comunista che fa opposizione a carte truccate” (10-9-94), “prima espropria le aziende di Berlusconi, poi magari tassa i Bot, e infine espropria la seconda casa agli italiani” (3-1-95), “ha individuato quello che Lenin chiamava il nemico principale: non mi tratta da avversario politico, ma da nemico da distruggere nell’immagine e anche fisicamente” (13-3-95), “non gli affiderei nemmeno la cancelleria di un ufficio: usa lo Stato come il garage di sua zia, è stato a Mosca 33 volte” (2-9-95). D’Alema farebbe “un regime” perché è “ha fatto la scuola delle Frattocchie e non s’è laureato, lanciava Molotov e andava a Mosca”(23-9-95). Gli “ricorda Mussolini”, ma ha ”un’inguaribile cultura sovietica, degna delle grandi purghe staliniane” (1-10-95). Poi venne l’inciucio e lo stalinista coi baffetti divenne “Caro Massimo, per fortuna che c’è lei” (29-10-96). Ottobre ’98: cade Prodi e D’Alema va al governo. Berlusconi torna a tuonare: “Un governo senza legittimità democratica: uno sciagurato mix fra vecchi gladiatori e vecchie guardie rosse... continua con D’Alema la maledizione dei partiti comunisti: quella di non essere mai riusciti ad andare al governo in nessun Paese con un libero, inoppugnabile, voto popolare”.
Attrazione fatale per i dittatori
Ora, con le elezioni alle porte, si ricomincia col pericolo bolscevico. “Se i comunisti prendessero l’Italia, non ci sarebbe libertà. Non sono ancora democratici. Hanno un’attrazione fatale per i dittatori: Pol Pot, Milosevic, Castro, Saddam Hussein”, ergo “non bisogna consentirgli di andare al potere”. Anche perché “i Ds sono un esercito di mercenari, di opportunisti, di profittatori della cosa pubblica” (19-1-2000). “Quelli della sinistra sono mercenari, mercenari! Non gli importa per quale cosa, ideale o bandiera si battono: gli importa solo di fare la guerra al nemico che oggi individuano nel sottoscritto!” (24-8-2000). E anche ladri: “Non hanno mai lavorato, non sanno cos’è un’azienda. Ma hanno casa al mare, in città e ai monti, e poi la barca. Soldi rubati!” (19-2-2004). Poi, il 3 dicembre 2004, Berlusconi annuncia l’ingaggio di mille giovani a pagamento. Prodi li chiama con il loro nome: ”mercenari”. Apriti cielo: è un “demonizzatore”, deve “chiedere scusa”.
Bossi, demonizzatore demonizzato
Umberto Bossi il Partito dell’Amore lo conosce bene. In senso attivo e passivo. Quando gli rovesciò il primo governo, il Divino Amore lo fece linciare per quattro anni, e diede personalmente una mano: “Bossi parla come un ubriaco da bar” (17-8-94), “è la Wanna Marchi della politica” (6-4-94), “ha metodi da venditore di Piaget falsi” (29-4-94), “ladro di voti, ricettatore, truffatore, traditore, speculatore: doppia, tripla, quadrupla personalità” (21-12-94), “Giuda” (23-12-94), “mi accusa di peronismo, ma pensa alla birra Peroni” (23-12-94),“traditore, pataccaro della politica” (27-1-95), “dissociato mentale, sfasciacarrozze” (25-2-95). Seguì il solenne giuramento: “Io non mi siederò mai più allo stesso tavolo con Bossi, totalmente inaffidabile, un monumento di slealtà. Non appoggerò mai più un governo appoggiato da Bossi” (2-2-95). “Bossi lasciamolo agli altri. Ho già pronto un manifesto, Alberto da Giussano che regge in mano falce e martello con la scritta: ‘Per un’Italia comunista, vota Lega’” (22-7-95). L’Umberto rispose da par suo: “mafioso di Arcore”, “Berluskaiser”, “Peròn della mutua”, “nazistoide”, “piduista”, “baro”, “mostro antidemocratico”, “suino”, “brutto mafioso che fa i soldi con l’eroina”, “cornuto”, “delinquente”. Quanto ad An, “Fini è lo stalliere di Berlusconi” e “i fascisti li andremo a prendere casa per casa, li teniamo sotto il tiro del nostro Winchester”. Ultimamente il Senatur ce l’ha con l’Udc (“da fucilare”) e l’opposizione (“i nuovi nazisti!”). Ma pure con “l’Europa dei tecnofili, i tecnocrati alleati dei pedofili”.
