non capisco cosa ci trovi di divertente nel fatto che un rapinatore, spacciatore di dorga e magnaccia sia scappato dal carcere.
è noto che questi tizi sono spesso molto violenti e non esitino un'istante a pestare a sangue le proprie vittime, o le proprie schiave.
rideresti ancora se te lo trovassi di fornte con un'arma in mano?
troveresti divertente essere massacrato di botte o dover assistere al pestaggio e alle violenze perpetrate su tuoi congiunti?
è vero che spesso la polizia e i carabinieri si comportano in modo esagerato nei confronti di manifestanti e tifosi, ma è altrettanto vero che senza di loro la situazione sarebbe ben peggiore...
Fosse un ladro di polli sarei d'accordo con te. Ma questo tizio andava per ville a sequestrare e rapinare...
Trovo divertente l'idea della fuga. Ragà, rilassatevi ;-)
chiunque riesca a fuggire dalla gabbia ha la mia piena solidarieta'. se poi era anche un rapinatore di villette ha pure tutta la mia simpatia. sopra di loro ci sono solo i rapinatori di banche.
buona corsa Ylli.
volete sapere perche' siamo contanti quando qualcuno scappa dal collegio?
http://www.filiarmonici.org
Assolutamente giusto, toni_i...
E subito sotto ci sono i...ladri di SUV! (Non so se esistono come categoria, ma potrebbero crearla) :)
Berja, ho letto quanto è scritto nel sito Filiarmonici e francamente non ho capito se si tratta di una setta religiosa o di una congrega mistica. Tutto bello, bellissimo. Fantastica è l'idea di una società senza galera. E sono sicuro che se Adamo non avesse mangiato quella maledetta mela, il sig. Ndoj non sarebbe venuto dall'Albania in Italia per rapinare quei brutti bastardi e vigliacchi che si sono fatti la villetta. Magari lavorando una vita in modo onesto... Ma tant'è.
"Gli uomini potranno diventare tutti ricchi, ma non diventerenno mai tutti buoni".
Sei anche tu d'accordo con Wilde?
Anch'io non trovo cosa ci sia di bello e divertente e soprattutto non capisco chi possano essere gli aguzini, forse i tutori della legge...? Mah...quanto ai suv di solito hanno un antifurto satellitare che fa identificare la posizione del veicolo in tempo utile al ritrovamento dello stesso. Forse è per questo che sono molto più rubate le uno dei suv...eheheheh piove sempre sul bagnato ;-)
il problema e' serio e difficilmente liquidabile in due righe. provo con una suggestione/provocazione: anche gli addetti ai campi di concentramento saranno state persone oneste. Persone di cui i vicini avranno lodato la cura nel tenere il giardino. Persone che non hanno mai contestato gli ordini e che si sono uniformati alle regole della societa' in cui vivevano.
Ora, noi viviamo in una societa' che - come tutte - ci dice qual'e' la norma e quale no.
Ma pensare che questa (o una qualsiasi norma) sia "naturale" o automaticamente giusta e' fallace.
Quando una mamma uccide il figlio, o la figlia elimina i genitori, di solito le interviste ci dicono: "ma erano persone normali"... appunto...
chi sta in galera e' semplicemente l'anello piu' debole. e' chi sta fuori che mi preoccupa: tra loro ci sono veri criminali sociali. ma in genere sono onorati e lodati. tutto qua.
consiglio bibliografico finale:
Delitti dei deboli e dei potenti : esercizi di
anticriminologia / Vincenzo Ruggiero. - Torino : Bollati Boringhieri, 1999. - 221 p.
Tonii, convengo che la cosa non è liquidabile con 4 parole; sono infatti 2000 anni e più che si parla di società perfetta. Ma la tua posizione mi incuriosisce, mi dà l'idea di un neo-giusnaturalismo, mi sbaglio?
E' dal 400 a.C. circa che ci si scanna in famiglia, e forse accadeva ancor prima che Euripide ce ne parlasse. Il problema non è la società che ci condiziona e ci fa agire male o bene, il problema è l'individuo. Non siamo tutti uguali e il senso morale ed etico di ognuno di noi differisce in modo a volte sottile, altre volte in modo eclatante.
Sono un acceso sostenitore del fatto che la "società perfetta" sia un utopia, per il semplice motivo che vi sono dei valori profondi compatibili tra loro, ed altri che semplicemente non lo sono. Prendi libertà ed uguaglianza: non potranno mai convivere liberamente perché se dai la medesima libertà ai lupi ed agli agnelli, per questi ultimi il concetto di libertà si rivelerà un'autentica rovina...
E poi dovresti sapere meglio di me che per una società perfetta occorre abolire le distanze intellettuali fra individui (Bakunin voleva l'abolizione dell'università mica per nulla), occorre ridurre le distanze etiche e morali.
Chiudo, e mi scuso per la prolissità ma l'argomento mi interessa parecchio: o la legge riscuote il tributo, o gli uomini devo obbligatoriamente imparare a perdonare.
