Non capisco perchè scandalizzarsi.
La trovo una buona proposta, se non nei metodi (discutibili) almeno nella sostanza.
Perchè se è vero che non basta svecchiare il parco auto per abbattere l'inquinamento, è anche vero che tutto fa.
Svecchiare il parco circolante è utile ed in un certo senso è necessario, perchè abbiamo il parco auto tra i più vecchi ed inquinanti d'europa.
E' scientificamente provato che una vettura euro4 diesel con filtro anti-particolato (come ad esempio una Peugeot HDi o una Fiat Multi-jet) inquina circa 10 volte meno di una non catalizzata a carburatore di 15 anni fa.
Non dico che non inquini per carità, ma rottamare un catorcio di 15 anni fa è come togliere dalla circolazione 10 auto nuove. Mica male no?
Questo se uno è pragmatico e realista. Se invece uno è contro l'auto sempre e comunque è un altro discorso, ma siccome è altamente improbabile che di colpo tutte le auto spariscano com'è nei sogni di qualcuno, abbiamo la capacità di valutare come positive situazioni che certamente non risolvono ma almeno contribuiscono.
Perfettamente d'accordo invece sul fatto che sia scandaloso che il trasporto pesante e quello pubblico se ne freghino. Un bus non catalizzato inquina come 64 auto catalizzate (fonte: ACI), e in molte città circolano ancora bus vecchi di 20-30 anni
tutti gli indicatori economici in picchiata.
una crisi strutturale.
i conti pubblici, dopo essere stati risanati da ciampi e prodi, nuovamente con la febbre grazie al proprietario di villa certosa e a tutto ciò che rappresenta.
un'inflazione reale spaventosamente diversa da quella ufficiale.
i precari hanno ormai addirittura un loro santo.
le coppie si formano solo a letto, "una volta da me una volta da te" (casa di mamma e papà in ambo i casi).
persino i professori universitari sono precari.
siamo a nassiryia per il petrolio e in 18 mesi sono stati uccisi 12.000 civili in iraq, dati del finto governo iracheno quindi moltiplica per n.
nessuno crede più a niete, la fiducia in sè e nel futuro sembra evaporata.
e questi ce dicono: cambia maghina.
ma tu sei sveglio o stai dormendo?
Credo che tra una cinquantina d'anni l'umanità - casomai riesca a sopravvivere - guarderà con commo disprezzo a questi cent'anni e poco più in cui l'uomo ha fatto di tutto per devastare il pianeta in cui vive (e di conseguenza se stesso).
Studieranno sui libri di scuola questi barbari che per spostarsi si portavano appresso da 10 a 20 volte la loro massa e in più lo facevano bruciando petrolio fossile.
E poi andavano (in auto) a fare ginnastica in palestra, al chiuso.
Dannazione, possibile non vedere in che stato siamo ridotti?
Con un assessore al traffico (Milano) che dichiara "non vado in bici perché c'è pericolo" e invece di dimettersi o suicidarsi si sente uno strafigo?
Chissenefotte se un'auto inquina più o meno dell'altra, è il concetto in sé che è perverso, l'auto in città, dove senza auto ci si sposterebbe più in fretta, più sereni, si respirerebbe, i bambini potrebbero gioicare in strada. E senza danni alla produttività (se non a quella dell'auto of course).
E' l'invivibilità della città che è perversa, con lo schifo nell'aria.
E' la follia che prende prima ancora di sedersi al volante, "va bene, ma sto aspettando quella nuova che tiene di più", "la linea del muso mi fa impazzire", "ho fatto lavare anche gli interni".
E poi, in strada, "ti faccio vedere io", "da casello a casello in tre ore", "vai a 180 e non senti un fruscio".
Questa è la follia, continuare a farsi fottere da un sistema che ci trasforma in schiavi dei nostri desideri, quindi del potere, e non ha neppure lo scrupolo di ricordarci che siamo poi noi a fottere noi stessi e i nostri figli.
Le auto non possono sparire di colpo, siamo mica nelle favole, ma c'è una bella differenza tra continuare con i criminali incentivi per l'acquisto e fare invece una seria politica di contenimento del traffico (come avviene nei Paesi civili).
...."da casello a casello in tre ore"....
mmmmmhhh
Una tantum:
taranto-ancona in 5h? ;-)
Nei paesi "civili" ci sono auto più nuove e meno inquinanti delle nostre.
Nell'attesa che si realizzi l'eden che descrivi, alberto, preferisci che le auto che ti circondano siano catorci super-inquinanti oppure moderne vetture meno-inquinanti? Io preferisco la seconda, non vivo di sogni.
L'atteggiamento "o tutto o niente" non sempre paga.
