Tutta la Flebo Minuto per Minuto
Video choc e Cannavaro diffida la Rai
di Massimo Solani
«C’ho 25 anni e mi stanno ammazzando. Guardate il braccio che si gonfia.... Butta dentro dottò, dai, sì.... che bello!». Ciuffo ribelle e faccia da scugnizzo, Fabio Cannavaro sorride nell’obiettivo della sua telecamera digitale mentre il medico sociale del Parma Luca Montagna gli infila in vena l’ago della flebo. È l’11 maggio del 1999, la vigilia della finale di Coppa Uefa fra i ducali e l’Olympique Marsiglia (che i gialloblù guidati da Alberto Malesani vinsero per 3-0) e il Parma riposa nell’Hotel Marriot di Mosca. Quelle immagini le ha mostrate ieri sera la trasmissione «Punto e Capo» condotta da Giovanni Masotti su Rai2.
Una ripresa lunga circa 4 minuti e mezzo (l’originale, di oltre 6’, è stato consegnato in forma anonima ad uno dei collaboratori della trasmissione lo scorso 2 aprile a Milano) che Cannavaro, oggi difensore della Juventus e capitano della Nazionale, ha cercato invano di bloccare nel pomeriggio di ieri diffidando il conduttore della trasmissione. «Trattandosi di filmato che mostra (secondo quanto appreso dai quotidiani) immagini relative a “trattamenti medici” sulla mia persona - ha scritto Cannavaro - con la presente rivolgo formale diffida dal mostrare dette immagini trattandosi di “dati sensibili” attinenti alla mia salute».
Niente da fare: sentito il parere dell’ufficio legale Rai (oltre a quello di uno studio esterno) e una volta presentato un esposto ai Nas di Roma, ieri sera sugli schermi di Rai2 è andato in onda quello che successe in una notte di sei anni fa nella stanza numero 712 del Marriot, con i volti dei presenti oscurati, eccezion fatta per il difensore napoletano, il medico Montagna e il massaggiatore dei ducali Corrado Gatti. A manovrare la telecamera è lo stesso Cannavaro che entra nella stanza dove altri due giocatori sono stesi sui lettini, sotto le cure del medico Montagna e del massaggiatore parmigiano. «Non riprendere ‘ste cose», dice il medico. «Questa è la prova che v’ho beccato e che noi facciamo schifo», ride il difensore. E tutto intorno sono scherzi e sorrisi. «Caz... è la mia cassetta - insiste Cannavaro stendendosi sul lettino - devo riprendere tutto in diretta». «Posso bucarlo io?» chiede uno dei calciatori presenti nella stanza. «Certo che riprenderti mentre ti buchi è da depravati ad un livello...», commenta serio il dottor Montagna; «Quando ci rivedremo fra qualche anno - prosegue l’allora capitano gialloblù - diremo: “vigilia della finale di Coppa Uefa, guarda come eravamo ridotti!”. Se questa me la vendo sai quanto becco?». Zoom sul braccio sinistro del giocatore strizzato da un laccio emostatico: l’ago a farfalla entra nella vena e il farmaco comincia a mischiarsi al sangue di Fabio Cannavaro. Nella flebo c’è del Neoton, un cardiotonico non incluso nella lista delle sostanze dopanti e quindi formalmente non vietato. La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, ha vietato le pratiche mediche non strettamente necessarie e quindi anche le flebo soltanto il 1 gennaio 2005, quasi sei anni più tardi. Certo però resta da capire a cosa servisse una flebo di cardiotonico ad un calciatore professionista e presumibilmente sano. Anche perché lo stesso medicinale, il Neoton, faceva parte anche della lista dei farmaci che i giudici torinesi hanno contestato alla Juventus nel processo per doping che ha portato alla condanna in primo grado del medico sociale bianconero. Una sostanza che, scrisse il giudice Casalbore nelle motivazioni della sentenza, è usata «con la finalità di realizzare nei calciatori trattati un’efficace attivazione bioenergetica a livello della muscolatura cardiaca e scheletrica e di modificarne le proprietà psicofisiche e biologiche, e, quindi, con l’intento di incrementarne le prestazioni».