Questa seconda opzione la vedo durissima...
mmmm, come dire?
neo-giusnaturalismo e' un termine da filosofia del diritto. non so se puo' aiutarti a capire, in ogni caso non e' quella la mia formazione.
sulla societa' perfetta siamo d'accordo. per me non esite una perfezione (tantomeno la perfezione), come dire, pre-confezionata. esiste pero' un moto positivo e uno negativo. esistono forze che provano ad armonizzare liberta' e uguaglianza e forze tenacemente contrarie. ora come ora dobbiamo crare le condizioni per il cambiamento sociale. ma certo non possiamo nemmeno immaginarci le forme concrete in cui potra' attuarsi.
esiste un'etica anche se si declina in mille modi diversi. ma, visto che la citi, non esiste invece la famiglia. quella forma che noi chiamiamo cosi' e' solo una delle infinite varianti. societa' matrilineari in cui e' l'uomo a vivere con sua madre, societa' in cui maschi e femmine vivono in due case separate, societa' in cui la poliandria e' incoraggiata, altre in cui l'incesto e' tabu' (altre no!)...
concludo sull'alternativa perdono o taglione. non credo che non ci sia un terzo dato. perdono poi mi sembra piu' un tema religioso crisitano che un approccio sociale efficace.
non ho risposte pronte, mi rendo conto della complessita'. ma il taglione che ora si abbatte sui mostri sociali che di volta in volta vengono ad arte creati per essere consumati mi trova in totale opposizione.
Tonii, tu che sai tutto, ci sono società in cui ti puoi trombare una sedicenne senza andare in galera...??
Tonii, trovo sia un pò impalpabile quello che dici. Non riesco a capire il tuo punto di osservazione.
Sono d'accordo sul fatto che la società crea mostri sociali quando non ce ne sarebbe assolutamente bisogno. Ma, come anche tu hai appena detto, la società perfetta esiste sono nelle nostre menti.
Altra cosa è invece trovarsi di fronte a chiare e palesi devianze sociali. Dalle più gravi (penso ai serial killers, agli omicidi, ai sequestri di persona, etc.) a quelle meno gravi ma sempre odiose come la corruzione e gli intrallazzi politico/economici.
Se al politico corrotto si può dare una chanche di riprendersi dai propri errori, al serial killer con 50 omicidi di bambini alle spalle non si deve concedere altro che il carcere a vita. Se non peggio...
Mi sta quindi bene il sorrisino per l'albanese fuggito dal carcere, ma il sentimento successivo dovrebbe essere quello di una "leggera" preoccupazione per il fatto che un ceffo del genere è di nuovo in libertà.
Non fosse altro per sfatare l'idea infantile che le cose accadono sempre agli altri.
mettiamola cosi': mi pare molto ma molto piu' urgente rovesciare il sistema esistente, il suo paradigma, il pensiero che lo sorregge che unirmi al coro contro il mostro di turno.
Non chiedermi pero' i dettagli di un possibile futuro: questi fanno parte di sistemi ideologici che non mi appartengono. Sono i dibattiti che verranno, le forze sociali che parteciperanno che decideranno.
Quando? quando questa, come tutte le societa', cedera' sulle sue stesse false fondamenta.
La societa' perfetta non ci sara' mai, ma non per questo non dobbiamo batterci per essa, o meglio per migliorare sempre cio' che abbiamo. Per questo scrivevo di un "moto"...
Per quanto mi riguarda se proprio vogliamo correggere comportamenti devianti piuttosto che la galera molto meglio il lavoro. mi pare una condanna non da poco.
te lo immagini il berlusca che lavora? :-)
Nessuna dottrina chiusa, da un lato, ma ribellione contro il dominio del denaro, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione, contro i razzismi. Con questa bussola si va cercando.
Sinceramente e senza sarcasmo, a me fanno molta più paura Tronchetti-Provera, Ligresti, De Michelis, La Russa, Borghezio, eccetera a piede libero, piuttosto che Ylli.
Alberto, Dio non voglia che questo tizio albanese si esibisca in un'altra delle sue rapine in villa con sequestro, minacce e furto.
Se mai così fosse, mi piacerebbe tu facessi un'intervista alle vittime dell'incursione per sapere da loro se preferivano avere in casa l'abanese o Tronchetti-Provera.
Sù, dai---per piasé...
apropo', scrivevi:
Non fosse altro per sfatare l'idea infantile che le cose accadono sempre agli altri
appunto per questo! chiunque di noi puo' finire dentro. chiunque di noi puo' venire pestato dai tutori dell'ordine in vena di divertirsi. e' proprio per la nostra sicurezza che e' meglio sapere che c'e' un Ylli che riesce a uscire: e' facile identificarsi. Un po' piu' difficile identificarsi con chi trafficando in borsa sulla pelle altrui si fa la barca...
Aleph, "per piaseé" niente. Sono serissimo. Resto dell'idea che i nomi citati, e tanti altri con loro, siano qualitativamente e quantitativamente molto più pericolosi del fuggiasco. Non ci ho messo Cheney, per non confrontare il povero Ylli al male assoluto. Ma ci ho pensato.
Te ne butto lì una: le fabbriche di pneumatici sono notoriamente cancerogene, oggi meno, dieci anni fa molto di più. Ed era cosa nota. Il buon Marco, tra un giro in barca, una scopata con la Cecilia e una con la Afef, secondo te ha mai pensato a orfan* e vedov*?
"Il povero Ylli"...?
"pneumatici cancerogeni..."
Pensavo di affrontare questa discussione con una certa razionalità, un certo approccio critico e costrutivo, ma di fronte a questi "ragionamenti" mi do per vinto: getto la spugna.
Pace e bene.
"The creation and cultivation of fear is one of the pillars of empire both abroad and within the imperial “homeland.” And that fear is always accompanied by the threat of discipline, punishment, and violence. Every state uses violence to enforce its power against its enemies"
Bernardine Dohrn
Aleph, leggi qua. E' trovato di fretta, ma ricordo uno studio approfondito su questo, letto una decina d'anni quando lavoravo a Gente Motori. Forse oggi qualcosa è migliorato, certo lo è, ma ricordo di aver letto che l'industria dei ("degli"? mai capito...) pneumatici ha causato in proporzione più morti che le miniere di carbone.