Ombre Nere
di Paolo Flores d’Arcais
Il “caso Mussolini” (nel senso di Alessandra e della sua lista “Alternativa sociale”) è certamente uno scandalo. Anzi: tre scandali. È uno scandalo che si cerchi di violare la legge elettorale “arruolando” tra i firmatari di una lista cittadini ignari o addirittura defunti. È uno scandalo che si cerchino le prove di tale violazione violando altre leggi, quelle contro la pirateria informatica, ad esempio (in un processo anglosassone l'ottenimento delle prove in modo illecito vanifica le prove stesse ed è viatico di assoluzione). È uno scandalo che la violazione delle leggi elettorali sia in Italia endemica da decenni (per la raccolta delle firme, per lo scrutinio dei voti di preferenza, per lo sforamento dei tetti di spesa, per il contenzioso sulla eleggibilità o effettiva elezione, affidata agli eletti/contestati stessi anziché a una magistratura indipendente).
Nessuno di questi scandali deve diventare assoluzione o alibi per gli altri. Vanno combattuti tutti e tre, sul piano giudiziario e su quello politico. Sul piano della repressione penale e su quello della riforma elettorale e istituzionale. I politici che oggi denunciano solo questo o quel frammento di una situazione endemicamente scandalosa, perciò, dimostrino la loro credibilità democratica non giustificando nessuno di questi scandali, e proponendo una legge che impedisca in radice abusi futuri: prevedendo numeri di firme eguali per tutti i partecipanti (liste vecchie o nuove che siano), con modalità certe (in bianco - cioè per la lista, quali che siano i candidati - o da apporre solo a lista completata e pubblicamente dichiarata), tetti di spesa analiticamente verificabili, decadenza immediata del mandato in caso di sforamento, decisione sui ricorsi in tempi brevissimi e certi (Gian Antonio Stella su Corriere della Sera ha ricordato i casi di parlamentari riconosciuti tali per ricorso - e dunque invalidazione dell'elezione del concorrente - qualche giorno prima dello scadere della legislatura: siamo alquanto lontani dalla “democrazia presa sul serio”, siamo alla “democrazia del cachinno”).
Il tutto affidato ai diversi rami della magistratura (Corte costituzionale compresa), con priorità sugli altri procedimenti e con pene effettivamente deterrenti. Aspettiamo con (s)fiducia che alle attuali geremiadi e stracciarsi di vesti seguano - da parte dei politici - i fatti. Altrimenti si proclameranno da soli politici-sepolcri-imbiancati.
Eppure questi tre scandali gravissimi sono ancora “minori” rispetto allo scandalo che nessuno denuncia: e cioè che nel nostro paese il neo-fascismo (o neo-nazismo) possa tranquillamente partecipare alla competizione elettorale democratica, malgrado una Costituzione (cioè la legge delle leggi) che lo vieta.
E infatti. Una lista può non essere un partito. È però certamente una via attraverso cui si può costituire e “organizzare un partito”. Altrettanto certamente la nostra Costituzione recita (Disposizione transitorie e finali, art. XII): “è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Sotto qualsiasi forma, si badi. Il fascismo Alessandra Mussolini lo ha rivendicato addirittura con orgoglio, più volte e di fronte a milioni di telespettatori. Ma soprattutto, tre delle organizzazioni che insieme a lei hanno dato vita alla lista “Alternativa sociale” nascono da storie intrise di frequentazione ideologica e politica con neofascismi e neonazismi. Storie ormai consegnate nei libri di storia, nelle biblioteche e nelle emeroteche. Una lista del genere non ha dunque diritto a partecipare alla competizione elettorale innanzitutto perché la Costituzione lo vieta, anche se avesse ottenuto valanghe di firme ineccepibili.
Questo è lo scandalo degli scandali, perché la Costituzione è la legge delle leggi, cioè il fondamento di ogni legalità. E, per dirla tutta, è (dovrebbe esser) il fondamento della nostra convivenza civile.
È verissimo che l'articolo XII delle “Disposizioni transitorie e finali” è stato calpestato, svillaneggiato, deriso fin dal momento in cui è entrato in vigore. L'esistenza del Movimento Sociale Italiano di Michelini e di Almirante ha costituito una violazione permanente di quell'articolo. Ma la tolleranza passata per una pratica anticostituzionale non è buon motivo per sommare inciviltà a inciviltà. Dovrebbe spingere, semmai, ad una riflessione sugli errori passati in vista di una pratica politica, istituzionale, legale che garantisca che non potranno essere reiterati. Esattamente l'opposto di quanto sta avvenendo.
