per chi fosse interessato su "Diary", ho fatto una recensione-demolizione sul mio sito (cliccate il mio nome). Io proprio chuck palahniuk la trovo una delle cose più assurdamente sopravvalutate della nostra epoca, avara di "veri" bei libri.
Leggete i classici che è meglio.
Quel libro mi aveva terribilmente incuriosito gia` dalla copertina originalissima. Non l'ho preso perche`, si sa, si deve scegliere, ma mi resta la curiosita`...
Dicono che sia un nuovo Auster. Sto finendo "Il libro delle illusioni" che trovo straordinario. Che dici Al lo provo questo gnakgnakgnuk? Regge il confronto?
"Il nuovo Auster" non è ancora nato e non nascerà per ancora un bel po'. La complessità, la genialità, la padronanza della scrittura, l'intelligenza di Paul Auster sono inavvicinabili.
no, sami, non provarlo. io li ho letti quasi tutti, per masochismo evidentemente. l'unico decente, se proprio ci tenete a farvi del male, è "soffocare" (come dico nella recensione sul mio sito).
Scusate, ma palahniuk è davvero una delle cose che mi fanno uscire di testa, è un mio pallino in negativo.
Un bel libro, uscito qualche anno fa, di un cosidetto autore emergente, se se ne sente il bisogno, che mi sento di consigliare è invece "Le correzioni" di Jonathan Franzen. Benché gli altri suo titoli sono davvero poca cosa, questo è davvero ben scritto, divertente, cinico e triste allo stesso tempo.
Io ho letto una parte de "Le correzzioni" su consiglio di mio fratello che me lo ha prestato e ho dovuto interrompere (cosa che mi capita molto raramente) perchè mi è sembrata una porcheria allucinante. Poi ho scoperto che mio fratello voleva farmi uno scherzo! Io non so proprio come ha fatto a piacerti.
alberto, da quel che ho letto in giro sembra che diary gli sia venuto proprio male. Perche' non cominci dall'inizio, con fight club e survivor?
garp, in molti ne parlano male di "Le correzioni", tra cui Genna, ma francamente li ho sempre trovati commenti prevenuti. Non è un capolavoro, ma è un libro godibilissimo e scorrevole. difficile annoiarsi e mollarlo. al massimo, anzi, è un po' superficiale. stiamo parlando di un ragazzotto, l'autore, con i classici occhialini da nerd e l'aria da intellettuale da quattro soldi. la premessa mia infatti era "se proprio se ne sente il bisogno" di leggere autori giovani. Perché di giovani bravi secondo me ce n'è veramente pochi. Io direi nessuno.
Io ho letto Lullaby e posso dirne esattamente le stesse cose che Alberto ha commentato su Invisible Monsters. Partenza travolgente da una geniale idea iniziale, e prima parte del libro coinvolgente grazie ai riferimenti paradossali, ma leggibili, alla realta' - non solo americana - della (in)civilta' contemporanea.
Poi pero' nella seconda parte il libro si sfilaccia, sembra quasi che Palahniuk non sappia bene come concludere la storia e soprattutto la metafora si perde, rendendo - almeno per me - la conclusione poco interessante.
palahnniuk perde troppo in traduzione, come pynchon. cmq forse e' meglio cominciare con fight club come suggeriva qualcuno, poi magari choke e survivor. ma a me diary e lullaby erano piaciuti molto, forse anche perche' li ho letti in originale e non stuprati da qualche incompetente
il problema è che palahniuk può anche avere delle intuizioni interessanti (anche in diary ci sono), ma restano tali. Non c'è legame tra loro, non c'è una struttura, un canovaccio che tenga insieme la storia. Non c'è spesso la storia. Ma allora o sei un genio, asistematico, oppure è solo vellità. vuoi farmi vedere quanto sei fuori di testa, quanti voli pindarici fa la tua mente, quali deliri sai partorire? potrei anche non esserne interessato. Insomma, io credo che Palahniuk al di là di qualche intuizione, non sia proprio capace di scrivere un romanzo, un libro.
qualcosa che vada al di là di qualche singolo sprazzo. e allora sono capaci in tanti altri.
auster, sami, lascia stare se ti aspetti auster, stiamo freschi.
questa storia del perdere con la trauzione è un po' un luogo comune. Se c'è del buono, questo va al di là del linguaggio dei modi di dire, si percepisce comunque, anche se si è in presenza di una brutta traduzione. se c'è poco, allora ci si attacca alla cattiva traduzione.
