Coraggioso abbinato a Galli della Loggia stride non poco: questi si sono ingoiati di tutto da questa maggioranza senza fiatare e ci voleva una sconfitta campale per farli uscire dal cerchiobottismo corretto a destra.
Comunque, Mic, se sei in ascolto ti consiglio questo fondo che ben illustra una delle cose che cercavo di dire nell'altro post sulla lega.
ciao
il maggioritario impone la logica del bipolarismo che a sua volta costringe a certe strategie politico-elettorali sicuramente indigeste ai puristi, ma necessarie per ottenere risultati: "più siamo più forti siamo", questo è il dictat. sinceramente non ci trovo niente di strano; trovo piuttosto strano che rutelli abbia detto qualcosa di sensato...questo sì.
l'articolo di galli della loggia in prima pagina sul corriere fotografa perfettamente una delle tante ragioni dell' enorme difficoltà del centrodestra ad ottenere consenso.
le forze di opposizione danno l'impressione di essere più ricettivi per quanto riguarda la capacità di includere di cui parla galli della loggia; attenzione però: l'elettorato è una bestia strana e le reazioni che potrebbe avere una parte di esso di fronte a questo minestrone preparato con accostamenti audaci non sono scientificamente prevedibili; soprattutto se dovesse concretizzarsi l'improbabile ipotesi follini.
sebbene la logica del "più siamo più forti siamo" mantenga la primazia, gli equilibri dell'elettorato italiano, esasperato, sfiduciato e di questi tempi, a mio avviso, parecchio suscettibile sono delicatissimi; guai a scuoterli eccessivamente con l'inclusione di personaggi troppo indigesti alle frange estreme, altrimenti si rischia di perdere partner importanti.
E se iniziassimo a mettere in discussione la premessa, ossia che dobbiamo per forza morire col maggioritario?
Gli effetti del maggioritario li abbiamo potuti sentire sulla nostra schiena grazie alle politiche del 2001: uno schieramento con qualche percento di voti in più si è preso due terzi delle poltrone. In teoria una maggiore stabilità di governo dovrebbe servire per permettere di attuare opere a lungo termine per l'ambiente, il lavoro e le infrastrutture; invece, quali opere a lungo termine è stato in grado di avviare il governo più lungo della storia repubblicana?
(so che questa accozzaglia di ladri, bacchettoni e xenofobi non è molto indicativa per fare dei confronti, ma un minimo rappresentativa lo sarà pure lei, o no?).
"più siamo più forti siamo"?
Si, se l'obiettivo e' vincere le elezioni; no, se la pensiamo in modo (troppo) diverso e dobbiamo governare.
E' chiaro che nella definizione di quel "troppo" si gioca tutta la partita, ma a me sembra che Rifondazione e Margherita abbiano gia' abbastanza difficolta' a convivere - e stanno all'opposizione - da farmi desiderare di aggiungere altri ingredienti indigesti al minestrone.
Per Larry.
Solo per amor del vero: nel 2001 il distacco tra le due coalizioni non era di qualche per cento in più, era di quasi dieci punti percentuali (CdL = 49,5 % ; Ulivo+PRC = 40%). Era semmai nel '96 che la somma dei voti proporzionali di Polo, Lega e MS-Fiamma era superiore al totale dei voti dell'ulivo, che però andò al governo grazie al fatto che quelle tre forze non erano alleate nei collegi, che quindi secondo le regole del maggioritario andarono in gran parte all'ulivo.
Il problema secondo me è invece un altro: gli ultimi tre governi usciti dalle urne (Berlusconi'94,Prodi,Berlusconi 2001) sono stati prigionieri, ricattati, e nei primi due casi anche fatti saltare, da forze minoritarie come Lega, PRC, UDC che avevano un peso del 5% o anche meno. E' su questo che si dovrebbe intervenire nel cambiare la legge elettorale...
Claudio mi pare che ti sbagli. Nel '96 in effetti l'Ulivo vinse pur non avendo la maggioranza in termini assoluti. Nel 2001 la situazione si è ribaltata ed è il Polo che si è affermato al maggioritario pur avendo leggermente meno voti. Così ricordavo.
ciao
Ho letto l'articolo. Secondo me Galli Della Loggia è davvero indecente. Quanto a Rutelli, vabbè, ormai si sa...
Per Antonio:
sono andato a ricontrollare i dati, ed è come dicevo io:
Politiche 2001
Senato: cdl 42,5% (177 seggi); ulivo 38,7% (125 seggi); PRC 5% (3 seggi)
Camera maggioritario : cdl 282 seggi, ulivo+PRC 184 seggi.
Camera proporzionale:
cdl 49,5 %, centrosinistra (ulivo 35% + PRC 5%) 40%
In quelle elezioni la cdl era fortissima e l'ulivo ridotto ai minimi storici, ma la mancata alleanza o desistenza con rifondazione specie al senato ne aveva dissolto ogni possibilità residua di vittoria. Al senato, se ulivo e PRC fossero stati alleati, la cdl avrebbe seriamente rischiato di non farcela, nonostante il grande divario nel proporzionale. Questo la dice lunga sulle stranezze di questa legge elettorale, con la quale nessun risultato è scontato.
Claudio hai ragione, sul proporzionale il csx era indietro rispetto al Polo. Ma se ritieni corretto sommare i voti di Rifondazione dovresti fare lo stesso con quelli di Di Pietro, che contano per un altro 4%. A quel punto il vantaggio del Polo si riduce della metà rispetto a quello che indichi.
Ti faccio anche notare che al maggioritario della camera - al senato era di gran lunga avanti Ulivo+desistenti ma questo è scontato - i voti assoluti vedevano il csx distanziato di poco dal polo mentre ancora sommando quelli di Di Pietro di poco avanti.
Certo in un'analisi puntigliosa bisognerebbe anche capire come interpretare il 5% rimanente che si sono divisi D'Antoni e i radicali.
In ogni caso lo scostamento tra proporzionale e maggioritario della camera potrebbe significare l'aver dato sostegno alla coalizione ma un segnale di sfiducia netto ai partiti.
Quindi come dici anche tu la sconfitta è stata sul progetto politico e sull'incapacità di presentarsi insieme, mentre sui numeri è meno cocente di quello che sembra.
imho
ciao
p.s.
i dati li ho trovati quì