non mi pare sia una cosa intelligente celebrarlo, fossanche in questo modo, una delle mie maledizioni preferite e' "che il suo nome venga cancellato dalle generazioni".
Io invece penso che debba essere ricordato. La memoria deve comprendere anche l'artefice.
Cioè, peggio di D'Alema? Seriamente?
Non esageriamo.
Piccolo commento OT.
Ieri sera su Rai 3 ho visto un ottimo documentario ("Correva l'anno") sulla II Guerra Modiale. Si è soffermato soprattutto sull'ultimo periodo del nazismo e la disfatta del III Reich, con l'accenno al nuovo film dove Ganz interpreta il beffetto mefitico.
Un programma ben confezionato che andrebbe fatto vedere e discusso nelle aule scolastiche invece che perdere troppo tempo con i fenici...
Almeno a me sarebbe piaciuto poterlo vedere a scuola, perché quello che so sulla seconda guerra mondiale, lo so perché me lo sono letto su libri che mi sono comprato dopo il periodo scolastico. Mai riuscito a scuola a terminare il programma di storia con la conoscenza della II Guerra Mondiale. Mai, nè alle medie nè al liceo.
Sono uno sfigato o è così anche per altri della mia generazione? (sono del '58)
Uguale, anche per quelli del 64.
io invece ho trovato che fosse osceno, quel documentario, per non parlare delle fregnacce di mieli e di fest.
mieli che parla di una "etrema coerenza" di hitler portata all'eccesso nell'attacco all'unione sovietica e fest che mi pare sia piuttosto invaghito del personaggio che ha creato.
il tutto si risolve in una specie di spot per il film su hitler che da' "un ritratto di un hitler molto umano".
sono veramente basito dal fatto che ci sia cosi' tanta ignoranza in giro da non vedere le enormi magagne storiche e culturali in un prodotto cosi' scadente.
il film "La caduta" è quello per cui Wenders se la prese quest'etate (il suo interventeo venne pubblicato anche su Repubblica in prima pagina)?
Ecco vedi, chi non ha ben studiato a scuola poi si porta dietro dei vuoti culturali...
Berja, ammetto che l'intervento di Mieli non l'ho seguito, ma ho seguito quello di Cacciare che spiegava la sua visione del "male assoluto", e devo dire che mi ha impressionato il concetto del "niente" contrapposto alla razza pura.
Però l'attacco di Hitler alla Russia è stato più volte sottolineato dal commentatore come una mossa che ancora oggi gli storici non sanno come interpretare. Era completamente priva di motivazioni razionali e strategiche.
Non ricordo nessuna "estrema coerenza" con quell'attacco, ma ripeto, Mieli non l'ho seguito.
Mi ha molto incuriosito invece il commento circa il fatto che il regime sovietico avesse bisogno di un nemico fisico, reale e tangibile e che per mesi Stalin ripetè alla Russia che Hitler era ancora vivo nascosto in qualche eremo in Ucraina piuttosto che in Spagna. (in effetti il cadavere che si vede nel filmato girato fuori dal bunker, non è quello di Hitler...)
Mi piacerebbe saperne di più.
quella e' stata la parte piu' idiota di tutto il programma, aleph.
una cazzata bella e buona, stalin non aveva bisogno della fisicita' del nemico, semplicemente i sovietici avevano una voglia tremenda di vendicarsi ed il fatto che hitler si fosse ammazzato non gli andava giu', e' vero che il cadavere mostrato nel filmato non era di hitler, era di uno dei vari sosia utilizzati da hitler stesso per depistare e confondere, ma non e' stato detto che i sovietici ci misero mesi e forse anni per decidere al di la' di ogni dubbio che i resti che avevano fossero quelli giusti (lo scoprirono con le radiografie dentali).
la leggenda di hitler scappato e ancora vivo non e' stata utilizzata dai soli sovietici e dai "comunisti" ma e' un patrimonio della letteratura dietrologica e fantastica di tutto il dopoguerra.
insomma tutto il programma grondava revisionismo piccoloborghese ed anticomunista a basso costo, invece di invitare quel cazzaro di cacciari che e' andato a fare il bignamino delle riflessioni sul nazismo non potevano invitare chesso' Enzo Collotti o Pier Paolo Poggio? troppo "communisti" eh? troppo poco schierati col revisionismo all'acqua di rose di mieli...
