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Alberto Biraghi
Altro schiaffone del giudice a Perugini
«Tra le persone rinviate a giudizio figura anche il vicequestore Alessandro Perugini, all'epoca dei fatti vice capo della Digos di Genova, già rinviato a giudizio insieme ad altri poliziotti per abuso di ufficio, falso e calunnia nei confronti di sette persone arrestate senza motivo il 21 luglio e per aver minacciato con una pistola gli arrestati ed aver percosso un manifestante». Da
l'Unità a proposito dei rinvii a giudizio del 45 aguzzini e torturatori di Bolzaneto. Reati contestati: abuso d'ufficio, violenza privata, falso ideologico, abuso di autorità contro detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
«È importante che il processo si svolga celermente visto che la legge Cirielli incombe e il rischio di prescrizione dei reati è inaccettabile. Ed è necessario che gli agenti rinviati a giudizio siano immeditamente sospesi dal servizio» ha commentato Vittorio Agnoletto.
Condivisibile al 100% anche la dichiarazione di Francesco Caruso: «Dopo il rinvio a giudizio c'è ora bisogno urgentemente di un provvedimento di rimozione o quantomeno di sospensione dal servizio per quei poliziotti e carabinieri imputati per le violenze commesse all'interno della caserma Bolzaneto durante il G8 di Genova. È una questione di igiene politica e morale: hanno pestato a sangue e torturato giovani inermi, hanno falsificato prove e verbali, hanno impedito loro di contattare legali o parenti, li hanno seviziati, insultati, minacciati, costretti per giorni a rimanere in piedi con le braccia alzate contro al muro senza possibilità di dormire, di bere o di mangiare. Malgrado tutto ciò, questi torturatori allo stato attuale prestano servizio nella polizia, nell'arma dei carabinieri, nella penitenziaria».