«Ci hanno schiacciati come bestie in 200 in appena metà vagone e picchiati con i manganelli, usando a distanza ravvicinata perfino le bombolette spray di gas urticante». È il racconto di Alberto Benedetti, capogruppo di Rifondazione comunista nel comune di Collesalvetti (Livorno) nonché tifoso degli amaranto in trasferta a Roma per la gara con la Lazio. Il treno che riportava gli ultras in Toscana è stato fermato alla stazione romana di San Pietro e, subito dopo, sono scoppiati violenti incidenti. «Abbiamo tirato il freno d’emergenza per attendere i ragazzi che erano stati fermati prima della partita, per non lasciarli da soli a Roma - spiega Benedetti - poi è scoppiato il finimondo e gli scontri con la polizia, anche a causa dell'ingenuità di qualcuno di noi che è caduto nella trappola delle provocazioni degli agenti». «La polizia ha tenuto un atteggiamento indisponente fin dall'inizio - dice - e ci sono stati tifosi letteralmente spogliati durante le perquisizioni. Hanno tolto sciarpe e bandiere, perfino le scarpe. Quei quattro fermati si erano rifiutati di togliere le felpe per non assistere alla gara seminudi e sono stati fermati».
Infine, Benedetti parla anche delle ore trascorse nella sede della polizia scientifica. «Ci hanno ammassati in un salone in attesa delle identificazioni e siamo stati derisi e apostrofati. Ho visto personalmente un poliziotto prendere a calci un paio di ragazzi che si erano addormentati perché non avevano risposto all'appello. Per ore non ci hanno fatto usare il bagno e a qualcuno è stato tolto persino il telefonino. Alla stazione di San Pietro ho sentito il racconto di molti tifosi che avrebbero visto agenti di polizia estrarre persino la pistola e puntarla contro il volto dei livornesi». Per Marco Susini, deputato livornese Ds, questi sono «racconti ancora tutti da verificare. Ma sento odore di G8, in quello che è successo... ». Questo il bilancio della trasferta: per sei dei trecento ultras livornesi è scattato l’arresto e, a carico di altri 250, c’è la denuncia con conseguente diffida dall’assistere a spettacoli sportivi. Le pratiche d’identificazione sono andate per le lunghe: per affrettare i tempi del rientro a Livorno, il centravanti degli amaranto Cristiano Lucarelli - assieme allo stesso Susini - ha reperito i tre pullman e ha coperto di tasca sua le spese necessarie per riportare a casa i tifosi che ieri nel tardo pomeriggio si trovavano ancora a Roma.
Sul sequestro dello striscione «Moby Prince, 140 morti senza giustizia: e i colpevoli?» che i sostenitori del Livorno avrebbero voluto esporre all'Olimpico nel 14° anniversario della tragedia, ieri è intervenuto Loris Rispoli, presidente del Comitato Moby Prince 140. «Da una parte - ha scritto il rappresentante dei familiari delle vittime a Berlusconi - è stato impedito ai tifosi livornesi di compiere un alto gesto di solidarietà e dall’altra si è concesso ai tifosi laziali di far entrare ed esporre simboli che la legge italiana proibisce». In un’altra lettera inviata da Rispoli al Capo dello Stato è scritto: «Zelanti funzionari hanno sequestrato lo striscione e a nulla sono valse le proteste dei tifosi. Così, mentre il prefetto e il questore di Livorno, e le forze dell’ordine tutte, erano al mio fianco a rendere omaggio alle vittime, le forze dell’ordine romane impedivano che lo stesso potessero fare i tifosi livornesi».
con questa manovra, chiaramente orchestrata dall'alto, si tenta di dare un ulteriore giro di vite repressivo, i laziali non sono che massa di manovra della peggior spece, i livornesi si sono comportati da livornesi e sono stati presi nell'ingranaggio della provocazione poliziesca.
tra l'altro i daspo (diffide) comminati ai livornesi distruggono la curva e rendono la tifoseria del livorno la piu' colpita da provvedimenti repressivi d'italia.
sull'argomento ti riporto le interessanti riflessioni (di parte) che ho letto qui:
http://afasie.splinder.com/
faccio notare che il presidente della lazio, dopo inneggiamenti vari a "duce duce", è passato sotto la suddetta curva a salutare i suoi bravi tifosi.
