Milano, 6 apr. (Adnkronos) - Defini' il ''bossismo'' una sconcezza e scrisse che l'allora responsabile del dicastero per le Riforme Umberto Bossi non era ''un ministro degenerato, ma piuttosto un cafone promosso ministro''. Per queste espressioni comparse in un articolo del luglio del 2003 sul magazine del Corriere della Sera ''Sette'' il giornalista Francesco Merlo e' stato rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo stampa. Il gip di Milano Vincenzo Tutinelli ha ritenuto esagerate le espressioni usate dal giornalista nei confronti del leader del Carroccio. Merlo, nell'articolo, aveva anche sostenuto che il bossismo ''e' la cosa piu' sconcia della politica italiana. E legittimare Bossi e' stato, in Italia, il piu' grave delitto commesso contro la politica, contro la cultura, contro la grammatica, contro l'educazione''. ''Voglio dire che Bossi non e' un politico che usa la furbizia come la usavano, di volta in volta, Craxi e De Mita, Forlani, Cariglia e Altissimo. No, Bossi e' soltanto furbizia. E' un topo -scrisse il giornalista- che pensa che il nostro Paese sia il suo formaggio, e' un mercante di piazza che sta trasformando la politica italiana in un Suk marocchino''. Il processo iniziera' il 26 ottobre davanti ai giudici della VIII sezione penale del Tribunale di Milano. Rinviati a giudizio anche Maria Luisa Agnese, direttore del magazine, e Stefano Folli, all'epoca dei fatti direttore del Corriere della Sera.
Che tristezza... :-|
L'importante è che poi Bossi possa bruciare la bandiera italiana.
non so se sto interpretando correttamente i commenti di Dario e wendellbloyd, ma sono perfettamente d'accordo. Che disussione argomentata e interessante ha fatto Merlo! Direi che si è veramente distinto come fine intellettuale! Se uno non fosse stato d'accordo con lui, cosa avrebbe dovuto fare? Scrivere un articolo coprolalico sul suo conto? E a proposito di bandiere, chissà come finirebbe se facessimo l'esperimento di bruciare una manifestazione "no global" la bandiera americana o invece una bandiera italiana in una manifestazione leghista (durante le quali, peraltro, nessun vandalismo è mai stato fatto). Ma si sa che la legge è uguale per tutti...
Credo che queste cause siano un bel boomerang, non ci vuole nulla per far passare i querelanti da idioti. Ci sarà anche da vedere se lo storpio padano verrà in aula a spiegare le sue ragioni...
Come fai a fare passare per idiota uno che è stato insultato gratuitamente in un articolo dove non si dice nulla se non insulti non argomentati? Quanto allo storpio padano, chi è che usa un tono da bar qui? Se mi dici che sono una perdita di tempo perchè Merlo si è qualificato da solo, invece, sono d'accordo.
mic: se vuoi sentire l'altra campana basta che tu legga libero o la padania. vanno bene pure tempo o il giornale.
se non vuoi sentire nessuna campana hai una scelta davvero ampia.
ahinoi
Se Bossi se ne sta a casa a curarsi è un disabile che ha la mia solidarietà, se invece nonostante la sua inabilità pretende di governare la nazione in nome di quattro montanari razzisti è per me solo uno storpio.
Bossi è storpio nel cervello, ma da sempre, non per colpa dell'ictus
alessio, quei quattro montanari che ritieni razzisti sono forse esseri inferiori? Gli toglieresti il voto, tanto sono bestie? Chi è il razzista allora? Che bel mondo il tuo (vostro?) dove chi non la pensa come te deve solo stare zitto... Questo è forse l'unica, ma grande, aberrazione della sinistra: quella di credere, come se fosse una religione, non di rappresentare una parte, ma di rappresentare il Bene, il Giusto, ecc. Quindi chi non la pensa come voi non è un avversario, è un'espressione del Male, dell'interesse personale, di chissa che. Dal mio punto di vista è un atteggiamento un po' meschino... vi fa sicuramente sentire brave persone, ma dall'esterno è proprio buffo.