Buttiglione, Follini e gli altri
Quando fa cadere il Berlusconi I, il Cavaliere lo chiama “mentecatto doppiogiochista” (18-12-94), “complice di Bossi che vuole consegnare l’Italia ai comunisti” (26-12-94). Poi Buttiglione s’intruppa col Polo e, da demonizzato, diventa demonizzatore: “I Popolari sono maiali che andranno al macello per nutrire la sinistra. Il loro sangue serve per annacquare il sangue dei comunisti” (27-3-96). Nel ’98, si cambia: Rocco trasloca nel governo D’Alema con Mastella, Cossiga e La Malfa: “Puttani!”, urla Fini. E il suo camerata Manlio Contento: “Viados della politica italiana!”. Poi Rocco torna all’ovile con i suoi “puttani”, e tutto si sistema. Anche perché, appena l’Udc fa le bizze, Berlusconi ha argomenti persuasivi per silenziarla. Eccolo con Follini: “Mi hai rotto i coglioni. Ora Mediaset nessuno ti attacca. Ma, se continui così, te ne accorgerai. Vedrai come ti tratteranno le mie tv” (11-7-2004).
Quel golpista di Scalfaro
Al primo altolà contro le manovre anticostituzionali del suo primo governo, Berlusconi lo fulmina subito: Scalfaro è “un uomo della Prima Repubblica che ha attraversato tutti i miasmi della politica” (14-12-94), un orditore di “colpi di Stato” (5-1-95), anzi: “Un serpente, traditore, golpista” (16-1-95). “Altro che impeachment! Scalfaro andrebbe processato davanti all’Alta Corte per attentato alla Costituzione. Ha maneggiato fondi neri e, da magistrato, ha fatto fucilare una persona invocandone contemporaneamente il perdono cristiano. L’uomo è questo! Ha instaurato un regime misto di monarchia e aristocrazia” (18-1-95). E’ un “imbroglione” (28-3-95). Bobo Maroni rivela a “Panorama” che, nel primo governo Berlusconi, “mi dissero che esisteva addirittura un fascicolo su Scalfaro” (15-6-95). Sgarbi lo chiama affettuosamente “la scoreggia fritta”. Nel 2003, quando il presidente emerito difende in Senato la Costituzione minacciata, sulle labbra di Berlusconi si dipinge una parola inconfondibile, il motto del Partito dell’Amore: “Vaffanculo”.
Di Pietro, in galera
Prima gli offre il Viminale, i servizi segreti e il secondo posto in Forza Italia. Poi Berlusconi inonda Di Pietro del suo infinito Amore: “Maestro d’inquisizione, di estorsione della verità” (9-10-95), “fuori di testa come Gelli” (16-1-96), “dovrebbe stare nelle patrie galere da tempo” (5-11-96). Completa l’opera Giuliano Ferrara: nel ’97 riesce a definirlo nell’ordine: “scespiriana baldracca”, “troia dagli occhi ferrigni”, “secondino di Montenero”, “demagogo della razza più brutale”, “trafficante di Mercedes usate”, “protettore di biscazzieri”, “megalomane golpista ambizioso velleitario”, “uno che fa vomitare”. Il Giornale s’inventa un conto austriaco di Di Pietro con 5 miliardi di tangenti. Poi, bersagliato di denunce, Vittorio Feltri deve chiedere scusa: quel conto non esisteva.