Nella stanza 712 dell’Hotel Marriot di Mosca “il trattamento” va avanti e Fabio Cannavaro continua a sorridere coi compagni di squadra in accappatoio. Qualcuno fa le capriole sul pavimento, qualcun altro si mostra a torso nudo facendo i muscoli come fosse un culturista. «Mado‘ che gambe che hai fatto - dice il difensore ad uno degli altri calciatori, Sebastian Veron oggi all’Inter - adesso ho la conferma che Seba Veron si fa!». Fin qui le immagini, ora l’orizzonte minaccia bufera di polemica ventiquattro ore dopo il pronunciamento del Tas di Losanna sulla vicenda doping della Juventus. Polemiche che partono da lontano, dalla Francia per la precisione, dove Rolland Courbis nel ‘99 tecnico dell’Olympique Marsiglia oggi all’Ajaccio ha tuonato già mercoledì sera contro l’ingiustizia subita. E in effetti c’è da capirlo, visto che all’Om è stato revocato lo scudetto conquistato nel 1993 per uno scandalo di partite comprate dall’allora presidente Bernard Tapie.
alberto, a te non piace il calcio, lo sappiamo. a me invece piace molto. sia giocarci, e in questo lo trovo uno sport sano e salutare, che si pratica all'aria aperta, come la bici e che non fa male a nessuno. Sia guardarlo: sono interista, soffro da sempre per definizione, e non riesco a smettere. E un po', udite udite, mi piace anche.
Detto questo, il doping e il casino folle che gira intorno al calcio di oggi in italia son cose che non si possono apprezzare, oggettivamente. Ma sono due cose da scindere, da tener separate. Il calcio in sè è lo sport più bello, più popolare, e aggiungerei più povero del mondo. Da sempre. Basta andare nelle favelas brasiliane per capirlo. Nessuno sport riesce a riscuotere tanto successo come il calcio. E non è per colpa dei media, della società, del capitalismo. E' semplicemente perché il calcio è uno sport geniale. Il sistema - calcio, inteso come macchina da soldi, piena di aspetti schifosi è altra cosa. Perché giudicare uno sport così semplice e bello in toto come sembri fare tu ogni volta, identificandolo con il calcio italiano e le sue corruzioni? Sarebbe come giudicare la politica una merda in quanto tale, solo perché identificata con il malaffare o le vicende di tangentopoli.
Il calcio è anche Herrera, Pelè, tuo figlio che tira i primi calci a un pallone al parco con gli amici. Perché fare dell'ironia sul "gioco più bello del mondo", quando semplicemente il calcio lo è, oggettivamente, il gioco più bello del mondo, da sempre?
Trovo anch'io che sia strumentale fare ironia sullo "sport più bello del mondo".
Iniziamo a dire che non esiste sport sulla faccia della terra che non faccia uso di sostanze lecite/illecite.
Conoscevo bene uno che spara con la carabina, è andato alle penultime Olimipiadi. Negli allenamenti usava un beta-bloccante, un farmaco usato per diminuire la frequenza cardiaca in modo che tra una sistole e l'altra ci fosse più tempo per prendere la mira e sparare (i battiti cardiaci creano impercettibili movimenti che muovono tutto il tronco con la conseguenza di deviare il colpo). E' solo un piccolissimo esempio.
E non apriamo il capitolo ciclismo perché sarebbe come sparare sulla croce rossa.
Ma secondo voi, se l'uomo sui 100 metri è sceso sotto i 10" è tutta farina del suo sacco...?
O qualcuno crede ancora alle favole?
Io non ho mai amato il calcio. La questione potrebbe finire qui, tu ami il calcio, Gigi il basket, Giuseppe la pallavolo, ecc. Questione di gusti. Però purtroppo in Italia non è così.
Adesso me ne sto neutrale, tanto non serve a niente, però fino a qualche anno fa io il calcio lo odiavo veramente.