Trovo perciò deplorevole che qualcuno, a sinistra, abbia “dato una mano” per la presentazione di quella lista (anche dando per ovvio che tutte le firme raccolte o certificate “a sinistra” fossero autenticissime: ci mancherebbe altro). Trovo che sia meglio perdere le elezioni tenendo rigorosamente fermo l'antifascismo, che vincerle facendo al fascismo la benché minima concessione. In questa intransigenza dovremmo esser almeno pari alla destra francese, che con il gollista Chirac (un fior di reazionario, insomma) ha preferito una sconfitta alle politiche piuttosto che sollecitare i voti degli elettori di Le Pen. Oltretutto, sono assolutamente convinto che le elezioni si vinceranno egualmente anche senza i voti “drenati” da “Alternativa sociale” o da qualsiasi neo-post-para-iper-fascismo. È, per fortuna, la ferma convinzione di Marrazzo e degli altri candidati delle opposizioni a Berlusconi. Il che rende ancora più penoso il corrivo attivismo di chi, “a sinistra”, ha invece pensato di “aiutare” quella lista.
So bene, naturalmente, qual è l'obiezione di fondo alle mia tesi: i fautori dell'”addomesticamente democratico” ritengono infatti che sia meglio legittimare nella vita pubblica anche le forze e i “demoni” anticostituzionali (che sono solo - siamo talmente precipitati che è necessario ricordarlo - quelli neo-fascisti. I comunisti non solo non sono estranei alla democrazia costituzionale, sono addirittura co-fondatori della nostra comune legittimità di convivenza), poiché praticando la democrazia (anche se da posizioni antidemocratiche) finiranno per esserne contagiati e per mutarsi. È possibile.
A me sembra che sia avvenuto e avvenga più frequentemente il contrario. Se, ad esempio, quando Fini - fresco reduce di una commemorazione ebbra di gagliardetti, saluti romani e altri “alalà”, del settantennale della marcia su Roma - si candidò contro Rutelli come aspirante sindaco al comune della capitale, e Berlusconi dichiarò di appoggiarlo, le sinistre avessero stigmatizzato quella alleanza video-fascista come in altri tempi combatterono i connubi clerico-fascisti che puntavano al Campidoglio, forse il peggio in cui siamo precipitati avrebbe avuto qualche ostacolo in più.
Forse. Ma la storia certamente non si fa con i “se”. Il futuro, però, non si costruisce né con le rimozioni né scolorendo i valori, ma con quella serena moderazione che sui valori non negoziabili ha nome intransigenza.
sono d'accordo con te, alberto.
La Cost..che?
La Costituzione?
Metteteci una pietra sopra.
I fascistelli festeggiano, mentre Calderoli, dopo la pietra sulla Costituzione, con la sua consueta eleganza ha appena detto : "a me del referendum non me ne frega nulla..."
Mi sembrava strano che non fosse colpa di D'Alema...
sarà anche una bella donna(?)forse per i siti un pò porno!chi ci rappresenta politicamente agli occhi del mondo,dovrebbe essere più equa!E va da sè ,che la discendente di un uomo che ha fatto cosi tanti danni non dovrebbe mai più avere la possibilità di farlo,ma la politica è una sporca cosa!(luogo comune?)e l'Italia ahimè in questo senso ha ormai raggiunto il top!
"E va da sè ,che la discendente di un uomo che ha fatto cosi tanti danni non dovrebbe mai più avere la possibilità di farlo" Vabbè cadiamo sempre nei tranelli... allora rispediamo i Savoia in esilio, prendiamo la Mussolini e appendiamola in piazzale Loreto! Ma porsi il problema da un punto di vista piu' ampio no? Le ideologie sono finite ormai, sia da una parte che dall'altra. Suo nonno ha pagato abbastanza le sue colpe, e non penso che il malessere italiano odierno sia attribuibile agli anni fascisti... Trovo la politica ormai uno showbusiness alla stregua del mondo della tivvù, non so di chi possa essere la colpa, ma se solo si potesse cambiar canale...
Ma come ci si può scandalizzare che le liste neofasciste partecipino alle elezioni, quando sono stati proprio molti elementi del centrosinistra ad aiutare la lista della Mussolini a raccogliere le firme ed a convalidarne anche quelle false, pur di battere Storace?
Quando anni fa in Francia ci fu lo spettro Le-Pen, la gauche voto compatta per il seppur nemico Chirac per sconfiggere questo pericolo.
Mi chiedo cosa avverrebbe qui da noi in caso di un ipotetico (improbabile) ballottaggio Berlusconi-Alessandra Mussolini...
Giustissimo Alberto!! Come sempre si perde di vista l'essenziale (sapevo che avrei trovato Achab d'accordo! su una questione basilare, principale, di partenza). ;) A parte D'Alema, che va oltre.
Grazie per la foto, mio figlio non crede che la z... abbia fatto film porno in gioventù.
meglio lei che berluska e company..avra' il mio voto!!!!!!!!!!!!!!!
VOTATE ALTERNATIVA SOCIALE
SONO D'ACCCORDO PER CAMBIARE QUALCOSA VOTIAMO TUTTI ALTERNATIVA SOCIALE!!!!!
'Suo nonno ha pagato abbastanza le sue colpe'
non ha pagato nemmeno le briciole delle sue colpe il Merda. E nulla hanno pagato i suoi tirapiedi. Nulla hanno pagato i suoi giudici, i suoi sbirri e i suoi carabinieri. Nulla ha pagato la borghesia che l'ha sostenuto al potere. I conti non si sono saldati.