Mic, come a molte persone di destra ti è estraneo il concetto di democrazia. Ti converrebbe rifletterci un po', su questo e su altro. I quattro montanari di Bossi, in quanto minoranza, hanno ovviamente gli stessi diritti degli altri. Ma se ne fa scempio, per esempio sfruttandoli per ricattare qualcun altro (vedi Bossi, da sempre), di fatto si mettono fuori dalle regole che sono a tutela anche loro. Insomma, si danno martellate sui coglioni, ma accusano i "comunisti" per il male che sentono.
Chi vota "Lega Nord per l'indipendenza della Padania" nel 2005 è senz'altro uno psicolabile, non ho alcun dubbio su questo.
no, non credo si tratti di psicolabilità o follia. è solo paura, sentimento di inadeguatezza, voglia di un papà che protegga dal buio e dal lupo.
non provo però pietà per costoro, perchè ciò che li muove sono le stesse paure che portarono al nazismo e al fascismo. quindi li disprezzo e li combatto. non ho più l'alibi di non capire, è successo pochissimo tempo fa.
quindi togliamo la pistola dalla mano di questi bambini, che potrebbero far male.
"quindi li disprezzo e li combatto. non ho più l’alibi di non capire, è successo pochissimo tempo fa.": sottoscrivo (chiaramente sul piano politico). Il bello è che, a dispetto di tutta questa richiesta di attenzione e di accettazione, che poi è il reciproco del risentimento sociale che li motiva, neanche si accorgono che quelle di cui comunque godevano da parte nostra sono andate dissipate. Qualcuno deve rispondere di averci regalato 4 anni inutili perfino per un progetto di destra.
A proposito di leghisti poi (ricordiamoci che del nord rappresentano una minoranza) e delle roccaforti del polo, c'è da dire che ironicamente chi è più responsabile dello sfacelo attuale, attraverso il sostegno a questi cialtroni, è anche chi meno patisce le conseguenze dei loro disastri.
Mentre chi da sempre fa il proprio dovere civico di lasciarli a casa è invece tra coloro che più ne paga le conseguenze.
Il che credo spieghi più di una cosa.
ciao
Distinguiamo.
Una cosa è quello che scrive Merlo, un'altra sono certi toni qui usati contro gli avversari politici.
Merlo non scrive che "Bossi ha Ucciso Tizio" o che "ha rubato a Caio", scrive solo che fa una politica disgustosa, ingannevole, ecc. ecc.
Non sarà alta analisi politica, ma è una opinione (che condivido), molto simile a quella (che non condivido) di chi scrive che i diesse sono tutti cattivi e perfidi comunisti mascherati da democratici e che al potere commetteranno nefandezze inconcepibili (se Fassino dovesse denunciarli tutti, figuriamoci).
Certo che certe espressioni fanno saltare sulla sedia chi le subisce ma, per fortuna, siamo in democrazia. Il che significa anche accettare di sentirsi dire di tutto e di più ....
Ai tribunali, in linea di massima, si dovrebbe adire solo quando si viene calunniati, cioè non quando mi si gettano addosso aggettivi o allegorie che non ritengo veri ma piuttosto quando mi si accusa di fatti che non sono veri.
Che ci vuoi fare Mic, a sentire certe cose è logico che ad ognuno di noi "si attorcigliano le budella" (o il contrario a seconda delle passioni politiche).
Personalmente ho rigetto per le idee di Bossi, ma mi nausea anche il suo modo di parlare e di atteggiarsi, che effettivamente, con tutta la mia più buona volontà, non riesco a definire diversamente se non "rozzo" o "cafone" (e mi riferisco al comportamento di Bossi, sicuramente non si può dire altrettanto, che ne so, di un Maroni).
Detto questo però non condivido alcuni toni qui usati: capirei magari aggettivi poco carini e pesanti come "pericolosi", "immorali", "superficiali", "ignoranti" ecc.(sono pur sempre categorie che si addicono alle divisioni politiche) ma dire "storpi nel cervello", "psicolabili", ecc, a gente che la pensa diversamente, denota totale assenza di democraticità e di tolleranza.
