Sinistra ascoltaci
Oggi scrive
Rotafixa:
«Ascoltaci. Domenica e lunedì è successo qualcosa. Abbiamo detto qualcosa.
Sinistra, ascolti?
Ascolta. Devi ascoltarci.
Noi non abbiamo votato l'Unione. Non abbiamo votato Piero, Claudio, neanche Nikita per quanto sia un grand'uomo e una sfidante quasi impossibile.
Noi abbiamo detto qualcosa di importante.
Abbiamo detto che l'Italia così come ci è stata disegnata a forza di spot non ci piace. Non siamo solo quelli soliti, quelli che vi votano con il naso turato come diceva Indro (un anarchico). Siamo tanti, siamo quelli che hanno detto "basta".
Basta con il mattatoio della democrazia, con la devastazione delle semplici regole di convivenza, basta con l'antica ma neanche tanto regola borbonica: "per gli amici tutto, per gli altri c'è la legge" e la sua nuova versione: per gli amici tutto, anche la legge.
Ci siamo irritati. Come mai ogni volta che c'è un uomo volitivo in Italia c'è una guerra?, ci domandiamo. Come mai non abbiamo rispetto per l'orrore che ci ha travolto per vent'anni qualche (qualche) tempo fa? Perché abbiamo orrore delle esagerazioni personali?
Perché non capite?
Questo è un messaggio.
Noi abbiamo emesso una condanna nei confronti della destra. Ora, dopo il risultato che non è merito vostro ma nostro, possiamo parlare alla sinistra: non vi abbiamo votato.
Noi abbiamo detto un enorme "NO".
No alle bugie, ai fatti Suoi, alla guerra, alle fesserie, alla censura, ai tg falsi come in Russia ai tempi di Stalin (ti sorprendi sinistra? E ti ricordi l'Ungheria, e la cacciata dei tuoi amici del "manifesto"? Noi ce lo ricordiamo, sinistra).
Noi ci ricordiamo di Massimo e di come cacciò Romano quando gli risanò i conti. Ma questo è il passato.
Ci ricordiamo anche di Mariotto, che ci fece votare un referendum sulle 5 preferenze e noi dicemmo "sì, abolisci" ed era un gigantesco vaffanculo (93%) al Pentapartito, e quell'imbecille ci trascinò nel maggioritario perché era la sua ossessione, non la nostra, e ci rovinò portandoci Silvio, uomo furbo e abile piazzista, che ora fa il porco comodo suo spacciandolo come Bene del Paese.
Ok.
E' andata così. Pace.
Domenica e lunedì abbiamo riespresso il nostro vaffanculo. Non siamo andati a piazzale Loreto ma ad occhio e croce abbiamo appeso Silvio per le orecchie.
Ora il messagio è questo: non crediate di aver stravinto per la vostra bravura. Avete stravinto perché noi siamo disperati, infuriati, preoccupati, spaventati, incazzatissimi CON LORO.
Quindi parliamone. Facciamo qualcosa insieme. Parliamoci. Ma attenzione: non abbiamo niente da chiedere: dobbiamo darvi le direttive. Siamo noi i vostri "papà": vi diremo cosa dovete fare.
Gente di sinistra, se vi sentite ancora così: ascoltateci.Per ora abbiamo fatto ciò che dovevamo: cacciare questi infami venditori di paccottiglie.
Ora ricostruiamo.
Astenersi presuntuosi, please.
Abbiamo un anno.
E' poco, e voi rischiate di gonfiarvi di boria.
Non fatelo. »