Da bambino se non ti interessavi di calcio venivi "tagliato fuori", da adulto non è cambia poi molto, e ti tocca assistere con colleghi, conoscenti e parenti a lunghe discussioni di calcio di cui non te ne può fregar di meno (con gli amici no, perchè vivaddio quelli me gli scelgo io).
La televisione è "monopolizzata" da lunghissime discussioni su calcio e arbitraggi, come se da questo dipendesse la qualità della nostra vita (e la stessa discussione politica, quando c'è, è ormai banalizzata, viziata ed esacerbata da quello stile di scontro, con tanto di "tifoseria" che applaude o fischia in studio). Vabbè, ok, non è che in tv il resto sia molto meglio, ma questo è un altro discorso.
E quando vince l'Italia? Siamo costretti tutti, anche quelli a cui non può fregar di meno, ad assistere a caroselli automobilistici infernali, roba che qualcuno ci rimette regolarmente le penne.
Per non parlare poi della guerriglia urbana scatenata da tifoserie ultrà (prevalentemente di estrema destra) con i danni a beni pubblici (treni, ecc.) e privati. E noi paghiamo le tasse (una volta tanto mi allineo a uno degli slogan più gettonati dalla destra benpensante).
Tutto in funzione del calcio. Ad es. chiedi la scorta dei vigili per una manifestazione domenicale e ti ripondono "solo le domeniche che non c'è la partita, le altre son tutti impegnati".
Qualcuno si è lamentato per la "monopolizzazione vaticana" dell'informazione nel periodo della motre del Papa. Ma, suvvia, due settimane ed è finita lì, ma con la monopolizzazione dell'informazione e della nostra vita da parte del calcio come la mettiamo?
A chi mi chiede per chi tifo dico "per il Chievo" anche se non è vero perchè, come ho detto, del calcio non mi può fregar di meno. Lo faccio tanto per lanciare un messaggio del tipo "si, sono un po' strano ma tranquillo anch'io vivo nel tuo stesso pianeta".
In definitiva sono ormai abbastanza smaliziato e disilluso. In questo squallido panorama, Achab, se c'era un calcio bello, e non lo nego, sembra ormai morto e sepolto.
Adoro il calcio (la corsa, il basket, la bici, lo sci): sulla spiaggia, in un prato, nella sfida scapoli-ammogliati, tra bambini, ecc ecc.
Odio il calcio (la corsa, il basket, la bici, lo sci) per tutto quello che l'incosciente "civiltà" occidentale ci ha creato intorno.
Non tollero le infinite discussioni al bar, i caroselli per lo scudetto. Tifo per l'avversario in ogni partita della nazionale per non subire le becere invasioni di clackson (tutti in macchina, in duomo, suonando e sgommando). Mi incazzo quando vedo ai giardinetti i padri grassi che insegnano al bambinello piccolissimo non a colpire bene la palla, ma a imitare gli atteggiamenti degli idioti miliardari che piagnettano in TV per un nonnulla. Mi vanto di non essere mai entrato in uno stadio, di non vedere una partita in TV da vent'anni, quando c'era Pertini in Spagna (e che anche vent'anni fa mi ero addormentato).
Lo so, non è giusto, sono snob e pure vanitoso o quello che di male decidete voi. Ma il pianeta di ignoranza, idiozia e malaffare nato intorno allo sport mi fa profondamente ribrezzo. Alla faccia di Pelè e Maradona, che mi stanno sui coglioni pure loro quanto Sacchi e Galliani.
su questo, gerry posso essere d'accordo: se c'era un calcio bello, oggi questo è morto e sepolto. Per certi versi è innegabile. Ma il calcio, non dimentichiamoci, è anche quello dei sabati o delle domeniche al parco con due giubbotti per terra a delimitare la porta. Non è solo quello della tv è anche quello che puoi fare tu tutti i giorni.
Sul fatto che ci sia un monopolio del calcio in TV, anche su questo mi trovi d'accordo. Il basket è ingorato: ho un amico che per vedersi le partite dell'Armani deve aspettare non so che ora di notte. Tutto vero.