Le bandiere esposte non esponevano la celitca, bensì la svastica: inneggiavano non al fascismo, ma al nazismo. i telegiornali hanno avuto il buongusto di accomunarle, ovviamente, a quelle rosse della curva di parte livornese. rea di essere comunista. a me non frega niente del fatto che questi ragazzotti abbiano problemi personali e frustrazioni da sfogare, quelle bandiere non esiste proprio che in uno stadio abbiano posto.
Però sarete d'accordo sul fatto che è più grave bloccare un treno e scatenare taferugli con le forze dell'ordine, rischiando di coinvolgere anche padri di famiglia che esporre 4 bandiere, di qualsiasi colore siano. tant'è che i reati di opinione secondo il CP vigente sono puntiti meno gravemente di quelli contro il patrimonio o contro la persona. Non parliamo di manovre orchestrate dall'alto per favore, parliamo piuttosto di responsabilità penali oggettive e personali.
la verità, si sa, è che la polizia gode tremendamente di più a picchiare certe persone piuttosto che altre...
finalmente sono d'accordo con willy: e' indecente che la polizia scateni tafferugli contro i padri di famiglia che stanno sui binari per evitare una guerra. mentre i padri dei mercenari (templari, neofasci etc), quando bloccano i treni, ricevono le congratulazioni del presidente della repubblica!
Non ho capito cosa intendi dire Tonii con "i padri dei mercenari...templari ecc. ecc". Però una cosa sono gli striscioni, le scritte, le bandiere all'interno degli stadi, altra cosa è fare un casino in giro, nelle stazioni, sui treni, negli autobus, nelle strade ecc. ecc....o no?
Ritengo le premesse di questo thread errate.
Stiamo assistendo negli ultimi giorni ad una preoccupante escalation di violenza negli stadi.
Gli uomini delle forze dell'ordine ne sono spesso vittime più che autori. 85 tra poliziotti e carabinieri feriti solo nell'ultima giornata di campionato.
Da anni seguo con una particolare attenzione il fenomeno della violenza negli stadi.
Dire ad esempio che la polizia è benevola verso gli ultras laziali in quanto neofascisti, è ridicolo. Chi conosce il fenomeno sa perfettamente che invece da anni gli ultras della Lazio non ricercano tanto lo scontro con altre tifoserie, quanto l'attacco compatto e premeditato alle forze dell'ordine.
Anche difendere i livornesi e farli passare da vittime è paradossale. Quella del Livorno è una delle tifoserie più violente d'Italia. Conta circa 400 diffidati su un totale di 15000 spettatori, (per fare un esempio Roma e Milan hanno circa 200 diffidati du 80000 spettatori).
Il gruppo Brigate Autonome Livornesi si è macchiato di nefandezze varie, sia a livello teppistico, sia a livello simbolico. Hanno fischiato il minuto di raccoglimento per Nassiriya, festeggiato il 50° anniversario della morte di Stalin, minacciato un loro concittadino medaglia d'oro alle olimpiadi solo perchè di simpatie poliste, incendiato la sede di AN per festeggiare la promozione in A. Intellettuali di sinistra della città hanno confessato di non voler parlare dell'argomento, per paura di ritorsioni personali.
La scorsa domenica i laziali hanno esposto vergognose bandiere con le svastiche e striscioni tipo "Roma è fascista". I livornesi hanno esposto altrettanto vergognosi striscioni "brigata Stalin" (Berja, eri tu?). Sul piano politico per me pari sono, anche se la legge italiana sulla carta dovrebbe punire più severamente i primi.
