Folena passa con Rifondazione. Mussi: un dolore
Non ce l' ha fatta a diventare sindaco del Comune di Mattinata, nel Salento.
Anche se bastavano 2495 voti
ADDIO ALLA QUERCIA
di Monica Guerzoni
Da numero due del Correntone a «reclutatore» di diessini per conto di Bertinotti. Il salto di Pietro Folena era nell' aria, eppure la notizia del passaggio al Prc ha sorpreso persino il leader della minoranza Ds. Non che Fabio Mussi fosse all' oscuro dei contatti, anzi c' era anche lui in quel bar a due passi dal Senato dove Bertinotti ha incontrato più volte l' ala sinistra della Quercia, ma un addio così non se l' aspettava. «Non così repentino, almeno. Non è il momento, non c' è ancora un percorso...», risponde al telefono il vicepresidente della Camera. «Per me è una cosa dolorosa, una scelta sua, che io rispetto ma che non mi sento di condividere». Non ci sarà mica una scissione in corso, onorevole Mussi? «Ma quale scissione, è una scelta personale». Il cellulare di Folena suona a lungo, poi una voce femminile spiega che l' onorevole è in Francia e che non ha niente da dichiarare, cosa inusuale per uno che Cossiga amava chiamare Pietro «Falena», per via della generosa esposizione ai riflettori. A volte però la visibilità non basta e così il deputato di Manfredonia, nato a Padova nel '57, non ce l' ha fatta a strappare al centrodestra la fascia tricolore di Mattinata. E dire che la piazza principale del piccolo comune garganico ha visto in pochi giorni Veltroni, Boselli, Franceschini, Vendola e persino Fassino, che ancora non ha capito perché Folena si sia messo in testa di sfidare quel «bravo sindaco» della CdL. Folena l' ha presa male, ha accusato i Ds di tradimento e «ostilità organizzata» e ha rotto con il collegio di Manfredonia, forse il più sicuro della Puglia. Una «botta di panico», come dicono gli ex colleghi di partito? Una «folenata»? Non proprio. Folena è politico navigato, è stato segretario della Fgci, ha coordinato la segreteria della Quercia e nel 2001, quando Veltroni abbandonò per fare il sindaco, si fece carico da solo della batosta elettorale. In via del Policlinico arriva da indipendente, per far da calamita e poi da guida a quei Ds che guardano con più interesse a Porto Alegre che alla Fabbrica di Prodi. Col Prc al 5 per cento la nuova «soggettività politica autonoma» potrebbe tardare a formarsi. Ma Bertinotti è fiducioso: «Folena? Fenomeno interessante, anche per il modo in cui è avvenuto». Chiuso e passionale, gli amici lo dipingono immune dal cinismo e mai ruffiano, i nemici elencano la fase dalemiana e quella antidalemiana, il giustizialismo e gli attacchi alle toghe, il veltronismo e poi il cofferatismo, l' appoggio alla guerra del Kosovo e il pacifismo senza se e senza ma. «Folena e Mussi non se ne andranno, fuori dai Ds chi li vota?» preconizzava D' Alema alla vigilia del congresso. Sbagliava, almeno per metà. Lunedì, Folena ha visto Bertinotti, martedì Fassino. Non per chiedergli un posto nella giunta Vendola, ma per dirgli che, dopo Vattimo, De Zulueta, Falomi e Tranfaglia, la Quercia perde un' altra foglia. Il segretario, dicono, ha provato a capire, ma non risulta che abbia provato a fermarlo. Monica Guerzoni
IL PERSONAGGIO
Da Natta al Prc
Pietro Folena nasce a Padova il 14 agosto 1957. Qui comincia la sua attività politica come segretario della Fgci. Nel 1985 prende la guida della Fgci nazionale, cooptato da Natta, segretario del Pci, che puntava a rinnovare la classe dirigente dopo la morte di Berlinguer. Nel 1987 diventa deputato. Con l' arrivo di Occhetto alla segreteria prende la guida del Pci in Sicilia. Poi è dalemiano nella Bicamerale, veltroniano nel dopo Prodi. Dopo il Congresso di Pesaro, che elegge Fassino segretario, Folena diventa esponente di spicco del Correntone. Alle ultime elezioni si è candidato, senza successo, per diventare sindaco di Mattinata, piccolo comune salentino.
