Dalla fregatura con la Bicamerale D'Alema è diventato come la maionese impazzita...
Non si capisce se fa certe sparate perchè è d'accordo con la filosofia biscardiana del "purchè se ne parli..." oppure perchè arteriosclerotico.
Di sicuro legge troppo "Il rifoglista".
Alberto, facciamo un discorso terra-terra.
La "tua idea politica" (che è anche quella di molti di noi che qui bazzicano), il tuo modo di vedere la realtà, la società etc. etc., non sarà mai esportabile su piano nazionale. Non diventerà mai, cioè, il programma politico di chi vuole governare un paese occidentale come l'Italia.
La "tua idea politica" (virgolettato per utilizzarlo come titolo, non per altro) andrà bene per una piccola parte di persone, che scrivono su un Bolg, che frequentano un certo bar, certi ambienti socio-culturali.
Il D'Alema (essere vomitevole) di mestire fa il politico, questa è politica che piaccia o no, sia visto da destra che visto da sinistra.
E' giusto far presente che certe cose non vanno bene, o vanno dette in altro modo, ci mancherebbe, non saremmo in democrazia.
Ma Prodi (ricordi la lettera "Dear Mr. President"? pochi se ne sono accorti ma è un macigno quella lettera...), Fassino e D'Alema si stanno allenando per salire sul ring del Governo.
Così è, se vi pare...
A questo punto lo dico ufficilmente, senza remore, senza mezzi termini:
Massimo D'Alema è una grandissima t*s** *i c**z*, pericoloso (lui sì!) per la democrazia.
Ora, io ho una mia idea di democrazia, che voglio diffondere, a partire da D'Alema.
Che faccio? vado da lui a gliela "inoculo" a suon di sberle? E'questo il metodo che propugna?
Sono furioso!!!
Era già una giornata di merda....
Aleph, non credo di essere poi così antioccidentale (e Zapatero dove lo metti?), così in minoranza (penso al consenso riscosso da Arci, Emergency, movimenti pacifisti in genere, sfociati nelle grandi manifestazioni contro la guerra su cui solo un premier come berlusconi e un arrogante arrivista come D'Alema possono restare insensibili).
Non vagheggio la dittatura del proletariato, il Che che espugna Palazzo Chigi, le barricate partigiane su via Lorenteggio. Mi limito a pretendere dalla sinistra il rispetto di due valori fondanti: il pacifismo e la "questione morale". Per tutto il resto, immagino che si possa e debba discutere. per queste due voci, non c'è compromesso. D'Alema, per me, da tempo avrebbe dovuto avere almeno il briciolo di decenza necessaria a mettersi fuori dal PCI/PDS/DS. Visto che la decenza gli manca, sta smontando il suo (e mio!) partito politico, per farne "Forza D'Alema".
Mi sembra interessante rileggere a questo proposito le 15 tesi che Evangelisti ha scritto qualche mese fa su Carmilla:
http://www.carmillaonline.com/archives/2005/02/001222.html
Carlo
Vorrei che qualcuno di mostrasse praticamente, utilizzando gli strumenti del pacifismo, come si fermano le carneficine in Africa, e a posteriori come si sarebbe affrontato il problema Kosovo. Insomma io credo che "ilpacifismoebasta" a volte sia la coperta di Linus che copre sogni ed inefficienze. Salvo
io invece vorrei che finisse ancora una volte nella categoria "in miniera"
"Esportare la democrazia con successo"
quel "con successo" e' esilarante!
voglio dalema a zelig al posto di bisio! (ma va benone anche in miniera)
Ma se non riusciamo più neanche a esportare le scarpe col dollaro così basso! Inoltre i cinesi fanno copie perfette di democrazia a prezzo stracciato e la loro concorrenza è imparabile.
ieri sera ho parlato con una persona presente al convegno che mi diceva che il senso dell'intervento dalemiano era diverso e più vicino a quello di Amato
certo che anche il pacifismo dei senza se e senza ma che si esprime in questi modi "violenti" e intolleranti delle "differenze" di pensiero...fa riflettere.
e come