Tuttavia poi i livornesi hanno bloccato un treno e devastato la stazione di Roma S.Pietro, causando numerosi feriti tra i poliziotti. Questo lo ritengo un pò più grave che esporre striscioni, per quanto vergognosi.
Insomma in quella partita ha dato prova di sè il peggio del tifo italiano, quello che oltre che violento contiene nelle sue fila delle componenti politicizzate estreme, di una e dell'altra sponda, ma accomunate dallo stesso modo teppistico e becero di vivere lo sport e la società, figlie del medesimo degrado, che a seconda di dove si sviluppa porta a conformarsi a dei simboli piuttosto che ad altri.
Fare dei distinguo o peggio giustificare e considerare vittime gli uni, solo perchè il colore delle bandiere che espongono ci è più simpatico, è assai pericoloso e stupido.
Anche dopo quanto accaduto ieri sera ci vuole fermezza, affidando la gestione degli stadi alle società in modo da spezzare ogni complicità, sul modello inglese.
claudio mi fai un pochino pena....
Tu che inneggi a Stalin molta di più...
Invece quella di Claudio mi sembra finalmente un'analisi lucida, disincantata e selettiva. C'è da dire che non è vero che i tifosi vengano trattati diversamente dalle forse dell'ordine a seconda dello schieramento politico al quale dichiarano di appartenere. Però la gravità dei disordini fuori dallo stadio è maggiore di quella che riguarda gli scontri che avvengono all'interno dello stadio. Poi in realtà i simboli come le celtiche e le svastiche sono il più delle volte issati ed esposti da gente che nulla sa di politica, semplicemente gli sembra che faccia cattivo mostrare una celtica, insomma qualcosa che fa personaggio, sono alla ricerca di un'identità che la vita, nella sua crudeltà, gli ha negato. E comunque a me fa pena Berja che appena uno lo contraddice dice che gli fa pena. Spiegami perchè l'analisi pacata di Claudio ti deve suscitare pena?
perche' ha detto un cumulo di fregnacce prese pare pare dai giornali.
Non si tratta di cronaca ma di interpretazione dei fatti. Per cui non ha senso dire "fregnacce perché ha riportato delle cose scritte dai giornali". Vuol solo dire che i suoi commenti, in quanto dettati dal buon senso, sono comuni a quelli di altre persone, in questo caso dei giornalisti.
cosa è il "buon senso"?
Buon senso per me vuol dire che esporre una bandiera, che sia con croce celtica, di che guevara o dell'internazionale socialista, sia diverso che menare poliziotti, passanti, ferrovieri ecc. ecc.
pensa che per me invece vuol dire non girare in città con il SUV. de gustibus.
buonsenso potrebbe voler dire non fidarsi di cosa scrivono i giornali e scoprire che i livornesi sono caduti in pesantissime provocazioni.
buonsenso potrebbe voler dire notare che i tifosi laziali sono stati lasciati liberi di fare, magari per chiedere poi "piu' repressione" come sta accadendo.
buonsenso potrebbe voler dire fare dei simpatici parallelismi tra gli agenti di pubblica sicurezza che vedo spesso portare in borghese felpe e magliette di tifoserie dichiaratamente di destra, o mostrare sulle loro auto private adesivi che si rifanno decisamentte all'iconografia ed alla retorica fasciste, e gli stesi tifosi che dovrebbero controllare e/o reprimere.
buonsenso potrebbe voler dire tentare di ragionare con la propria testa e tentare di cercare informazioni per proprio conto invece di acccontentarsi della pappa pronta delle tv e dei giornali presentata colla veste ruffiana del pensare comune (che produce luoghi comuni).
per il resto da una persona che ammette abbastanza tranquillamente di modificare armi (illegalmente ma col supporto di appatenenti alle forze dell'ordine) credo che non possiamo apsettarci nulla di buono.
http://www.onemoreblog.org/archives/005742.html
Claudio "...anche se la legge italiana dovrebbe..."