Ma il calcio è così perché sono i media ad imporcelo o, più semplicemente, è così perché è lo sport più seguito da sempre? era così anche quando non c'era la tv. Mio nonno mi raccontava di lunghissime discussioni al bar con gli amici, dopo la partita ascoltata alla radio. Esattamente come oggi sui forum internet o al processo di biscardi.
vabé alberto, così tronchi ogni discussione.
e poi, fidati, è molto più snob leggere proust e tifare inter.
;-)
io so solo che a girare per le strade del centro durante le partite della nazionale ai mondiali quando si incontra un altro essere umano maschio... in genere ci si abbraccia chiamandosi "fratelli!"
:-)
Consiglio a tutti "Febbre a 90°" di Nick Hornby.
Unico Hornby che ho trovato palloso :-)
beh, immagino.
Sono sempre stato sportivo, sia "attivo" che "passivo". Anzi polisportivo.
Mi è sempre piaciuto praticare, guardare, capire, gustare. Alle olimpiadi guardo anche i salti sul tappeto elastico.
Ma da quando ho la consapevolezza che dietro a tutto lo sport professionistico, e addirittura quello agonistico in genere, c'é la pratica del doping, cioé "baro e ti frego", ho perso molto dell'amore che provavo.
Non è un caso che da qualche anno abbia riscoperto la passione per la chitarra.
Mi rimangono le sporadiche partitelle di basket, pallavolo e tennis con gli amici (il calcetto NO! non lo sopporto; io giocavo a calcio nei campi regolamentari): per me lo sport ora è questo.
L'altro lo posso al limite definire spettacolo. Col trucco.
Ironia a parte non dimentichiamo il cuore del post: il problema doping va al di la del calcio (o sport in genere) professionistico. Mi occupo da anni professionalmente di questo problema (da cardiologo aritmologo) e non immaginate che fogna terribile ci sia sotto i piedi dei nostri figli che adorano lo sport. Non esistono squadre giovanili (di qualsiasi sport) che prima o poi non propongano l'uso di farmaci ai propri atleti come situazione necessaria per poter andare avanti nella carriera, fossero anche solo vitamine. Problema morale a parte, andate a vedervi le statistiche ufficiali sulla morte improvvisa nei giovani atleti, credete che siano tutte naturali? perchè sono più elevate negli atleti che nella popolazione normale. Queste cose in TV non le dicono perchè se il giocattolo si rompe addio miliardi. Esistono persone (vedi ad esempio il mio maestro prof. Furlanello) che queste cose le vanno dicendo da decenni (vi ricordate la creatina durante i mondiali di Roma?) volutamente inascoltati.
Si parlò di creatina già ai mondiali del Messico dell'86, quando un giocatore della squadra italiana (non ricordo chi) dichiarò: "invece di allenarci ci facevano fare delle flebo". Ovviamente non ci fu alcun seguito.
ascoltate il compagno garp: la creatina non serve ad un cazzo!
(sei allievo di furlanello? i miei complimenti!)
la ditta che ha il brevetto della molecola ha tentato di spacciarla per farmaco per anni corrompendo chiunque fosse possibile corrompere.
grazie a dio non tutti i medici si fanno corrompere.
questo dovrebbe farci capire qualcosa su come vengono realizzati i farmaci e come vengano sperimentati, un paio di esempi: il minoxidil ed il viagra, uno nato come farmaco contro l'ipertenzione e poi riciclato come rimedio per la calvizie (durante la sperimentazione sugli umani si scopri' che non abbassava granche' la pressione, ma rendeva le donne villose e barbute e faceva ricrescere i capelli ai calvi) e l'altro come vasodilatatore (tecnicamente e' ancora un vasodilatatore, il suo unico problema e' che ha degli effetti diciamo "molto localizzati", anche questi scoperti casualmente durante la sperimentazione sugli umani).
per quanto riguarda il doping ricordo a voi tutti che in alcune discipline sportive negli stati uniti fino a poco tempo fa era permessa qualsiasi sostanza, ed era questo il motivo principale percui i rofessionisti del baseball difficilmente partecipavano alle olimpiadi (mcguire ad esempio).
risolvere il problema del doping sarebbe facilissimo: o si permette qualsiasi sostanza oppure si vieta qualsiasi farmaco il cui uso non sia giustificabile con certificato medico, se uno e' sano che cazzo se ne fa dei farmaci?