Poi, scusa, basta fare una prova: leggere "fight club". E' molto meglio e più visionario il film. e questo la dice lunga.
La traduzione è fondamentale e può ribaltare un libro. Due esempi: ho letto in inglese Country of last things di Paul Auster e Barney's version di Richler, poi li ho sfogliati in italiano, per curiosità. Irriconoscibili. E non penso che siano stati tradotti da dei cazzari. Mi spiace non parlare tutte le lingue per poter leggere tutto in originale, ma sono contento di poter leggere in inglese, perché credo sia è per struttura la lingua che soffre di più nella traduzione.
sono d'accordo, alberto, (mi sono anche sorbito parti hegel in tedesco), ma ripeto ai livelli di un autore commerciale come palahniuk, in cui è la struttura stessa dei suoi romanzi a fare acqua da tutte le parti, non so quanto la traduzione possa cambiare le cose. sì, magari apprezzerò di più qualche trovata, qualche modo di dire folcloristico, ma non credo che possa dare ai suoi romanzi, come per magia, quell'assenza, quel vuoto di contenuto che io avverto ogni volta che provo a leggerne uno. Se e quando avrò tempo, farò la prova e ti dirò. Resto molto scettico. e comunque la prova preferisco farla con altri autori.
sono contento di non condividere le tue opinioni al riguardo. che, come diceva clint eastwood, 'sono come le palle, ognuno ha le proprie"
:)
e ci mancherebbe. :)
..almeno per adesso, poi visto come vanno le cose anche questo diritto lo potremmo perdere presto ;)
Chi ha parlato di Pynchon?
Non vorrete confondere Pynchon con quella paccottaglia di scribacchini di cui parlate? Spero...
...grande aleph, hai ragione. Pynchon è altra cosa. Ho letto poco, ma sicuramente è uno di quelli per cui farò l'esperimento della lettura in lingua originale. qule mi consigli?
Pynchon mi ha fulminato molti anni fa con Entropia. Un racconto del '60. Per molti è uno scritto che ha segnato una svolta della letteratura contemporanea americana verso tematiche scientifiche e di fisica quantistica. Lo trovai anche in lingua originale e mi piacque ancora di più (ma è abbastanza semplice rispetto ad altri suoi romanzi).
Se però devo dare un titolo da leggere assolutamente, dico L'Arcobaleno dell Gravità (Gravity's Rainbow) che grazie a Rizzoli è arrivato anche in Italia, seppur con molto ritardo. Ma si sa, la nostra editoria ha profonde lacune.
Leggerlo in lingua...?
A me mette i brividi un'idea del genere. Ma sai molto ma moooolto bene la lingua, ti invidierò. Fammi sapere!
...sorry, piccolissimo contributo per coloro che vogliono avvicinarsi a questo autore straordinario.
http://www.pynchon.pomona.edu/
grazie, aleph, per le informazioni preziose. avevo letto, non senza qualche difficoltà, "V" e poi mi ero fermato. e in effetti, non oso pensare alla difficoltà di leggerlo in lingua originale.
comunque, ora mi hai dato la dritta: punto su "L'Arcobaleno della Gravità". il titolo promette bene. poi recensirò sul mio sito.
l'ho appena letto... devo ancora farmi un'idea. comunque questo frammento mi sembra la chiave per leggere tutto il romanzo:
''E' perché siamo intrappolati nella nostra cultura, nel fatto che siamo esseri umani su questo pianeta con i cervelli che abbiamo, e due braccia e due gambe come tutti. Siamo così intrappolati che qualsiasi via d'uscita riusciamo ad immaginare è solo un'altra parte della trappola. Qualsiasi cosa vogliamo, siamo ammaestrati a volerla.''
Lo trovo spettacolare!
Ho appena finito di leggere INVISIBLE MONSTERS...l'ho trovato molto carino ma sicuramente non regge il confronto con FIGHT CLUB o SOFFOCARE....se non l'avete ancora fatto...leggeteli