Telekom serbia
Nel giugno 2003, mentre si dà l’impunità per legge nei processi per corruzione, Berlusconi parla di mazzette di De Benedetti a Prodi in cambio della Sme: tangenti, naturalmente, mai provate. Intanto la commissione Telekom Serbia estrae dal cilindro il falso testimone Igor Marini, che accusa Prodi, Fassino, Dini, Rutelli, Veltroni, Mastella e Bordon di essersi spartiti una tangente di Milosevic da 450 miliardi. I tg di regime rilanciano “le tangenti a Prodi” a reti unificate, senza dubitativi. Sul Giornale, Guzzanti intervista tale Zagami che giura di aver assistito al trasporto dei miliardi in sacchi di juta. Poi si scopre che il “testimone” è un bugiardo, ma anzichè scusarsi Guzzanti denuncia un complotto della sinistra. “Telekom Serbia è tutta una tangente”, assicura il Cavaliere (22-5-2003). Calderoli è estasiato per “la memoria di Marini, che fa impallidire Pico della Mirandola” (7-8-2003). Enzo Trantino (An) parla di “uomo dalla memoria mostruosa” (7-8-2003). Taormina tira in ballo Ciampi: “Il suo nome è evocato da Marini a tutto tondo. Era chiaro che non poteva non essere protagonista della storia” (22-5-2003). Poi chiede l’arresto dei capi dell’opposizione: “È venuto il momento che Prodi, Fassino e Dini subiscano le conseguenze della più devastante corruzione mai consumata nella storia repubblicana: i giudici li arrestino. Le ricostruzioni di Marini sono precise e per moltissima parte riscontrate: 100 milioni di dollari a Prodi, 75 a Fassino e 50 a Dini, per metà già incassati. Marini li ha denunciati anche come mandanti delle aggressioni contro di lui” (7-8-2003).
La fairy band
Impossibile contenere in poche pagine tutte le effusioni che il Partito dell’Amore ha riversato sulle opposizioni. Marcello Pera riesce a insultare persino Bobbio: “Basta con la cultura liberale falsa e imbelle impersonata da Norberto Bobbio” (13-3-96). Cesare Previti, negli stessi giorni, annuncia: “Se vinciamo, non facciamo prigionieri”. Claudio Scajola offende Marco Biagi appena assassinato dalle Br (“un rompicoglioni”). Ma il “mandante morale del delitto Biagi” è, per i berluscones, Sergio Cofferati, in correità con i girotondi. Giulio Tremonti definisce Amato e Visco “gangster contabili” (4-2-2001). Amato, per Bossi, è un “nano nazista”. Pierluigi Castagnetti denuncia di aver subìto un lancio di monetine dai fans del Polo? Giuliano Urbani manda a dire: “Ringrazi Dio che erano solo monetine”. Francesco Bonito (Ds) contesta la SalvaPreviti? Cesare gli dà del “pezzo di merda”. L’esempio viene dall’alto. L’estate scorsa una signora di Rimini invita Berlusconi ad andare a casa. Il premier replica sereno: “Lei ha una bella faccia da stronza”. Lui, com’è noto, è il Divino Amore. E non ha mai insultato nessuno. Attende le scuse.
l'insulto fantasioso è l'apoteosi della comicità...stavo affogando dalle risate!!!
se qualcuno lavorasse ad un collage video, in stile blob, che comprendesse tutte le dichiarazioni sopracitate e altre ancora, pronunciate direttamente dai protagonisti, probabilmente vincerebbe oscar, palme, leoncini e orsetti...
HAHAHAHHAHAHA
...o almeno se li meriterebbe!!!
Quello che mi sconvolge e' che, purtroppo, quando berluchet parla, molti italiani stanno ancora li' a bocca aperta ad ingoiare tutto cio' che dice!!! E crederanno anche al fatto che, come l'unto sostiene, non ha mai insultato l'opposizione!
CHI È PRODI:
Quello che ha fatto affari con Slobodan in Serbia.
Quello che ha avuto legami stretti con il terrorismo palestinese mentre era in europa.
Quello che con d'alema regalava appartamenti e case dello stato a parenti, amici, colleghi facendo pagare qualche decina di euro. La procura di Roma aprìì un fascicolo sul caso e vennero fuori nomi di politici della sinistra prodiana dalla camera al senato ai portaborse pure!
