Per questo motivo, viva ora e sempre il DVD, che mi sta aiutando *tantissimo* per il francese.
Hai assolutamente ragione, sami. Sopratutto per chi, come il sottoscritto, conosce l'inglese non suffcientemente bene da poter vedere e capire un film senza l'ausilio dei sottotitoli. Per non parlare della altre lingue. E un film in lingua con i sottotitoli è un'esperienza importante e utile. Basta vincere un po' di pigrizia e si scoprono suoni, rumori oltretutto che con il doppiaggio venivano coperti. Il sonoro del film ne guadagna immensamente: cioè è come il regista l'aveva pensato. E' davvero un peccato che uno debba rinunciare solo perché non ci sono i sottotitoli. INfatti i cinema che proiettano i film i lingua originale sono frequentati quasi solo da stranieri. Ripeto siamo nel paese delle veline, dove la gente vive pigramente. cosa pretendiamo?
Scandalo aggravato dalla qualita' spesso inaccettabile del doppiaggio e dei doppiatori. Per non parlare di tutti quei film (inglesi soprattutto) che raccontano i conflitti culturali e generazionali delle società multietniche, in cui l'italiano (a volte ridicolmente storpiato) che viene fatto parlare a tutti i protagonisti rende la visione grottesca e a volte incomprensibile.
Qualcuno e' in grado di dirmi, ad esempio, se la mamma della "sposa turca" era tedesca o turca ?
Già...il tutto a partire dai titoli! dei film, di solito resi con traduzioni insensate.
Penso che se non se ne riescono a vedere a Milano, nel resto d'Italia possa essere solo peggio (nella mia città non ce n'è l'ombra).
L'inglese non era una delle stupidissime "tre 'I'"? Ha!
"La sposa turca" è uno di quei film assolutamente non doppiabili.I protagonisti alternano turco e tedesco e l'effetto è straordinario. L'ho visto in un commovente buco di cinema di Nizza (http://www.cote.azur.fr/cinema_mercury-nice_19.htm), dove alternano una ventina di film alla settimana tutti in VO con sotttotitoli.
La gente vota i film all'uscita. Il cinema è tappezzato di ritagli di giornale, foto e commenti. Le pareti decisamente ignifile! La puzza di metropolitana di Londra, patatine fritte e birra della vicina Cafè des Nations, dove gli scacchisti si danno appuntamento per una partita e un pastis. Tornando a Michele la madre della sposa turca è turca, l'attrice è Birsen Guner.
Non so a voi, ma quando guardo film con sottotitoli non riesco a seguire con cura le immagini; a metà del primo tempo mi gira la testa.
Molto meglio original e chiuso lì.
Ultimamente sta circolando Le Rayon Vert in lingua originale. Ottimo francese, comprensibilissimo.
Sì, è ovvio che è molto meglio original e finito lì. Ma non tutti sanno la lingua così bene da caprie tutto. E in quel caso, allora non hanno scelta, se le cose stanno così: al cinema i film si guardano doppiati. Per il resto o DVD o Sky.
Invece un film con i sottotitoli aiutrebbe molti a imparare meglio la lingua e a gustarsi un film migliore. Basterebbe levare dalle sale tante vaccate e si libererebbe la metà delle sale dove proiettare glio stessi film proiettati nella sala accanto, ma in lingua originale. Oppure basterebbe che certi cinema con la presunzione d'esser d'elite, come l'anteo a milano, facessero meno film ma quei pochi li offrissero sempre sia doppiati che in in lingua con sottotitoli. In Italia è chiedere troppo anche a chi vuol fare l'aternativo.
Aleph: discorso valido per chi è già addentro nella lingua, non per il principiante. Bisogna poi distinguere sui sottotitoli, tra sottotitoli in lingua e sottotitoli in italiano. A mio parere dei buoni sottotitoli in lingua sono utili per lo studente. E poi ci sono sottotitoli e "riassunti".
Ecco, questi ultimi non servono a un bel niente... ;-)
Max
...infatti, io ho sempre inteso sottotitoli in lingua. se no, non ha senso.
