Marco Travaglio è un genio. Tutti i suoi articoli sono speciali, alcuni sono capolavori. A volte gli basta un titolo per fare un capolavoro. E' il caso del
doppio pezzo con cui ha raccolto su Repubblica Online le sparate di D'Alema precedenti all'ultima sull'esportazione ("espansione"? boh, non cambia granché...) della democrazia. Leggere Travaglio ispira. Aggiungi la caterva di post che riceviamo dai lettori e il costante, preziosissimo feed di notizie da
Mastro Rotafixa ed ecco che l'ispirazione esplode e come d'incanto si vede la luce.
Occorre un'altro piccolo pezzo di premessa. Da tempo immemorabile (sostanzialmente: da quando ha sostituito la giacchetta beige di sinistra con il tasmania da buona società) il baffuto "Calderoli di (si fa per dire) sinistra", noto anche come "ducetto riformista con scarpe milionarie" o "il neocon mascherato che presiede i DS", affligge quotidianamente il popolo della sinistra con uscite e interviste che sembrano studiate da Bondi e Taormina, tanto sono deleterie per il centro sinistra. Apre bocca, spara un commento e il sondaggio crolla. Uno così, perdente da sempre, ma spocchioso come Giulio Cesare, rende insufficienti le sezioni di One More Blog in cui più frequentemente è comparso (
Prestigioso Premio Calderoli,
la faccia come il culo e
in miniera!).
«Che fare», ci domandavamo con amici, autori e lettori da parecchio tempo? Massimo D'Alema scavalca a destra Calderoli, in una corsa a rotta di collo verso le vette (o abissi) di Gentilini.
Che fare, ci domandavamo?
La risposta era lì, semplicissima, ma ci sfuggiva, non la vedevamo. Oggi - grazie a Travaglio (e soprattutto grazie alle capriole politiche del Massimo) - l'abbiamo vista con chiarezza e la mettiamo in pratica. Oggi nasce una nuova sezione, "
il lider da esporto", in cui raccoglieremo somme parole e illuminati pensieri dell'accanito picconatore di quello che fu un Gran Partito (amen).