Willy "...che sia con croce celtica, di che guevara o dell'internazionale socialista..."
Grazie per le opinioni, ma c'è la Costituzione.
La legge non dovrebbe, deve. E senza "più severamente", dacché non mi risulta che inneggiare a Stalin sia reato, di nessuna entità. Dopodichè e di conseguenza, non esprimo la mia opinione in merito poichè non c'entra con la questione.
E comunque, Willy, i protagonisti dei tafferugli sono stati "regolarmente" arrestati (e malmenati), quindi di cosa si parla? Gli apologi del fascismo nemmeno diffidati, ecco com'è che funziona, e non credo si possa sostenere che non c'è disparità di trattamento, mi pare luminoso.
apologi del nazismo, oppi.
Facciamo apologi del nazi-fascismo...cmq. io sostenevo Claudio quando diceva che sono 2 cose diverse i reati di violenza e quelli di opinione. Poi per quanto mi riguarda io abolirei il calcio, i tifosi e trasformerei gli stadi in crossodromi quindi non me ne pò fregà de meno...cià!
E invece è proprio qui che sbagli, caro Berja.
Hai il difetto di giudicare senza conoscere.
Pensavi che io sostenessi queste cose perchè indottrinato da chissà quale propoaganda mediatica di regime, o altre fesserie con le quali cerchi di spiegarti le idee di chi non la pensa come te.
Quando ho scritto che seguo con attenzione il fenomeno violenza-stadi lo facevo a ragion veduta. Altro che fregnacce sui giornali.
Infatti ho l'hobby del calcio, e da anni seguo la mia squadra negli stadi di mezza Italia. Mi sono quindi ritrovato spesso negli stessi settori di stadio dove c'erano i cosiddetti ultras. Pur non essendo uno di loro ne ho visto da vicino le "gesta", la mentalità, ho spesso ascoltato i loro discorsi, visto le loro reazioni e il comportamento delle forze dell'ordine, a volte ne ho pagato anche le conseguenze. Altro che cervello lavato dai giornali. Potrei parlarne per ore, ma non è proprio il caso.
Tra i poliziotti c'è sicuramente qualche testa di cazzo, qualche esagerazione, qualche errore di valutazione, ma fidati che nel 99% dei casi sono gli ultras a iniziare, a cercarsela, a fare disordini, violenze ecc ecc.
Essendo stato anche all'estero ti posso assicurare che la Polizia Italiana è la più blanda e la più tollerante, anche la più impreparata. All'estero ti massacrano per molto meno.
L'ignoranza politica e culturale di chi in curva espone simboli neri o rossi è enorme: Visto personalmente uno con scritto Roma con la "o" a mo' di celtica e la "a" a mo' di Anarchia. Spesso naziskin e gente dei centri sociali convivono fianco a fianco nelle stesse curve e collaborano per creare disordini e attaccare la polizia.
La polizia non fa distinguo fra rossi e neri, quando interviene mena alla cieca, colpendo anche chi non c'entra nulla (mi son preso anch'io qualche carica, pur non avendo fatto nulla, ma non me la prendo con i poliziotti, che stavan facendo parte del loro dovere. Non me l'ha mica ordinato il medico di andare nel "settore ospiti": uno sa a cosa va incontro)
Quindi le voste dietrologie complottiste lasciano il tempo che trovano: pensate che gli ultras della squadra del presidente del consiglio sono almeno per metà gente che viene dai centri sociali...è proprio un mondo a parte. E' la sindrome del branco. Li prendi da soli e ti sembrano tutto sommato bravi ragazzi; dieci minuti dopo li vedi sfasciare una cancellata.