Alberto, non lo fa "con eleganza". Persino all'interno della correntone, tutti dicono che Folena è semplicemente un pirla. Spero che se ne siano andati anche i suoi portaborse.
non dica coglionate Biraghi!
folena e' un pezzo di merda raro, era pezzo di merda gia' quando fu mandato a comandare il PCI siciliano, se ha cambiato partito avra' i suoi sordidi motivi.
Domanda: perchè il cosiddetto Correntone, che ormai fa soggetto politico a sè, non abbandona i DS, coi quali ha ormai sempre meno da spartire, e non si fonde con verdi e comunisti italiani per formare un soggetto di sinistra su posizioni meno radicali di Rifondazione? In questo modo il resto dei ds potrebbe generare insieme alla margherita un soggetto riformista.
Si avrebbe così un centro sinistra con tre soli partiti, ma tutti di un certo peso, invece che i molti partitini di adesso. Se si vuole mantenere il maggioritario, è indispensabile ridurre il numero dei partiti, altrimenti meglio il proporzionale.
Riguardo a Folena, ricordo quando Cossiga ai tempi del governo d'Alema lo definiva "il fotomodello". Uno così non può che uscire di scena in maniera...elegante! :-)
Comunque mi pare che riguardo a questa faccenda l'apprezzamento di Biraghi fosse più per le motivazioni che lo hanno indotto a questo abbandono che non per la figura di Folena in sè.
A favore di Folena va detto però che abbandona non una nave che affonda, ma un partito in forte ripresa con buona possibilità di ritorno al governo in tempi brevi
"Elegante" perché non ha fatto piazzate in fase elettorale. Tutto qua. Condivido le motivazioni, anche se penso che oggi i DS abbiano quanlche possibilità in più di sopravvivere in posizione dignitosa. Vedremo. Quanto al giudizio umano-politico-intellettuale su Folena, non so che dire, salvo che essere stato buon amico di Tom Benetollo dà un coefficiente positivo.
Folena non ha fatto piazzate in campagna elettorale perché (immagino) sperava: 1) che i DS perdessero, 2) che lo richiamassero come si fa con Pannella. Ha semplicemente capito che non lo avrebbero mai fatto segretario.
Finalmente! Attendiamo fiduciosi la dipartita di Mussi, Salvi & c. P.S.: Vi ricordo, che prima di andarsene ha fatto in tempo a perdere le elezioni come candidato a sindaco di Mattinata, comune pugliese di neanche 7000 abitanti.
http://www.democraticidisinistra.it/partito/Biografie/folena.htm ...404!
folena che va a sinistra? per chi lo ricorda negli anni settanta questa si' che e' una notizia!
AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH!
iL grande Toni_i ha centrato il nocciolo della questione, scommetto che folena va in r.c. per aiutare bertinotti a spostarla definitivamente ancora piu' a destra di quanto gia' non sia.
(e 'sti cazzi, tanto noi rimaniamo anarco-stalinisti)
Comunque col c. che Mattinata è un comune salentino..... il Salento è sotto Lecce, Mattinata è nel Gargano, vicino al quel paesino col bellissimo nome di Pugnochiuso !!!
Caro Biraghi, parlare di eleganza mi sembra eccessivo. E soprattutto è eccessivo dare voce all'affermazione di Folena che ha avuto il coraggio di dire che ha aspettato ad andarsene per non danneggiare i DS. Solo un cretino può attribuire ad un solo uomo un tale ruolo e solo un pazzo può attribuirlo a se stesso. Ne ho scritto su http://champion.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=467350
Forse ha fatto bene a passare a rifondazione. I DS guidati da Fassino e D'Alemo non hanno più nulla del vecchio PCI, valori veri della sinistra. I DS sono diventati i nuovi democratici cristiani. Personalmente ho fatto anch'io quello che ha fatto Pietro Folena, cioè passare dai DS A Rifondazione. Io mi ritengo ancora COMUNISTA e credo in quei valori. Saluti Giovanni D'ERRICO