Hai ragione...
Ma vediamo il lato positivo: le partite andremo a vederle con gli amici al bar e ognuno si porterà la sua sedia. Proprio come 50 anni fa, quando la TV ce l'avevano solo i vicini ricchi e i bar, appunto. Ti sembra poco?
Sono d'accordo con Aleph, e ora davvero c'è veramente poco da vedere in televisione. Come dice Jannacci "La televisiun la g'ha na forsa de leun, la televisiun la g'ha paura de nisun,
la televisiun la t'endormenta cume un cuiun"... (la Televisun, 1975)
Andrea, non so se hai visto Jannacci sabato sera da Arbore.
Uno spettacolo, peccato per chi non l'ha visto...
(comunque di cose da vedere alla tv ce ne sono, te le devi solo cercare con pazienza, molta pazienza)
no, io non sono d'accordo manco per il cazzo. Una sola multinazionale è diventata proprietaria di tutto uno sport. Non c'è alternativa, non c'è scelta, non c'è libertà. C'è obbligo di decoder o comunque di dare soldi a SKY, anche indirettamente, andando al bar. O così, oppure il buoi. Nessuna partita, nessuno sport, nessun gioco. O loro o niente. La risposta in questi casi è solo il rifiuto. COme si diceva giorni fa qui, insieme all'amico rotafixa.
Per anni mi sono incazzato con mia madre, e ora devo finalmente darle ragione: sono 22 pirla che corrono dietro a un pallone. Non credo più al calcio, non credo che esista quello pulito (ai livelli medio - alti, almeno). Ho sentito in Radio un genitore di ragazzino, livello pulcini, che era terrorizzato perchè i dirigenti della società gli chiedevano una liberatoria per poter farcire il bimbo di intrugli! Già a quella età!? Ora qualcuno mi dirà , si ma tutto lo sport proffessionistico è così. Va bè allora lo ignoro.
Portiamo le sedie al Bar e chiacchieriamo con un amico o anche col barista, e beviamoci un Crodino in compagnia. E' solo salute. E l'Inter? In Chiapas col subcomandante, il subpresidente e tutta la subsquadra!Tutte le altre squadre: in minieraaaaaa.
invece vi consiglio il gramellini di oggi sulla stampa.
il pover'uomo ha avuto la tv rotta per una semana ed ha scoperto il nirvana di una vita normale (viva, diceva mogolbattisti).
d'accordo con aleph: magari 'sti panzoni escono di più e lasciano in pace quelle mentecatte che se li so' sposati.
oggi mi sento buono.
E' vero: al bar a parlare. E c'è tanto da parlare. E ci sono tanti bar dove parlare. quelli dove non c'è musica. Ne conosco uno a Milano bellissimo: bella aurore. Lì non c'è SKY, non c'è decoder. Non c'è calcio. Sì se il calcio è SKY, se SKY è lo sponsor del calcio, cioè se il calcio è la televisione. E siamo telcomandati. La risposta e mandare tutto 'affanculo. Sottrarsi. E tornare al bar, a litigare o in trattoria a mangiare e bere. Quando le porte si chiudono, è meglio uscire. E non credere, sami, non è certo una partita in chiapas che salva l'inter da sto schifo.
Su "non Logo" viene be spiegato cosa singifica quando una multinazionale, per gradi, in maniera strisciante si appropria di un gioco, di un luogo, di uno spazio che prima era di tutti. Quando se ne è appropriata e ce ne si accorge, ormai è troppo tardi. Guardate anche la Coppa Italia, sapete come si chiama da un paio d'anni? TIM cup. Cioè la coppa della Telecom Italia Mobile. E' sua. Non è del calcio. Non è dello sport.
Al bar, ragazzi, al bar a bere e giocare a carte.
Alla Belle Aurore hanno anche il backgammon. Quando ci si trova per una partita?
è vero, hanno anche la dama, gli scacchi e forse le carte napoletane. E poi la John Martins special alla spina. Una delle migliori birre rosse del creato.
Bar de' Marchi, nell'omonima via, a Bologna. E' vicinissimo al mio corso di francese, ed entrandovi, ci si ritrova catapultati trent'anni addietro (non scherzo, il barista e i muri ingialliti da decenni di fumo mi ricordano la mia infanzia). Frequentato da anziani petroniani e fuorisede alternativi.
