Gli insoliti equilibri della giunta Cacciari
Ecco la giunta Cacciari, cinque donne su 12 assessori, 4 ai Ds. Pace fatta nel centrosinistra? Non proprio. Entrano i Ds, restano fuori verdi e Prc, il vicesindaco è il ds Vianello. L’Udeur? Cacciari assicura: «Ci sono rappresentanti nella giunta indicati, anche se non iscritti, dall'Udeur», come l’assessore all’urbanistica Vecchiato. «I Ds - dice Cacciari - hanno avuto la rappresentanza che detengono nella città, ho sempre detto anche durante la campagna elettorale che se avessi vinto non mi sarei certo sognato di fare una giunta monocolore». Per Cacciari, «i Ds hanno una maggioranza adeguata, quella che è la loro forza, la loro rappresentatività, la loro autorevolezza in questa città». Venezia «laboratorio politico»? Solo per chi, dice Cacciari, « intende la politica come contrapposizione, trincea contro trincea. La campagna elettorale non è stata da trincea; era tutto trasversale - spiega - e almeno un terzo dei Ds mi appoggiavano».
Presidente del consiglio è stato eletto, su indicazione del sindaco, Renato Boraso di Forza Italia.
All’opposizione Casson, e con lui l’ex prosindaco Bettin: «Abbiamo chiesto al sindaco e alla sua coalizione di confrontarci per vedere, non a priori se era possibile riunire l'intero Centrosinistra: abbiamo trovato una chiusura e quindi passiamo all' opposizione».