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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Il grido profetico di un artista
Superba prosa con risvolti poetici da Renato Farina su Libero di ieri. La porzione disponibile anche ai non abbonati è di per sé un capolavoro dadaista, anche senza sapere (ma si può immaginare no?) come va a finire.
«Quello che sta accadendo a Oriana Fallaci è una cosa normale soltanto in un Paese di pazzi e di suicidi. Processarla per vilipendio alla religione musulmana, trattarla in nome della legge come una sacrilega è sintomo della voglia di morire dell'Europa. Noi partoriamo norme che tutelano il dialogo tra cittadini e religioni. Perfetto, sacrosanto. Chi vuole la guerra civile e religiosa? La Fallaci? Ma non fate ridere. In realtà la guerra è stata dichiarata e pure praticata e persino in corso contro l'Occidente (e contro Oriana). E il codice diventa in questo caso uno strumento tipo cavallo di Troia, per impedire la legittima difesa, per far star zitta chi mostra con il dito l'orrore incombente. Pazzesco, ma sta andando proprio così. Non ce l'abbiamo con il giudice di Bergamo,ma con questa inerzia che ci consegna mani e piedi a chi non desidera altro che ridurci a uno zero senza dignità, orgoglio e ragione. È così. Invece di ascoltare il grido profetico di un'artista, la impicchiamo moralmente per tener buono almeno per un po' l'invasore. Il tutto in nome della buona creanza e della tolleranza. Ma sì,una bella galera tollerante per Oriana. Non riusciamo a crederci. Eppure questa vicenda è la prova provata che ha ragione lei, la Fallaci. È una vita che ce lo dice con una potenza magnifica. Ci sono due tipi di tattiche, messe in piedi dall'Islam, secondo la scrittrice fiorentina. Modi diversi ma un unico disegno: sottometterci, che è poi la traduzione in italiano di Islam.».