Ho conosciuto e conosco delle brave persone della Lega Nord (come di altri partiti di destra), intendo sia semplici simpatizzanti che gente a più alti livelli. Alcuni un po' ingenuotti ed ignoranti, altri più istruiti ed intelligenti.
Magari non capisco come mai la pensino in un certo modo, cosa ci stiano a fare nella Lega o in AN, ecc. Ok. Però non ho problemi a dire che alcuni meritano stima.
Ma anche quelli di destra che mi stanno sulle palle e che non considero brave persone, non posso di certo considerarli inferiori o malati mentali.
Ha ragione Mic, allora il razzista (a mio modo), sarei io (troppo comodo catalogarli/vi tutti come "rozzi razzisti"!!).
D'altra parte Mic, oltre a fare un po' di confusione con problemi diversi (si può condannare sia la Lega che brucia la bandiera italiana, sia le azioni di quei gruppuscoli di teppisti cosidetti "disobbedienti" e sedicenti no global - credo che il 99% del movimento no global li considera un corpo estraneo -) tu sicuramente ti sbagli in una cosa, cioè questa idea di rappresentare il Bene contro il Male mi sembra ci sia tanto a sinistra, quanto a destra che al centro. Magari fosse un male solo della sinistra, purtroppo è un male comune.
E allora, invece di atteggiarti alla stessa maniera da destra, aumentando le reciproche accuse, cerca invece di farmi capire, se ci riesci, perchè Merlo avrebbe trasceso rispetto alla semplice espressione di un opinione e meriti la condanna di un tribunale. ok?
alberto, grazie. Ora che mi hai insegnato cosa è la democrazia, spiegami qualche altra cosa. Secondo te è ricatto usare i propri parlamentari e ministri per costringere un governo a realizzare quanto era scritto nel programma elettorale sulla base del quale la maggioranza era stata eletta? E qui non parliamo di beghe contingenti, che a distanza di anni possono ovviamente richiedere dei ripensamenti, stiamo parlando di riforme più che strutturali!!
Dov'è lo scempio delle regole quando un parlamento votaliberamente? Sul serio, spiegami nel dettaglio perchè davvero non capisco.
ciao
e nel programma elettorale c'era che si andava in guerra?
in quello della sinistra c'era la guerra alla Serbia?
ciao gerry. Beh, accusare un politico di "fare una politica ingannevole" per me equivale ad accusare un ingegnere "di costruire ponti che crollano", no? Comunque ho già detto che ritengo questi processi inutili (anzi dannosi per il buon funzionamento dei Buoni e della Giustizia). Meglio utilizzare quelle risorse (tempo, soldi, avvocati) per rivendicare spazi equi sui mezzi di comunicazione, dove mi sembra che spesso la posizione della lega sia "riportata" dal giornalista mentre gli esponenti degli altri partiti vengono intervistati direttamente: se sono così impresentabili, dategli più spazio e si elimineranno da soli, no? ;)
Il sentimento Bene/Male. Spero che sia come dici tu, ma ho l'impressione che in larghi settori degli elettori della sinistra la certezza di "essere dalla parte della Giustizia" piuttosto che "dalla parte che ritengo giusta" sia molto più radicata di quanto l'analogamente estremo "i comunisti mangiano i bambini" berlusconiano abbia fatto presa sull'elettorato "di destra". Per non fare ancora confusione tra problemi diversi... mi limito a osservare una sola differenza secondo me significativa: a un candidato importante della sinistra viene chiesto di essere (o di apparire...) al di sopra di ogni sospetto, a volte è uno che ha mostrato di eccellere in qualcosa (spesso, che nulla c'entra con la politica: arte, scienza, spettacolo), vantare possibilmente trascorsi o antenati partigiani, ecc. Se manca di queste virtù, si deve cercare comunque di farlo apparire virtuoso e soprattutto "buono" (Secondo me, da qui vengono alcuni dei ricorrenti problemi di D'Alema ad essere capo di coalizione: a lui proprio non va di recitare la parte del buono-bonaccione). Coerentemente la Sinistra, per aggredire un politico o un partito, in genere non discute nel merito delle posizioni politiche, ma spara accuse generiche o patetiche: la gente a fine mese non ha i soldi per comperare il latte! (ma hanno mai fatto la spesa questi?) Sfascia la nazione! Affama i lavoratori! Svende il patrimonio nazionale! (ma chi aveva messo in vendita perfino isole intere dei laghi lombardi?). Oppure appioppa etichette spregiative, che spesso con la politica non c'entrano nulla (è un montanaro, un ingegnere, un dentista, ...), ammicca a inconfessabili interessi personali, va perfino ad inventare padri picchiatori, vedi Storace. Insomma deve essere trasformato in una persona odiosa. Anche parlare da rozzo e cafone rende automaticamente sbagliate le idee esposte.