Quello che parla con Montezemolo, promettendo assegni a 40 zeri per aiutare la Fiat nel caso lui andasse al governo.
Quello che quando c'è stato l'assassinio Biagi a Bologna ha fatto orecchie da mercante, come se venisse giù dalle nuvole e quello che poverino, anche a lui la bombetta finta sotto casa giusto per fare più pena alla massa.
Quello che per anni ha taciuto e nascosto le brigate rosse, e non ha mai voluto parlare con la Francia x l'estradizioni di tutti i compagni figli di gran puttana degli appartenenti alle brigate rosse (La parte armata dei governi di sinistra).
Quello che dopo la fine del mandato in europa arriva in italia a rompere i coglioni e mettere zizzania, sempre e comunque, "per il bene del paese".
Quello che propone di dire in giro che BERLUSCONI non ha portato a termine il contratto con gli italiani. Se è vero che è professore, io sono il papa. Il Contratto di Berlusconi è stipulato per 5 anni, mentre sono passati solo 4 anni.
Mi pare che si facciano i conti senza l'oste.
Quello che per DIFFAMARE (perchè la sinistra solo quello fa, poveri bastardi pezzenti) per diffamare si rivolge SEMPRE a quella MAGISTRATURA FALSA e VENDUTA,che da sempre è stata di sinistra. Nel 2005 abbiamo ancora una magistratura dichiaratamente di parte, è uno schifo.
E la lista è lunga gente !!!
SAPETE PERCHÈ PRODI VUOLE IL CASINO?
Perchè sa benissimo che il contratto con gli italiani di Berlusconi verrà chiuso come da contratto entro il 2006, come era scritto in tale contratto.
Ma al MORTADELLARO che è andato al governo con le pezze al culo come i vari d'alema e compagnia bella e che ora è pieno di grana non gli va giù.
E allora via alle diffamazioni e al caos per rovinare un governo che è l'unico che ha costruito qualcosa!!!
D'alema è andato in pensione con 25.000 euro al mese, e sarebbe dovuto andare in galera per aver rubato miliardi con la storia degli affitti.
Bossi è andato in pensione perchè per la sua salute non può più nemmeno farsi una scopata con la moglie con la stessa cifra di d'alema.
SAPETE COSA HANNO DETTO FASSINO E RUTELLI in questi giorni?
Bossi è un ladro, si ruba la pensione senza aver fatto un cazzo.
E allora d'alema?!?!?!!!!!!!
Ma andate a prendere mortadelle nel culo prodiani del cazzo.!!!
AGLI ITALIANI direi di farsi un bell'esame di coscienza e prendere atto di cosa ha fatto PRODI in passato quando ancora aveva la possibilità di fare qualcosa.
Poi rispondete a questa semplicissima domanda;
Cosa ha mai fatto Prodi per il popolo italiano?
Come mai ogni volta che i soldi rubati e prestati per finanziare attività illegali o che si rubavano quelli di sinistra, come mai buttavano fuori nuove tasse per far tornare i conti a posto?
I governi di sinistra sanno solamente tirare fuori tasse di migliaia di euro quando i conti non tornano, perchè sono ignoranti e non al passo con i tempi come il governo Berlusconi.
Il ponte sullo stretto si costruirà e verrà ammortizzato totalmente in 20 anni. Un mare di soldi recuperati dopo 20 anni.
Se lo faceva la sinistra un lavoro così, prima di tutto sarebbe rimasto a metà come tutto quello che ha fatto e tutti i soldi spesi sarebbero andati a mafie e politici.
Volete questo? Volete votare per un partito che non è di sinistra e nemmeno di destra o di centro, che della parte politica non gliene frega niente come non gli frega niente di come andrà il paese? A loro basta che magnano sono contenti, lo hanno fatto per decenni e l'esperienza dovrebbe insegnarci che un altro sbaglio del genere è da scemi rifarlo !!!
Berlusconi non ha mai rotto il cazzo a nessuno, non ha mai DIFFAMATO nessuno, cosa che se fossi stato io al suo posto avrei fatto tutti i giorni ricordando alla gente tutte le BOIATE commesse dalla sinistra, affinchè se le ricordassero bene.
