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Subject: RIF: Suo articolo sui DS
Date: Sun, 17 Apr 2005 12:16:12 +0200
La presenza degli ex Dc (più An) nel centrodestra è la ragione principale, anche se non la sola (Berlusconi ha le sue colpe) del fallimento della cosiddetta "rivoluzione liberale". Per il centrosinistra vale lo stesso tipo di considerazione. Prodi è radicato in se stesso altro che nel bipolarismo: egli è figlio del sottopotere Dc delle partecipazioni statali; all'Iri non muoveva foglia senza il benestare di De Mita (il suo sponsor) e la testa è quella. A parole - lo conosco bene e siamo amici da trent'anni - è una sorta di liberale, nei fatti è un vecchio dossettiano (cattolico di sinistra), statalista. Tutto qui. Le riforme non le ha fatte il Cav. e non le farà Prodi. Ostellino
From: Alberto Biraghi
To: "Ostellino Piero"
Subject: Re: RIF: Suo articolo sui DS
Caro Ostellino, data per scontata la sua buona fede, mi permetto di
pensare che forse di questi quattro anni le è sfuggito qualcosa.
Per esempio l'immane conflitto di interessi che ha tarpato le ali a
qualunque imprenditore non disposto a coalizzarsi con Berlusconi. O il
totale disinteresse del cavaliere per tutto ciò che non riguardasse
direttamente il suo interesse privato. O ancora le indecenti leggi fatte
approvare di corsa dai suoi "dipendenti" in Parlamento per salvarsi
pelle e aziende.
Tutto questo causerà (si spera) il suo fallimento, indipendentemente
dal martellamento mediatico di chi tenta ogni giorno di distogliere
l'attenzione pubblica dalla vergogna in cui ha gettato tutti noi.
Ha passato il limite, avviando la produzione di quegli anticorpi che
l'indimenticabile Montanelli auspicava.
Saluti,
Alberto
From: "Ostellino Piero"
To: "Alberto Biraghi"
Non mi è sfuggito niente. Non lo avevo votato, non lo voterò e l'ho criticato spesso sul mio giornale. Ma non mi è sfuggito neppure che giornali supposti autorevoli, maestri del pensiero supposti liberali lo hanno dipinto e massacrato come un criminale, con un linguaggio squadristico di tipo fascistico. C'è ancora troppo fascismo che scorre nelle vene di troppi italiani (non sto ovviamente parlando di lei, che dice cose sensate), Il che non assolve il Cav. ma condanna chi si è lasciato andare a questo genere di (si fa per dire) giornalismo.
Ostellino
Non voglio mettere in discussione anche io la buona fede di Ostellino ma la sua credibilità come giornalista, per quel che mi riguarda, finisce sotto zero. Non avrà votato Berlusconi ma ha difeso a spada tratta la sua politica e poi ci viene a dire che ciò che gli dava fastidio era il modo in cui la stampa lo trattava. Ma dove vive questo signore? li legge i giornali? le vede le TV? Tutti gli sproloqui e le offese che il Berlusca, Bondi,Taiani e compagnia bella hanno lanciato su chi non la pensa come lui non le ha sentite. Ha per caso saputo quello che è successo a Genova prima di dare del fascista a Furio Colombo?. Al sig. Ostellino proporrei di vivere 6 mesi con uno stipendio di 1800 euro al mese, un affitto di 450 e due figli all'università da mantenere e poi risentirci.
Trovo invece molto lucida l'analisi di Ostellino.
Non sono un giornalista nè ho intenzione di diventarlo, ma credo di aver già scritto su questo blog che da Prodi dobbiamo aspettarci tutto il peggio della vecchia DC. (ricordi? con l'andar del tempo le persone non cambiano, al limite peggiorano...)
Ma insomma uno che parla di rivoluzione liberale riferendosi al Polo non sa cosa sta dicendo. Considerando che Ostellino del Corriere è stato un direttore o il nostro giornalismo è popolato di sprovveduti o di conformisti.
Penso entrambe le cose: il corriere si è zerbinato per interesse sulle posizioni della maggioranza e sul basso ventre dell'opinione pubblica e gli editorialisti si sono allineati. Ma anche in assenza di pressioni non penso che queste firme produrrebbero tanto di meglio: scambiano l'autonomia di giudizio con il cerchiobottismo e scrivono delle analisi che sembrano temini delle medie di uno studente scazzato.
Anche su Prodi riesce a dargli contemporaneamente del democristiano e del dossettiano, che è una mezza contraddizione di termini. Ma tanto l'essenziale è far passare l'idea che la politica è comunque sporca e tutti si equivalgono.
Comodo :)
Ecco, quello che ancora mi manca (e che sto pensando di chiedere a Ostellino a chiusura del dibattito) è: ma allora qual è il panorama che lei sogna o auspica?
Al di là dei motivi della sconfitta di Berlusconi e degli aspetti - per così dire - di contorno (ma importanti, lo risonosco) relativi a massacri della stampa eccetera, dell'articolo di Ostellino sottoscrivo in toto l'analisi su Prodi.