Berja, scusa la franchezza: ma non ti pare di soffrire un pò troppo della sindrome dell'accerchiato?
no
ho le mie idee e non da ieri.
la passione per lo studio della storia militare e non della 1 e 2 g.m. ce le ho da quando ho 9 anni, non mi sento affatto accerchiato, semplicemente trovo odiosissimo che persone che si definiscano "storici" non hanno la benche' minima conoscenza approfondita della materia che dovrebbero conoscere.
i testi ci sono, i documenti pure basta darsi da fare, invece la storia viene solo e sempre utilizzata come strumento politico per soddisfare le necessita' del padrone di turno.
Vista la tua passione/conoscenza della storia ti chiedo un'opinione su Francoise Furet. Che ne pensi di lui?
ne ascoltai un'emozionante conferenza, introdotta da Nilde Iotti, alla biblioteca della camera dei deputati nel 1991 o 92; diceva, in poche parole e riassumendo (se scrivo cazzate e' colpa mia), che la rivoluzione d'ottobre era stata un fallimento e che con il ritorno dei paesi dell'est alla democrazia si facevano piu' forti le istanze eterne della rivoluzione francese "liberte' egalite' fraternite' " viste in un'ottica "liberale".
mi permetto di osservare che al momento attuale la rivoluzione francese ed i suoi valori sono sotto attacco come non mai.
eche furet fece il percorso di tanti intellettuali come lui, parti da basi marxiste (leniniste) per poi passare al socialismo liberale e concludere la sua parabola nel liberalismo borghese prima e nella reazione piena in ultimo.
a puntello di questa interpretazione posso portare questo articolo:
http://www.alleanzacattolica.org/indici/articoli/cantonig270a.htm
che cosa sia alleanza cattolica vi consiglio di cercarlo con google, magari dando un'occhio al sito kelebekler.com (http://www.kelebekler.com/cesnur/ita.htm)
insomma furet per fare quello che ha capito tutto ed e' piu' furbo di tutti ha si' rotto molti tabu', e questo e' cosa buona e giusta, ma ha anche dato tantissimi argomenti alla peggiore reazione.
non parlo del "libro nero del comunismo" poi...altrimenti mi si avvelena il sangue.
Grazie, buone informazioni. Ti ho chiesto di lui perché saranno ormai un paio d'anni che il suo "Marx e la Rivoluzione Francese" mi guarda dalla mensola più alta della libreria...e mi sa che prima o poi lo affronto.
Deduco comunque che anche con Furet si applica in pieno l'eventualità di nascere rivoluzionari e morire reazionari...c'est la vie-
"marx e la rivoluzione francese" e' un buon libro, rompe molti tabu' dell'epoca in cui fu scritto.
del resto anche de felice scrisse ottimi libri inizialmente e poi naufrago' miseramente sul "consenso". forse e' il destino degli storici che "partono incendiari e fieri e quando arrivano sono tutti pompieri".
Sto cercando la registrazione di "correva l'anno" del 4/572006 su Rudolf Hess, in particolare gli ultimi minuti in cui si vede il cadavere a colori. E' una richiesta un po' bizzarra e macabra, non sono un necrofilo, ma mi serve per il mio lavoro: sono un pittore. Si veda il mio sito su "Saatchi Your Gallery". Si Astengano i perditempo. Grazie. LUCA DEL BALDO
Ma chi è 'sto tizio?
in effetti non e' male
http://www.saatchi-gallery.co.uk/yourgallery/artist_profile/Luca+Del%20Baldo/271.html
Che il diavolo ti porti, oggi e per sempre, come ti portò sessant'anni fa, quando ti venne l'unica buona idea della tua vita: liberare il mondo dalla tua schifosa presenza.
Io sono assolutamente d'accordo con questa frase!
"ma il migliore fu mussolini"
Onor del vero, gli va dato atto che, nel finale, non solo riuscì a fare quel che faceva Hitler, ma lo fece persino a testa in giu'...