Allora in base alla sua estrazione l'elettore di sinistra preferirà "quello venuto dal popolo", oppure l'ottima e simpatica astronoma, o il presentatore paladino dei consumatori, o l'intellettuale venuto dalla Normale di Pisa, o il belloccio con i consulenti all'immagine di Clinton, ecc. ecc. Peccato che alcuni di questi magari non abbiano la minima esperienza diretta della politica e rischino di essere strumentalizzati e usati come "prestafaccia". Spesso, naturalmente, verrà scelta anche gente di provata esperienza di governo, ma! ecco, se per caso si dice: "occhio che è un maneggione", allora salta fuori chi si agita a mistificare eventi documentati (vedi la contemporanea discussione con .mau nel thread "lo psicolabile").
A destra in genere il tipico attacco sul piano personale (comunque meno frequente soprattutto contro i singoli individui) è rivolto alle azioni politiche. Stando al piano più popolare, molti elettori di destra hanno votato Berlusconi secondo l'ingenua tesi che "se uno è bravo a dirigere un'azienda deve essere bravo anche a dirigere uno Stato", quindi fondamentalmente premiando con il voto chi ha mostrato abilità e scaltrezza (e fregandosene che questo significava i traffici con la politica, la massoneria, la mafia e chi più ne ha più ne metta, dei quali TUTTI hanno sentito parlare). Poi ci sono gli elettori dei vari partitelli centristi (ma che programma hanno mai votato? Forse che nel mezzo non si sbaglia mai? BOH???), di AN che ha un segretario fighetto e poi a volte dice certe cose ma non puzza come la Lega (per forza, si sono appena cambiati la camicia n...), dei CL che tanto sotto sotto finchè i soldi girano va tutto bene, ecc. Ma insomma, ognuno al suo livello ne fa (o almeno ci prova) una questione di presunta capacità politica.
Trasversali a tutti c'è chi vota Lega, che una volta D'Alema definiva "una costola della Sinistra", dove (secondo me, ovvio) ci sono quelli che hanno capito come gira il mondo, e quelli "che ci piace il dialetto", e quelli "che non gli piace nessun altro", quelli che si chiedono perchè una persona di etnia Rom può fregarsene dei codici più degli altri abitanti di questo Paese, quelli che "con la secessione forse avremo finalmente i soldi per la ricerca ;) ;)", quelli che "perchè alla Lombardia, regione con più superficie boschiva, bastano meno di 500 operai forestali (pagati dalla regione), mentre alla Calabria ne servono 12000 e a carico dello Stato?", quelli che: tutte le ragioni che hai detto, ecc. ecc.
Questo significa che in generale l'elettorato dell'attuale """"coalizione"""" di destra è migliore della sua controparte? Forse no. Ma nemmeno il contrario. Entrambi sono politicamente immaturi: gli uni perchè non scelgono sul merito ma sul "corollario estetico", chiudendo gli occhi ai "peccatucci" che sarebbero sotto gli occhi di tutti, gli altri perchè.. perchè.. beh perchè altrimenti avrebbero trovato un leader migliore!
Dici che Bossi si comporta da rozzo e cafone? Sono d'accordo, e allora? Mica lo invito a cena o per il fine settimana quando voto per mandarlo in Parlamento! A me interessa che un politico sappia fare politica, non che sappia riparare un televisore, saltare con l'asta, sia belloccio o sia un maestro di cerimonie. Naturalmente se poi sa anche fare queste cose, meglio, ma non sono l'essenziale. Per fare un altro esempio, l'abituale sfottò sulla Bindi mi fa un po' pena... ma chissenefrega se è bella o brutta ossetrombaonnò, come direbbe un mio amico... mica è la fidanzata! Piuttosto: sapeva fare la ministra o no?