"il minoxidil ed il viagra, uno nato come farmaco contro l'ipertenzione e poi riciclato come rimedio per la calvizie (durante la sperimentazione sugli umani si scopri' che non abbassava granche' la pressione, ma rendeva le donne villose e barbute e faceva ricrescere i capelli ai calvi) e l'altro come vasodilatatore (tecnicamente e' ancora un vasodilatatore, il suo unico problema e' che ha degli effetti diciamo "molto localizzati", anche questi scoperti casualmente durante la sperimentazione sugli umani)."
Berja, non mi interessa difendere nè il minoxidil nè il viagra (fortunatamente mi funziona ancora tutto...) ma se non si considerasse valido l'approccio serendipiano nella ricerca scientifica, la polmonite oggi la cureremmo ancora con mignatte e impacchi.
non mi sono spiegato bene: i farmaci si fanno per realizzare maggiori profitti, non per curare le malattie.
da progetti potenzialmente fallimentari come la creatina, il minoxidil o il viagra l'azienda farmaceutica tanta di recuperare il recuperabile, "con ogni mezzo necessario".
e non ho manco detto nulla delle immani stronzate che si fanno sperimentando i farmaci sugli animali...
adesso sono stato chiaro?
Berja ha ragione da vendere. Un farmaco va usato sempre e solo se ha una giustificazione e un rapporto rischio beneficio accettabile altrimenti meglio usare altre strade che ogni medico degno di tale nome conosce. Chiunque fa questo mestiere in modo veramente serio sà che la maggioranza dei farmaci brevettati o non servono a nulla o hanno gli e stessi effetti di farmaci più vecchi ma costano molto di più. Nella storia di Cannavaro la domanda che bisogna porsi è: un calciatore professionista ha bisogno di flebo di Neoton (che non sarà doping ma può essere pericoloso) per rendere in una partita? Uno che lavora in fonderia con cosa dovrebbe farsi?
"Chiunque fa questo mestiere in modo veramente serio sà che la maggioranza dei farmaci brevettati o non servono a nulla o hanno gli stessi effetti di farmaci più vecchi ma costano molto di più"
Oddio questa è una bella esagerazione...io nel campo ci lavoro, è vero che molto spesso le scoperte sono trainate esclusivamente dal profitto potenziale...ma se questo fosse sempre vero, allora potremmo benissimo scordarci l'insulina spray...o tutte le forme "retard"
Caro Salvatore, tu parli dell'insulina spray, ma senza addentrarci in discorsi tecnici, guarda quanti farmaci per l'ipertensione sono stati brevettati negli ultimi 10 anni. Vantaggi? costano solo di più, stessi effetti collaterali ed altri ne vengono fuori man mano che passa il tempo. Negli stati uniti molte assicurazioni rimborsano ancora solamente il vecchio captopril. Perchè? Vogliamo parlare dei farmaci per l'artrosi che fanno venire l'infarto e l'ictus? o della calcitonina spray per l'osteoporosi che costava miliardi e non la vendono nemmeno più. Se vuoi posso andare avanti ore. Io non so come te ne occupi tu professionalmente, io faccio il medico e sono talmente disgustato da tale problema che ho lasciato la professione classica per andare a lavorare per una cooperativa sociale che si occupa di anziani e disabili. Guadagno meno ma almeno non ho più il mal di pancia.
consola sapere che il grande boemo la pensa cosi'
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_927104.html
Lecce, 14:09
CALCIO, VIDEO CANNAVARO; ZEMAN: FACCIAMO DAVVERO SCHIFO
Non poteva mancare il commento di Zeman al filmato che ritrae Cannavaro alle prese con una endovena di Neoton: ''La cosa veritiera che ho sentito nel vederlo - ha detto l'allenatore del Lecce - è che facciamo veramente schifo. Quello che penso io l'ho detto nel '98 e continuo ad avere lo stesso pensiero perchè i farmaci sono fatti per curare i malati''. (30/04/2005) (Spr)