È sempre stato leale ma quello che più bisogna vedere è che è sempre stato AL LAVORO!!!
Invece di perdere tempo con girotondi o teatrini IDIOTI, che fanno piacere solo a quell'italia ITALIOTA o IDIOTA, è rimasto a sprecare il suo tempo in seri progetti e non dimostrazioni da circo come PRODI-FASSINO-RUTELLI-D'ALEMA-AMATO e chi più ne ha più ne metta.
Queste persone sono solo politici, persone adatte a parlare e a prendere per il culo la gente che lavora e che non ha nè il tempo nè la voglia di andare a spulciare tutte le magagne successe in passato.
Berlusconi non è un politico, ma un manager, una persona che è adatta a cambiare a modificare l'economia di un paese per portarlo a livelli più alti degli altri in Europa, senza sprechi pubblici, senza cagate di piazza a carico dei contribuenti, senza teatrini o feste dell'unità o altre merdate sempre e comunque a carico dei comuni, delle regioni e quindi dello stato e quindi dei nostri soldi.
Vogliamo un teatrino di mortadellari ignoranti?!
Io mi auguro di no...
Il governo Berlusconi non è ne morto, ne rischia di morire per adesso. Follini è stato un gran coglione perchè io uno così nel mio governo lo avrei già preso a calci nel culo da roma a milano, perchè stabilizza un governo che se non fosse per la sinistra che l'unica cosa che sa fare è rompere le uova nel paniere, continuerebbe il suo buon lavoro.
Prodi... ma che torni con le pezze al culo da dove è arrivato e andasse a prendersi le sue amate mortadelle dove so io.
Caro amico anonimo qui sopra, ero convinto che la razza di quelli che credono ancora allla panzana del "contratto con gli italiani" fosse ormai estinta. Noto invece con sorpresa che rimane sempre qualche "soldato giapponese" arroccato. Per fortuna siete ormai un campione non significativo di poveri allocchi, altrimenti per l'Italia sarebbero guai seri.
Per fortuna la democrazia consiste anche nel saper ascoltare le voci di tutti.
Esiste chi dell'attuale classe dirigente pensa tutto il male possibile, e chi la addita come motore immobile dello Sviluppo Nazionale.
Mi fa comunque piacere leggere le parole di Dott. Berto: significano che la libertà di espressione non è ancora morta. Ma ammetto pure che mi fa ancor più piacere credere di non essere lontano dal vero nell'affermare che oggi è realmente in minoranza.
Jùlio, www.saltamar.it
per chi non se lo ricordasse: "mortadella" e' il soprannome che venne affibbiato a prodi da igor marini, il computer umano, colui che svelo' le losche trame del centrosinistra italiano, l'ennesima vittima del complotto comunista. ecco le limpide fonti da cui si abbevera il dott.Berto; e gia' che ci sei affogati!
Mi associo alla richiesta di stilare una lista di tutte le sparate, anche se poi smentite o mal interpretate, dell'Unto. Ancora chiedo a chi ha più memoria di me di stilare una seconda lista di tutti i procedimenti legali, dei loro esiti, delle leggi applicate, cui Egli fu ed è sottoposto a partire dalla condanna per falsa testimonianza (spergiuro?) del 1980, Tribunale di Verona, sulla sua appartenenza alla Massoneria di Gelli. Condanna poi amnistiata credo. Era allora solo un giovane imprenditore rampante. Ne ha fatta di strada.
Quali le sue pietre miliari? Elenchiamole tutte, vediamo se qualcuno si sveglia!
beh... ad elezioni svolte devo dire una cosa: che stinchi di santo i vincitori! nessuno ha mai insultato il precedente governo eh? nessuno ha mai detto che gli iracheni han diritto a difendersi sparando agli italiani, nessuno ha mai dato dell'ubriaco a berlusconi, nessuno gli ha mai consigliato di mettersi i tacchi... beh, ma è berlusconi il cattivone!
Berlusconi porco e suino vero ladro di denaro di parole e di pensieri.Non uno ma centomila cavalletti sulla testa gli dovrebbero lanciare.