me la spieghi per favore? il mio analizzatore sintattico non funziona :-(
Bè, senza refuso è chiaro no? D'Alema - a differenza dei suoi colleghi di sinistra - non è un buffone. Vittorio si riferisce alle dimissioni del governo D'Alema dopo la sconfitta elettorale. Il testo che riesco a catturare è questo:
Cinque anni orsono Massimo D'Alema era presidente del Consiglio e fu imprudente. Per dare una spinta alla propria coalizione raccogliticcia e condurla a una vittoria che pareva scontata, ma non nella misura, lanciò una sfida inutile quanto suicida: siccome - disse - le elezioni regionali stanno assumendo valenze politiche, nel caso improbabile di una sconfitta, giuro mi dimetterò. Mai provocare il destino. Inaspettatamente, il Polo berlusconiano, stritolando ogni previsione, fece il pieno di suffragi e si aggiudicò la partita. D'Alema rimase di stucco. Siccome però non è un buffone, e per uno di sinistra ciò è raro, non dimenticò il solenne impegno preso davanti ai cittadini, e tra la generale meraviglia abbandonò Palazzo Chigi. Nessuno si aspettava da lui simili coerenza e serietà, invece Spezzaferro resistette alle invocazioni dei compagni ("resta, resta!") e se ne andò spianando la strada ad Amato, ex socialista, ex "fidanzato" di Craxi, ex qui ed ex là.
sì, così è più chiaro :-)
Mah, discamo che in quel caso Minimo si è comportato seriamente. Ma d'altra parte ritengo che neppure il Cav possa sempre fare cose pessime.