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Alberto Biraghi
E se "la destra dei valori" fosse bufala?
«Fini è entrato in quota Zapatero. Ha detto che andrà a votare ai referendum come prescrivono i radicali, e ha detto pure che voterà tre sì. È riuscito a conquistare le prime pagine dei giornali e a mettere finalmente d'accordo quasi tutto il centrodestra nel dargli torto: da Berlusconi ai leghisti, dagli ex democristiani a larga parte del suo partito. Tutti contro a dirgli, ma Fini si sarà bevuto il cervello. Ha spiazzato gli elettori di destra che avevano digerito tutto, dai giudizi sul fascismo come male assoluto ai pellegrinaggi interni e internazionali, dalle dichiarazioni sugli immigrati a tutto il resto; avevano perfino digerito due crisi di governo astruse, una gravidanza isterica, detta verifica, ed una cristi post-parto elettorale, entrambi incomprensibili e assurde nei loro esiti».
E poi continua: «Ora scoprono che anche la destra dei valori, la destra che vuole rappresentare l'Italia conservatrice, i principi religiosi e naturali, la tradizione e la cristianità, era solo una momentanea postazione per mietere consensi e intercettare qualche dc in libera uscita. Dopo la svolta di Fiuggi c'è stata ora la svolta d'Anagni, vicina alla città termale e nota perché là volano gli schiaffi ai Papi. E Fini uno schiaffo di benvenuto a Papa Benedetto XVI l'ha dato subito con questo triplice sì, a nemmeno una settimana dalla sua visita, vestito da pinguino come prevede il protocollo, a Sua Santità».
Marcello Veneziani su Libero di ieri. E' chiaro che destra ha gli intellettuali che si merita.