Inoltre, non è per scadere in luoghi comuni pasoliniani, ma ricordiamoci che i poliziotti sono lì a svolgere il loro lavoro, o addirittura di leva, per un tozzo di pane, mentre gli ultras sono spesso (non tutti!) cazzeggioni fanca o anche figli di papà, cui le società di calcio rimborsano anche biglietti e spese di trasferta , e che fanno casino per divertirsi.
Scusate se mi sono dilungato
Claudio, hai detto molte cose giuste, ma penso anche risapute. Io infatti non vado da tempo (dalo scudetto dell'89 con trapattoni, e qui è anche facile fare dell'ironia, comunque benaccetta) e non intenzione proprio di rimetterci piede. Nè tantomeno di portarci un giorno mio figlio (soprattutto se deciderà amlauguratamente di fare il tifo per quell'armata brancaleone per cui l'idea svenutrata di tifare venne a me alla sua età).
Detto questo credo che Berja e altri qui volessero semplicemente porre l'accento sul fatto che è molto da verificare cosa sia realmente successo con i tifosi del livorno. E che la polizia se preferisce chiudere un occhio per simpatie politiche sicuramente non lo fa di certo con chi ha la bandiera rossa. Non è una elucubrazione e nemmeno della dietrologia. penso infatti che in tanti che sono stati a genova pacificamente (personalmente io no, ma molti amici sì) durante il G8 possano per esperienza diretta, di pari valore alla tua, dirti che non è così difficile credere che ci sia stata una certa, come dire, maggiore "severità" da parte delle forze dell'ordine con i tifosi di fede comunista. A me questo sembra "buon senso". Comunque, credo, anzi mi pare evidente, che il "Buon senso" sia qualcosa che ognuno modella troppo spesso pro domo sua.
PS: io il calcio lo seguo, non allo stadio per scelta, ma lo seguo.
segnalo questo intevento comparso nella rubrica di severgnini di oggi
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/05-04-15/02.spm
Genova è un caso a parte, su cui molto è stato detto e si potrebbe dire.
Tornando agli ultras, io credo però che i livornesi dovrebbero smetterla di fare le vittime "ci menano perchè siamo di sinistra". Se vengono caricati, (magari poi anche con qualche esagerazione, per carità), è perchè fan casino.
Non so cosa è successo a Roma, ma certo gli sbirri non hanno attaccato a freddo un treno di inermi ragazzi di sinistra: questi avevano bloccato un treno e sfasciato una stazione, penso le avrebbero prese anche fossero stati di destra.
Io ho visto più volte tifoserie di destra pesantemente caricate (soprattutto romanisti e veronesi); d'altronde mi pare che anche l'estrema destra e il msi negli anni '70 abbiano avuto dei morti uccisi dalla polizia. Probabilmente nelle forze dell'ordine c'è una prevalenza di simpatie destrorse, ma ci sono anche tanti poliziotti di sinistra.
In quella domenica i laziali non sono stati caricati perchè non hanno commesso violenze, ma solo esposto striscioni politici, sui quali poi indagherà la digos. A caricare sono i reparti antisommossa che intervengono solo se ci sono tafferugli e non certo per uno striscione. Ecco spiegata la differenza di trattamento coi i livornesi.
E va bene, torniamo ancora una volta su questa benedetta questione del buonsenso che tanto colpisce. Allora, andiamo per gradi: è giusto o non è giusto che un reato di opinione sia sancito meno severamente di un reato di violenza? Secondo me è giusto, secondo chi ha redatto il codice penale della Repubblica italiana anche. Perchè mai secondo voi? Perché il codice segue sempre, dai casi più banali a quelli più complessi, un orientamento dettato dalla logica, dall'etica o, più banalmente, dal buon senso. Ora, non capisco perché la cosa stupisca tanto. Io poi sono andato allo stadio 3 volte in vita mia e mi sono sempre rotto i coglioni in modo esagerato. Quindi non ho nessun tipo di esperienza di tifoserie, scontri, episodi di tifo violento. Non so neanche quali sono le tifoserie che cercano di ispirarsi in modo sommario a simboli di estrema destra o estrema sinistra. Ma sottoscrivo quello che ho fin qui sostenuto: una bandiera non porta all'ospedale nessuno, una spranga sì.