No scusate, e ammetto di essere duro di comprendonio, ma esistono le scuole per imparare le lingue più importanti.
Esistono in edicola mezzi tipo Speak up con film sottotitolati in lingua inglese e mi risulta che ci siano simili mezzi per lo spagnolo e il francese.
Ora, trovare "nell'occulta associazione doppiatori" il male della nostra ignoranza in lingue straniere mi sembra davvero sterile.
E non dimentichiamo che i nostri doppiatori sono tra i migliori del mondo, anche a detta di grandi attori stranieri.
aleph, nessuno ce l'ha con i doppiatori. Una categoria che ti apre un mondo (lo dico per esperienza diretta). tra l'altro la scuola di doppiatori che c'è in Itlaia (in particolare quella di Roma) è tra le migliori del mondo. Non possiamo certo lamentarci di come vengano doppiati i film, o comunque non con la categoria dei doppiatori. Si pensi ad Amendola.
No, il discorso era sulla possibilità di gustarsi un film in lingua originale, capendolo. E magari imparando. le cassette di Speak up lasciamole in edicola.
Le videocassette di speak up e i film in VO sottotitolata per non udenti sono uno dei migliori modi per imparare l'inglese con i film.
In realta' l'unica maniera per imparare davvero una lingua e' stare in mezzo a persone che parlano SOLO quella lingua.
Dico questo perche' molti anni fa mi capito' di imparare lo spagnolo durante un corso di lingua inglese nel regno unito, tanto per dire.
Tornando all'argomento principale e' INDISPENSABILE vedere i films statunitensi in VO, perche' e' l'unico modo per apprezzare le infinite sottigliezze recitative legate agli accenti, ai gerghi, ai dialetti.
Ad esempio se vediamo i fratelli marx in italiano ci perdiamo un buon 70% della comicita'.
Allora sono d'accordo. E aggiungo che i film USA sono una miniera di piccole forme lessicali che gli insegnanti ortodossi non prendono nemmeno in considerazione. Ma occorre un minimo di confidenza con la lingua prima di apprezzare e percepire certe sottigliezze linguistiche.
Ricordo uno Scient of a woman con Al Pacino che masticava e sputava parole...ma che recitazione!
Wow, ed io che avevo sempre pensato che imparare le lingue servisse ad abbordare le straniere.
Invece scopro che serve a gustarsi i film in VO.
Che a sua volta ti permette di affinare l'apprendimento e l'uso della lingua.
Che puoi sempre sfruttare nell'abbordare le straniere.
Che poi 'sta storia dell'abbordare è una tutta una fregatura: io fungevo semplicemente da traduttore per gli abbordaggi altrui. Sarà per questo che, ormai, so a stento coniugare il presente di to be e fatico a capire quando mi dicono good morning.
Altro che film in VO.
Per esperienza da ex-giovine metallaro: anche leggersi i testi dei gruppi e canticchiarseli aiuta non poco, così come (ai tempi delle medie) fare corrispondenza. (Poi, nei primi anni '90 passai ai Public Enemy e ai Disposable Heroes of Hipoprisy, ma quella è un'altra storia)
Per i meriti del metal :-), narro un piccolo aneddoto: nel 1986, mi capitò di andare in Austria, e fra i miei coetanei le ragazze parlavano inglese tutte piuttosto bene, i ragazzi tutti decisamente male con la sola eccezione dei due-tre metallari del gruppo... :-)
Daccordo con tutti sulla questione doppiaggio, la cui lobby, che ben conosco, contribuisce - insieme al becero insegnamento delle lingue straniere nelle scuole superiori (com'era la storia delle tre I...omino?) a rendere l'Italia un paese di serie B e ad ingrassare le scuole di lingua.
Con Sami in particolare per "La sposa turca". Film distribuito poco e male, in proporzione al suo enorme valore artistico.
sono un ragazzo sordo.. desideravo vedere "la sposa turca" in cinema ma non potevo perchè non c'era sottotitoli.. aspettavo che arrivano il dvd.. nemmeno questo.. Sono ancora discriminato dal mondo udenti!