Scusami, ma non si trattava di un intervista, bensì di una relazione a un seminario di italianieuropei che è disponibile online. Invece di fare illazioni, vai, leggitela e giudica tu se era comprensibile o meno. Non ti pare?
Primo: non ho detto che è un'intervista. E' la relazione del presidente dei DS a un convegno. Se tale relazione è capace di creare tali e tanti fraintendimenti, è colpa di chi parla/scrive, non di chi ascolta/legge. Acquisto e leggo i quotidiani per informarmi, immagino che un giornalista politico di Repubblica sia in grado di riportare un pensiero, sempre che questo pensiero sia esposto in modo chiaro. Evidentemente non è il caso degli arzigogoli dalemiani.
Secondo: ho provato ad andare sul sito del partito senza elettori rompicoglioni che D'Alema si è fatto comprare dai suoi amichetti ricchi. Dopo averlo girato con un po' di fatica (causa la formattazione ovviamente Windos-friendly che mette in difficoltà il mio Fedora), ho trovato solo filmati da scaricare, che sinceramente non ho voglia di sorbirmi. In compenso ho trovato una pagina che mi ha ricordato come questi bei tomini nel 2003 abbiano organizzato un convegno in collaborazione con la fondazione intitolata a un noto pregiudicato latitante, tale Bettino Craxi. Tutto dannatamente riformista.
Se non giudichi troppo male questa autopublicità:
http://www.leftwing.it/index.php?s=terzapagina: trovi in breve i passaggi essenziali del discorso di D'Alema sul punto.
(Poiché qui si sta giudicando se davvero sia stata una svolta, ricordo che D'alema c'entra pure qualcosa con la guerra in Kosovo. Voglio dire: si può legittimamente criticare il D'Alema d'allora e quello di oggi, ma quanto sia appropriato parlare come hanno fatto tutti i giornali di non so quale svolta neo-con lo si può vedere dalle righe che ti ho linkato)
Ciao
Premetto che forse ti è sfuggita la citazione della lettera di Arlacchi, che dà un punto di vista diverso.
Ho letto sul tuo sito (altro che "giudicare male", la citazione è utilissima) il passo incriminato, l'avevo già letto, lo trovo tutt'ora totalmente inadeguato a un presidente dei DS.
Per quanto mi riguarda il concetto stesso di "espansione della democrazia" è già fastidios. Ma lo è ancora di più l'affermazione che «il fallimento dei processi di democratizzazione è legato fondamentalmente non a mancanza di coraggio nell’uso della forza (secondo l’ideologia della destra americana, a un’Europa bottegaia che non ha il coraggio di prendere le armi) ma alla mancanza di una strategia globale in grado di sostenere processi di democratizzazione attraverso politiche di riduzione delle diseguaglianze e edistribuzione delle opportunità».
Questa frase è quanto di più viscido e ambiguo abbia letto negli ultimi mesi. Ed è la causa del (presunto) fraintendimento. Se D'Alema voleva dire "bianco" e tutti hanno capito "nero", la considerazione da fare è una sola: D'Alema è inadeguato.
Diamo un giudizio diverso su quella frase, che per me significa senza ambiguità: il vero punto non è che l'Europa non abbia il coraggio di prendere le armi, ma dotarsi di una strategia ecc. Ovviamente, se in una strategia globale il ricorso all'uso della forza deve comunque essere escluso, hai ragione ad essere in totale disaccordo con D'Alema, che invece lo include. Ma ripeto: lo includeva palesemente già al tempo del Kosovo, sicché non mi pare che di svolta neo-con si tratti. Si può pure ritenere che D'Alema sia un guerrafondaio, ma non che lo sia dal giorno del seminario di Italianieuropei!
P. S. Il sito non è mio, però ci scrivo, in seconda pagina.
E sì, la lettera di Arlacchi non l'avevo letta. Ti ringrazio.
Certo il Kosovo non è una bella pagina. Eppure all'epoca ero stato più tenero con il nostro, la sensazione era che swi fosse trovato in un vicolo cieco. Stavolta, tra un approvazione per il pensiero neocon e l'altra, capisco che in realtà anche lui c'ha la libbidine di fare la guerra e convincere il mondo che la "sua" democrazia è quella giusta. Brutta storia.
Anzichè dar addosso sempre e comunque al povero D'Alema,dovreste provare a considerare le sue proposte...
Scisa Eli, cosa stiamo facendo da anni a questa parte? Non solo le consideriamo, dobbiamo pure subirle, eccheccazzo.