E' figlio della dc malmostosa, baciapile, da sempre ferma che una sinistra seria non si merita. Il lingua-in-bocca che credono stia facendo con Bertnitotti è puro tatticismo per sottrarsi dai Ds. Altra cosa: l'11 a 2 c'è stato nonostante Prodi e non grazie a Prodi. Cmq meglio turarsi il naso e tirare avanti.
Alberto, ottima domanda da porre a Ostellino. Ho una mezza idea di come potrebbe rispondere, ma taccio. E facci sapere...
quello che penso del mortadellone nezionale (prodi naturalmente) mi è già capitato di scriverlo su numerosi post di questo sito; naturalmente non sono caramelle e neanche carbone dolce, lontano ricordo delle epifanie fanciullesche.
mi preme ricordare a chi avesse la memoria corta che l'ex turista politico europeo ha combinato in sette anni di presidenza dell' IRI più malefatte di quante riuscirebbe a pensarne il cavaliere in due legislature. chiunque si voglia prendere la briga di difendere prodi in questo ambito, si vada prima a documentare...gli passerà la voglia.
caro antonio, se secondo te, dare contemporaneamente del dossettiano e del democristiano a chicchessia è quasi una contraddizione in termini, probabilmente ti è sfuggita la natura sporca e subdola del professore.
sono un lettore del corriere (ma non solo) e ho enorme stima di piero ostellino, che più di una volta ha LAPIDATO berlusconi e la sua inetta coalizione nei suoi articoli (ne ricordo uno memorabile in occasione della presunta riduzione delle imposte). un giornalista di razza come ce ne sono pochissimi, con cui, tra l'altro, ho avuto la possibilità di scambiare alcune idee tramite mail, a dimostrazione oltre che della sua intelligenza e integrità, anche della sua grande disponibilità nei confronti di un lettore qualunque come me.
l'analisi di ostellino su prodi è lucida e terribilmente veggente tanto quanto quella di montanelli su berlusconi.
prodi sicuramente vincerà le politiche del 2006...già pregusto l'amaro in bocca che lascerà a tutti gli ingenui e speranzosi che lo avranno votato il suo primo anno di governo.
A me l'analisi di Ostellino non sembra del tutto campata in aria: il continuo ammiccamento tra centrosinistra-centro e Udc (forse il partito con il tasso più alto di corrotti e indagati) forse la rafforza (quant'è bravo tabacci, intelligente e fine follini, rutelli che vuole conservare le leggi berluschine, veltrony più papalino del papa, ...)
Ma Ostellino è credibile o ne spara una ogni tanto sperando di azzeccare qualcosa.
Se fosse un grande giornalista sarebbe ancora il direttore del Corriere che, non dimentichiamolo, sotto la sua direzione fù superato da Repubblica. Ad ognuno i suoi record e ricordi.
Detto questo, penso che una trentina di articoli sul Corriere siano sopportabili e non tolgono ne aggiungono niente al dibattito politico. Se ci fate caso nessuno ritiene necessario entrare in polemica con il grnade giornalista.
caro roberto, davvero pensi che i direttori di Corriere e Repubblica siano scelti, e successivamente rimangano lì dove stanno, in base al valore e al carisma?? quelli del corriere, per esempio, li scelgono Geronzi, Arpe, Tronchetti Provera & soci...ti dice niente??????
avete dimenticato il caso italgel? Quando romano prodi fu graziato da un giuudice amico? Avete forse dimenticato il caso della tenuta Maccarese quando un magistrato impose di annullare ilcontratto che Prodi aveva stipulato e che fu annullato e quindi condannando l'IRI a restituire 31.000 miliardi?
trentunmila miliardi (di lire)? hai per caso un'idea di quanti soldi siano?
Io credo che alla fine tutto ciò sia una polemica abbastanza sterile. Se volete vi spiego perchè in due parole. Esistono due difetti fondamentali, uno tipico della sinistra e uno tipico della destra. La sinistra non ammette altra verità che la propria, arrivando a offendere (e vi assicuro che è cosi perlomeno in Toscana) coloro che sono rei di pensarla in maniera diversa. Molto spesso veniamo trattati alla stregua di poveri deficienti che non si rendono conto di quello che fanno. La Destra, dal canto suo ha il difetto dell'essere focalizzata per la maggior parte su di un personaggio che alla fine è il peggior leader che si poteva scegliere, sia per i suoi trascorsi giudiziari che per quelli di interesse. Questo comporta una personalizzazione. Per assurdo il caso del "se non ci fosse Berlusconi" viene ad essere completamente invertito in una maniera assolutamente sorprendente. Se Berlusconi non ci fosse sarebbe la miglior cosa per la Destra perchè potrebbe ricominciare ad evolversi invece che rimanere attaccata su posizioni che a volte sembrano quelle ultraconservatrici che personalmente non condivido, e di contro sarebbe la peggiore per la Sinistra che si troverebbe senza un nemico da sconfiggere, senza il collante che Berlusconi sembra rappresentare per le eterogenee forze che saranno deputate al governo del nostro Paese nella prossima tornata elettorale. Non trovo giusto attaccare giornalisti di provata imparzialità come Ostellino al riguardo di questo strano conflitto Prodi/Berlusconi. Chiaramente non ci si puo aspettare che abbia opinioni come quelle di un giornalista di Liberazione o della Padania, in fondo il Corriere è un giornale moderato.
Grazie.