Dai, scusate la prolissità, ma sono in svantaggio numerico!! Prometto che se mi fate notare dove ho scritto cazzate risponderò più sinteticamente :) Bello 'sto sito, però!
ciao!
PS. per chi dice che i leghisti sono solo gente che ha paura, rispondo che è vero. Abbiamo paura di chi usa "argomenti" di questo tipo come slogan: "hanno solo paura!" "Il nazismo il fascismo il razzismo la P2 la Patria la Costituzione UUuuhhh!!!" invece che discutere nel merito dei problemi. E non abbiamo nessuna pistola del "tipo" che ci si possa togliere... ricordi? I vostri "amici" della Digos di Papalia hanno perfino fatto le perquisizioni mandandoci in ospedale un parlamentare senza trovare niente... Chi aveva allora ed ha oggi così paura da disporre e condividere queste operazioni? Va là, va là...
Il leghista, la lega, il razzismo, le radici cristiane ecc ecc. nascono essenzialmente dalla paura del "diverso" (la famosa frase "aiutiamoli a casa loro" su questo è sintomatica). Aggiungo - senza voler essere offensivo, ma realista sì - che la paura trova terreno fertile nell'ignoranza, merce che notoriamente abbonda dove abbondano i leghisti. Ecco dunque persone intente a preservare il loro "qui-subito-mio", mentre il mondo va in direzione opposta: "dovunque-prima o poi-nostro". Ecco spiegato il limite del leghismo: l'antistoricità di argomenti e programmi con cui i vari Prosperini eccitano le loro platee.
Vengo al "ricatto": in realtà mi pare che tu non abbia ancora imparato granché :-) di democrazia, che è ben altro dall'immagine che ne hanno i personaggi al governo e i loro fan. E' una condizione di convivenza armonica, di mediazione tra esigenze apparentemente inconciliabili, non di conflitto. Non è cosa per cui uno vince e per cinque anni fa il cazzo che gli pare, al contrario governa ricordando sempre le esigenze dei perdenti e tutelandole. Questo è particolarmente vero nel caso di una riforma costituzionale come questa, che di fatto stravolgerebbe il Paese.
E' chiaro che Bossi e Calderoli vogliono la scissione della Padania, un sogno che tengono in saccoccia da quando Berlusconi chiese i loro voti per vincere al nord. Ma è altrettanto chiaro che avviare uno stravolgimento della Costituzione sennò Calderoli si dimette (e fa cadere il governo) non è politica, è ricatto. Papale-papale.
Bè Alberto, comunque io non difenderei troppo il Berluska che subisce il "ricatto". Se per averne i voti ha promesso certe cose ai leghisti (sapendo bene di non poter mantenere le sue promesse, tanto per cambiare)adesso più che di ricatto leghista si potrebbe parlare di richiesta di attuazione di un punto del programma. Per dire se è ricatto o meno bisognerebbe aver chiaro nei dettagli qual'era il loro programma.
Forse era molto vago, come sospetto, e quindi adesso ognuno tira dalla sua parte ....
Io ho l'impressione che in Italia, sia a destra che a sinistra, ci si concentri troppo spesso su formule, alleanze, scelte di leader, spartizioni di poltrone (soprattutto), senza invece fare serie verifiche del programma (perchè su quello, ovvio, nascono poi i casini).
Allora o le nostre forze politiche imparano a darsi un programma comune (ovviamente e consapevolmente coscienti che ogni singola componente dell'alleanza rinuncia ad un bel po' del suo)e a rispettarlo con lealtà o, forse, tutto sommato, si può anche tornare al proporzionale e ai tristi pentapartiti.... cos'è cambiato?
Bé, non difendo Silvio, difendo l'Itlaia, il ricatto è a noi che lo fanno 'sti quattro stronzi...
sono d'accordo con alberto quando dice che le riforme importanti dovrebbero essere largamente discusse e condivise, ma deve esistere una possibilità concreta in questo senso, altrimenti è soltanto un'utopia.