Anche li', vinazzo, birrazza, caffé e niente TV. E' uno dei pochi posti nel quale permetterei il fumo, perché fa parte della sua anima... ;-)
Vecchio Bar Basso Milano. Si può stare 5 ore seduti con una sambuca. I vecchi camerieri non camminano più, flanano intorno ai tavoli con l'aria di chi ne ha visto basta.
eh, ma al bar basso non c'è birra alla spina, sami. la pinta è sacra.
il calcio è malato, percio' tutti al bar!!!....pero' per quelli che desistono c' è sempre il web: mai sentito parlare di http://www.coolstreaming.org ?
Come gioco il calcio mi piace, ma a questo punto non guarderò nemmeno più i mondiali, in alternativa forse andrò a farmi una partita al parco con chi trovo... farò lo straniero in qualche sfida Senegal - Marocco...
Fare sport, giocare con i bimbi, leggere, fare l'amore, suonare, cantare, internet, gli amici.
Scusate ma il TV a che serve?
la tv non serve a niente. è il calcio che a me piace. E mi sta sul cazzo che se lo rubi tutto uno solo.
Piace pure a me, ma non sono disposto a farmi succhiare il sangue (oltre che il cervello, ma è un altro discorso).
Spegniamo i televisori e gli imprenditori-squalo ci penseranno un po' di più prima fare razzie.
invece, secondo me otterrano il risultato che vogliono: costringere gli indecisi a fare il passo e comprarsi SKY e il decoder. E' un atto violento come pochi e saremo in pochi (sempre gli stessi, e secondo me, con qualcuno in meno) a non partecipare. Orami il calcio e SKY sono una cosa sola. E questa è appropriazione di quello che doveva essere e restare un bene comune.
Il calcio, una volta prima di tutto uno sport, ora è l'oggetto e con lui le coscienze di chi lo segue, di proprietà di alcuni sponsor.
Sapete che Klinsmann, ct della nazionale tedesca ha detto recententemente ai suoi giocatori, su sollecitazione del suo sponsor: "o giacate con scarpe Adidas, o siete fuori dalla rosa".
Per chi non ama juvemilaninter il calcio è già stato rubato da un po'... Chi segue l'argomento in questione sa che il tifoso del bologna o del lecce o della cremonese è sempre più schiacciato nella sua voglia, legittima checchè se ne pensi dello sport, di tifare per la propria squadra, da un sistema che ormai è monopolio di tre. Le "piccole" languono e i ragazzini che si avvicinano al calcio ormai possono "vedere" solo le superpotenze; non c'è più un senso di appartenenza.
Questo è un processo in atto da tempo; ora una spallata decisa di questo sistema destinata ad allontanare il calcio da ancora più masse popolari, proprio in occasione dei Mondiali, evento che solitamente suscita l'affettuoso interesse anche di chi di solito non segue.
E sì, fa parecchio incazzare, gli ultimi brandelli di sana sportività di questo sport (cioè quelli garantiti dal pubblico delle famiglie che, per dire, guardano "solo l'Italia ai Mondiali e basta" -ché nell'ambiente in sè di pulito non c'è nulla da tanto tempo) vengono strappati, e fa incazzare chi ama il calcio tutto ciò, chi non va più allo stadio per varie motivatissime ragioni e che d'ora in poi non potrà seguire nemmeno alla tv (solo quello: una volta ogni quattro anni, per cui niente repliche tipo "Meglio, così non passi il tempo in poltrona") l'evento calcistico popolare per eccellenza. Ce lo stanno togliendo proprio del tutto, questo sport.
Unica consolazione: la cecità ottusa di murdoch & co. (come di tutti i monopolizzatori) li porterà a perdere quello che speravano di tenere in pugno. Di questo passo credo che la gente che vorrà (e che potrà: costa parecchio!) seguire il calcio probabilmente si ridurrà tantissimo.
Viva la partita tra amici e figli di amici che ho giocato ieri sera
l'"unica consolazione" di oppi e' esattamente la mia. anzi: e' la maledizione che scaglio. se poi funziona chiamatemi milarepa. :-)
Per una volta che ci si comporta con rigore e serietà... la speranza è che venga applicato in tutti i campi... ricordate i mondiale della Corea 2002, 300 miliardi a spese dei contrinuenti e un ricavo passivo assurdo...
E' un segno di speranza e di ripresa... lo avrei detto con qualsiasi colore politico al governo RAI