Vaccinazioni: il diritto all’informazione
Della vicenda del bambino “sospeso” dalle graduatorie delle scuole materne
comunali perché non vaccinato, al di là del dibattito in corso su rischi e
benefici delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative, preoccupa la quasi
totale mancanza di informazioni da parte dei soggetti competenti.
L’assessore Simini, dopo aver dichiarato che le norme vengono interpretate
ed applicate rigorosamente dai dirigenti, ricorda che comunque il Comune
non è obbligato a realizzare le scuole materne; aggiungendo poi che in
fondo il problema è limitato a una decina di casi in tutta la città.
Le famiglie intanto rimangono carenti dell’informazione di base necessaria
ad acquisire consapevolezza, ad esempio, sugli obiettivi del programma di
vaccinazioni per i bambini, sui vaccini obbligatori e raccomandati, sui
rischi che corre il bambino non vaccinato in una comunità infantile. In
questo senso, per evitare differenti interpretazioni della normativa
vigente e il conseguente disorientamento delle famiglie, è importante che
l’attività comunale si raccordi e si integri con quella regionale e
statale.
L’approfondimento del problema, senza confonderlo con liste di attesa e
dirigenti troppo zelanti, potrebbe costituire l’oggetto della prossima
iniziativa dell’Assessorato all’Educazione, senz’altro più utile e
apprezzabile di bandiere di Milano o compact disc in regalo.
Milano, 9 maggio 2005
Marilena Adamo