Che questa possibilità concreta in Italia non esista mi sembra indicato dal fatto che la sinistra stessa ha dovuto o voluto agire "di forza" nella passare in Parlamento la precedente riforma costituzionale.
Perchè? Riforme importanti, soprattutto se destinate a "stravolgere il paese", toccano necessariamente molti interessi radicati a tutti i livelli della società.
Io penso che proprio uno stravolgimento sia necessario per rendere un po' più equa ed efficiente la repubblica. Non parlo solo del clientelismo spicciolo fatto a colpi di assunzioni e favoritismi nel settore pubblico: mi riferisco anche e soprattutto agli aiuti sotto mille forme alle solite grandi aziende moribonde, da Fiat ad Alitalia (i cui superprivilegiati dipendenti, e i loro sindacati, sembrano preferire il fallimento dell'azienda piuttosto che la rinuncia a qualche privilegio). Fino al punto che a quanto pare i grandi gruppi pagano spesso meno tasse delle piccole/medie imprese.
Sia la destra che la sinistra hanno spesso (sempre?) attuato queste politiche, purtroppo. Forse allora forzarli, scassinarli, ricattarli potrebbe essere un bene per tutti...
Proporzionale o no? Boh, forse. Non me ne intendo abbastanza.
ciao!
PS. Ci tengo a sottolineare che il Prosperini non è fortunatamente più in Lega da molti molti anni!
"Che questa possibilità concreta in Italia non esista mi sembra indicato dal fatto che la sinistra stessa ha dovuto o voluto agire "di forza" nella passare in Parlamento la precedente riforma costituzionale."
Palle. Il centrosinistra non ha mai inboccato per modifiche di questa portata scorciatoie formali o sostanziali del dibattito politico connesso.
Addirittura diede vita come ricorderai a una contestatissima e fallimentare commissione bicamerale per affrontare questi temi.
Questo per non parlare dei moltissimi altri episodi su cui l'atteggiamento dell'attuale opposizione è stato conciliante se non proprio di appeasement (conflitto di interessi?).
Altro che riforme costituzionali approssimative elaborate in quattro giorni nella baita a polenta e salsicce. E per le quali il csx ha dovuto esigere perlomeno un referendum.
Come vedi la realtà delle cose è esattamente opposta a quella che tu percepisci e che penso ti motivi nelle scelte. E questo è esattamente il problema in questo momento nel confrontarsi con i sostenitori della maggioranza.
ciao
Certo ognuno vede le cose a modo suo, è normale... Non è normale pensare: "io percepisco la realtà nel modo giusto, quindi se tu la vedi diversamente ti stai sbagliando"... Altrimenti si torna al discorso del sentirsi a priori dalla parte del giusto, e gli altri sono ciechi o fessi o interessati...
Dici che c'era il dibattito politico (o il cazzeggio...) ma se alla fine di tutto questo dibattito la commissione bicamerale è fallita... vorrà dire qualcosa, no? E quindi, presone atto, alla fine la riforma si è fatta. A me sembrava addirittura che qualcuno (non ricordo chi) avesse perfino fatto autocritica su quella storia... Boh!
Il csx ha dovuto "esigere perlomeno un referendum"??? L'art. 138 della Costituzione rende praticamente automatico il referendum su ogni riforma costituzionale passata in seconda lettura con meno dei 2/3 del Parlamento... Del resto il referendum vi fu anche sulla riforma del csx.
Riflessione personale: mi chiedo quanti dei detrattori scandalizzati abbiano letto e possano indicare con precisione di riferimenti un po' dei passaggi dell'attuale riforma fatta nella baita che li trovano in disaccordo, e spiegare quali sono i danni che sicuramente produrrà all'Italia? (Non i generici "distruggono il Paese" che vanno tanto di moda... quelli sono slogan degni del "mangiano i bambini").
Sempre vedendo le cose a modo mio, a me sembra così poco dietrologico sospettare che l'atteggiamento conciliante sul conflitto di interessi servisse solo per non privarsi in seguito di un argomento (fondato, per carità) di polemica politica.
Viva polenta e salsicce!
ciao