Vieni avanti, cretese
di Marco Travaglio
La notizia della decrittazione del geroglifico della «Lineare A», la misteriosa scrittura geroglifica rinvenuta su una tavoletta a Creta, fra le rovine del palazzo di Cnosso, spalanca radiose prospettive per la politica italiana. Se, come annuncia il Corriere, il glottologo Mario Negri ha finalmente svelato la lingua segreta di re Minosse, ci sono buone speranze che venga presto svelato il linguaggio di un certo Francesco Rutelli, meglio conosciuto ai suoi tempi come Er Cicoria, di cui ci sono giunte tracce in caratteri cuneiformi rinvenute fra le rovine di un palazzo di Piazza Santi Apostoli in Roma (la «Lineare R»). I bigliettini contengono anche alcuni simboli rituali: un ulivo rinsecchito, un pugnale, una mortadella e una bandana che ride.
Più agevole è stato il compito dei glottologi con i linguaggi all’apparenza incomprensibili di altri protagonisti della politica italiana vissuti nel medesimo periodo storico. Alcuni esempi.
Frase di tale Cavalier Bellachioma, al secolo Silvio Berlusconi: «Non farò il padre nobile della Casa delle Libertà». Traduzione: al massimo farò il padre ignobile.
Altra frase del Bellachioma: «Pensate allo sconcerto della sinistra se trovassimo, alla vigilia delle elezioni, un leader migliore di me, un soggetto pulito». Traduzione: per ora siamo una banda di zozzoni, ma vedi mai che incontriamo uno pulito... sarà difficile, ma non poniamo limiti alla Provvidenza.
Ancora Bellachioma: «L’Italia sarà in testa fra i sostenitori della Turchia in Europa». Traduzione: questi turchi sono un po’ troppo garantisti con i curdi e gli altri oppositori e decisamente troppo pluralisti nell’informazione, ma con un paio di stage a Bolzaneto e in Viale Mazzini li integriamo noi.
Frase di tal Carlo Ancelotti alla vigilia di una partita importante: «La formazione me l’ha dettata Berlusconi. Non temo di essere licenziato se perdo stasera, semplicemente perché stasera con il Liverpool non perderò». Traduzione: Liverpool-Milan 6-5.
Frase di un tal Libera e Bella, all’anagrafe Luca Cordero di Montezemolo: «Siamo in recessione a causa delle omissioni della politica. Bisogna abolire l’Irap, fare scelte impopolari e rifondare le relazioni industriali». Traduzione: rappresento un’associazione di imprese fallite o sull’orlo del fallimento, ma appena ne trovo una ancora in piedi ve la segnalo, voi intanto levateci le tasse e rifilatele ai lavoratori che sono ricchi sfondati.
Frase di un certo Beppe Pisanu riferita da tale Castelli: «Quando si decidevano i sottosegretari, Andreotti mi riceveva nel suo bagno, mentre si radeva. E io, seduto sulla tazza del water, prendevo appunti». Traduzione: dalla tazza al Viminale, e poi dicono che è l’America il paese delle opportunità.
Frase di una certa Daniela Di Sotto, moglie di tal Gianfranco Fini: «Trovo un po’ ridicoli gli uomini che dopo i 50 anni si fanno il lifting e si tingono i capelli». Traduzione: che Berlusconi abbia 49 anni? Ancora la Fini: «Quando conobbi Gianfranco era uno spilungone con due televisori al posto degli occhiali». Traduzione: poi s’è messo con un nano con sei televisioni al posto del governo.
Frase di tale Clown Davi, «curatore d’immagine» di vari partiti e politici, di destra e di sinistra: «I politici dell’Unione la smettano di lamentarsi in tv che va tutto male». Traduzione: dite che va tutto bene, così Berlusconi rivince le elezioni e mi assume lui.
Frase di una certa Sandra Lonardo, moglie di tal Clemente Mastella, appena eletta presidente del Consiglio regionale della Campania: «Al di là dei miei sentimenti, è una bella giornata per la credibilità delle istituzioni. Tutte le forze politiche han mostrato un senso di responsabilità che cercherò di ripagare lavorando col massimo impegno. Casomai mettendo a frutto i suggerimenti che ho sempre dato a mio marito». Traduzione: in quel periodo storico, dominato dalla dittatura del relativismo, i concetti di credibilità e di istituzioni erano piuttosto labili.
Frase di tale avvocato Pecorella: «Il carcere è divenuto una possibilità concreta per Previti. Ora credo che tutti in Parlamento vogliano trovare una soluzione». Frase di tale Castelli: «È legittimo sparare ai ladri per legittima difesa». Traduzione: ora bisogna convincere Previti che tra la prima e la seconda frase non c’è rapporto di causa-effetto.