"E'giusto o non è giusto che un reato di opinione sia sancito meno severamente di un reato di violenza?" Certo, mai sostenuto il contrario. ma questo è un ragionamento astratto. nei fatti, bisogna poi vedere se e come e quale è stato questo atto di violenza. E come si è prodotto. E come è stato punito.
La bandiera con la svastica non uccide nessuno, la spranga sì. Ma la bandiera con la svastica è un pugno in faccia, uno sputo, un "mi fate schifo" a milioni di ebrei del mondo. Hai qualche parente che è stato deportato? Hai amici che ne hanno? Chiedi a loro se quelle bandiere gli risultano innoque.
Se volete incazzarvi perché qualcuno fischia per i carabinieri morti a nassiria o bruica la bandiera amiericana, fareste prima bene a incazzatevi per queste cose ben più gravi: sepolte dalla storia.
Quanto al "buon senso" continuo a pensare che non esista.
Achab, la mia condanna per chi espone la svastica è totale (vai a vedere quanto ho scritto in difesa degli ebrei nel thread "Il miracolo dissolto").
Tuttavia, i responsabili dell'ordine pubblico hanno delle responsabilità. Intervenire con una carica alza la tensione dell'ambiente, lo fanno solo in caso di incidenti o tafferugli, quando cioè c'è una situazione di pericolo e turbamento dell'ordine. Sull'esposizione di scritte e simboli violenti e razzisti è la digos che dovrà poi indagare. E' solo una diversificazione di competenze. Non è semplice per uno, ma neanche per cento poliziotti entrare in una curva dove ci sono 10000 ultras pronti a linciarlo per andare a rimuovere una bandiera nazista. Non è difficile invece per la digos esaminare i filmati e individuarne il responsabile, nelle ore seguenti. Invece gli incidenti vanno placati immediatamente. Io confido che i responsabili vengano individuati e la Lazio sanzionata.
voglio confidare anche io. ma in questo clima di "par condicio" sulla storia, sono sicuro che presto in molti dimenticheranno e non riconosceranno più quella peculiarità che rende il nazismo un caso di odio unico e imparagonabile a null'altro nella storia. E questo è dare un sputo in faccia agli ebrei. Personalmente mai mi sognerò di accomunare il pungo alzato alle bandiere vista in curva laziale e riprese da tutti i tg, come fossero siocchezzuole folcloristiche, appunto bipartisan.
Se innocue vuol dire inoffensive credo che non siano innocue. Ma, ripeto, nel tifo organizzato c'è di peggio...non conosco personalmente questo mondo ma..vado a buon senso ;-)
Questo, Achab, secondo me è proprio uno dei punti cruciali. Hai presente quello squallido giornaletto di pseudo-satira che si annunciava come "bipartisan" (di cui si parlò anche qui)? Ecco, quello è uno solo dei tanti segni che ci fanno capire che ormai l'equiparazione comunismo-fascismo, quella comunismo-nazismo, è cosa fatta, per molti. I commenti ai fatti dello Stadio Olimpico sono stati tutti all'insegna del "gli uni da una parte, gli altri dall'altra, guardate che facinorosi", senza operare nessuna distinzione. E' questo che sta passando. Anch'io seguo il calcio come te, Achab, senza andare più allo stadio da anni, e anch'io sto dalla parte di una squadra che dà solo patimenti da secoli (l'unica che ne dà più della tua), e mi ricordo che negli ultimi anni ho assistito un paio di volte alla rimozione coatta di striscioni da parte dell'arbitro, il quale non faceva iniziare la partita finchè li vedeva esposti. L'arbitro! Pensa che coraggio, Claudio, viene richiesto ai poliziotti in tenuta anti-sommossa...insomma, non mi sembra una mission impossible, e in ogni caso penso rientri nei loro doveri, nella circostanza. (Peraltro, gli striscioni rimossi di cui sopra erano di una gravità risibile rispetto al "Roma fascista" di domenica o allo "Squadra de negri, curva d'ebrei" d'annata dai laziali; si trattava di offese ad allenatori o simili). Non ci pensano le forze dell'ordine, non ci pensano gli organi istituzionali preposti: la lazio infatti è già stata sanzionata...una bella multa. Nemmeno una giornata di squalifica del campo (l'unico provvedimento che colpisce i tifosi). L'ultima volta che gli ultrà della squadra che seguo sfondarono i cancelli ed entrarono in campo, senza compiere violenza su nessuno se non sulle cose, le giornate di squalifica furono cinque. Qui, nemmeno una. Non mi sembra proporzionato. Mi sembra una grossa omissione, questa mancata sanzione, sinceramente sospetti ne ho e me li fomentano pure.
oppi, si tratta del toro o del genoa?
(due grandi squadre e due grandi curve)
o del bologna?
O.T: comunque il calcio è ormai davvero brutto. E' difficile oggi innamorarsi. E non lo dico solo in quanto tifoso dell'armata brancaleone.
Personalmente l'ultimo personaggio che ho molto amato e rispettato in questo schifo è stato Hector Cuper. Ma questa è un'altra storia.
Delle tre che avete citato, solo una è triste in questo momento...!
Il mio Toro. :(
Belle curve sì, Berja. Brutto calcio sì, Achab. L'unica cosa che mi piace della "mia" squadra attuale è il gran numero di giovani del vivaio. Mi sa che stiamo andando davvero OT...mi succede facilmente con l'argomento-calcio. E' difficile innamorarsi, ma qualcosa di buono c'è: il Chievo, o quelle squadracce con nomi da brividi che però se la sfangano (come gli stessi Livorno e Bologna).
Ok, mi fermo davvero stavolta, fine dell'OT!
Per Oppi:
un granata merita tutto il mio rispetto e la mia ammirazione. Siete veramente dei grandi. Meritereste di stare in ben altri luoghi.
Tuttavia mi sembra che anche alcuni ultras della curva maratona qualche casino lo abbiano combinato: ricordo un Torino-Milan di un paio di anni fa quando furono sfondate le vetrate e si tentò l'invasione e poi scontri con la polizia fuori dallo stadio, con sospensione della gara, per protesta contro il presidente Cimminelli (ricordi: "Cimminelli servo degli agnelli")?
Inoltre c'è un gruppo nella Maratona, che tu conoscerai bene, i "Granata Korps", il secondo per importanza dopo gli U.G. , che è di estrema destra e più volte ha esposto anche celtiche, svastiche e bandiere di Salò, e proposto gemellaggio coi laziali.
Come vedi tutto il mondo è paese...
E comunque (senza fare paragoni, per carità) mi pare che anche lo striscione "Brigata Stalin" non sia proprio carino nei confronti delle tante vittime di quel regime...insomma, un conto è una semplice falce e martello, ben altro è l'ostentato "stalinismo" dei livornesi.
Vero quel che dici. Volendo ridurre il discorso ai minimi termini, però, lo "stalinismo", al di là del non condividerne l'ideologia, non è espressamente bandito dalla Costituzione, e per questo l'impunità dei laziali non mi va giù, sarà una mia fissa.
Comunque certo, le teste di cazzo ci sono dovunque, e di sicuro non è il tifo per una squadra di calcio che le può differenziare (anche se devo dire che i "Korps" sono normalmente isolati dal resto della Maratona, e spesso disprezzati). Ciao
comunque faccio notare che le svastiche nella curva laziale erano solo due e sono state condannate dagli stessi capi ultras laziali
Livornesi bestie