Quello di avere auto meno inquinanti è già un primo passo. Inoltre pensiamo ai riscaldamenti,ecc. ecc.
rotafixa: questo è un problema separato, che va affrontato a mio avviso indipendemente dalla situazione economica e politica. E' ovvio che c'è la Fiat dietro, se la Fiat si arricchisce ma contemporaneamente la qualità dell'aria migliora anche di un minimo, mi può anche andar bene, chiuso. Bisogna saper apprezzare anche i piccoli passi in avanti, le vostre idee sono bellissime ma un pò utopiche ("i bambini che giocano per strada" sembra presa di peso da "il ragazzo della via Gluck"). Io mi dovrò svegliare ma in un certo senso svegliatevi anche voi dai vostri sogni di prati verdi... :-)
macchiselincula i prati verdi, io parlo di idee, futuro, saper progettare dalla forchetta ad un nuovo sistema economico: insomma fare gli uomini, non i clienti.
non c'è uno straccio di scintilla inventiva in questo stronzissimo paese.
continuiamo a girare dentro le nostre città come criceti, affannandoci a dimostrare che abbiamo qualcosa da fare
e in realtà non facciamo un cazzo: siamo fermi.
zero progresso.
compramose la maghinina nuova, bruuuummmm bruuuuuummm.
Non serve sognare. Basta andare a Graaz o a Vienna per rendersi conto di come una città non autocentrica sia possibile. E non è neanche questione di tutto o niente, andrebbero benissimo gli incentivi, se parallelamente si sviluppasse anche un progetto realistico di mobilità alternativa.
Quanto alla riduzione di agenti inquinanti, Los Angeles docet: con politiche durissime sulle emissioni (roba che noi ce la sognamo) hanno avuto risultati ben poco incoraggianti.
"nei paesi "civili" ci sono auto più nuove e meno inquinanti delle nostre".Per esempio? Io sono stata in norvegia e lì l'auto media era vecchia almeno quanto la mia, 6 anni, idem in finlandia, idem nella francia non metropolitana.. Se esci un po' dai centri fighelli e vai per pariferie vedi quanto la mania di cambiar auto ogni 2 anni è solo nostra...D'accordo i nordici sono pochi milioni e possono fare quel che vogliono, ma gli altri?
Vai a farti un giro per periferie e poi mi racconti.
È vero, un bus vecchio inquina molto più di uno moderno (ma comunque un bus porta più persone di un'auto, bisogna anche ricordare questo). La risposta logica dovrebbe essere "quei du' euro che possiamo destinare agli incentivi, diamoglieli alle aziende trasporti per buttare via i vecchi bus".
Il secondo punto dovrebbe essere "buttiamo via i camion carcassoni".
Perché gli intelligentoni non hanno pensato a un punto forse per loro troppo banale. Se io avessi un'auto del 1990, probabilmente la ragione è che non ho i soldi per comprarne una nuova, e non è certo il 14% di sconto (il 70% di iva in meno) che mi fa comprare una macchina.
C'è una sostanziale differenza con gli altri paesi: in Italia l'obbligo di marmitta catalitica sulle auto nuove è stato introdotto nel 1993, mentre ad esempio in Germania nel 1988 (negli USA nel 1980)...Ciò significa che in Germania sono catalitiche anche auto che hanno quasi vent'anni. L'Italia è stata tra gli ultimi paesi in europa ad introdurlo.
Inoltre la scusa del "povero" che non ha i soldi per cambiare auto non regge. Esistono anche le auto catalizzate usate. Possiedo una 106 del 1994 catalizzata il cui valore commerciale è di circa 800 euro. Come vedi una catalizzata se la può permettere chiunque si possa permettere un'auto in generale.
Riguardo ai bus ed ai camion credo che con loro la legislazione dovrebbe essere più severa. Infatti sono impiegati per scopi lavorativi quindi per produrre reddito e quindi usati molto più spesso, perciò si dovrebbe imporre un ricambio dei veicoli più sovente rispetto al trasporto privato del vecchietto che usa la macchina per andare a messa la domenica.
Già che mi fanno pagare un euro di biglietto di bus, che almeno quel bus non inquini, invece a Genova mi capitava di salire su autobus del 1975 nella mia zona (S.Fruttuoso alta), che fumavano come dei camini.
Claudio, non mi pare che Matteoli abbia parlato di incentivi per chi compra una catalizzata usata. Io sto ai fatti riportati.
(inoltre, se non ricordo male, un catalizzatore va cambiato dopo 50-70000 km ... e non è proprio regalato)
ma infatti la mia non era l'apologia di Matteoli.
Ho sempre pensato che bisognasse eliminare le spese di trapasso per chi compra un'auto usata catalizzata, ma ben vengano anche gli sgravi per quelle nuove, anche se è ovvio che strizzano l'occhio alla Fiat.
In ogni caso ho letto stamattina un'intervista di Matteoli, e sinceramente vi ho trovato risposte di buon senso e realismo, dati inequivocabili e qualche buona idea.
Sulla durata dei catalizzatori debbo smentirti. Quella della loro sostituzione a chilometraggi prefissati è una leggenda metropolitana. Io possiedo due vetture catalizzate: una 106 del 1994 con 180000 km ed una Fiesta del 1998 con 140000 km. Quindi entrambe vecchie e sfruttate. In entrambe il catalizzatore, mai sostituito, è ancora perfettamente efficiente tanto che hanno superato senza problemi le varie revisioni e bollini blu, ed entrambe sono auto che hanno valore commerciale quasi nullo, tale che potrebbe permettersele chiunque. Insomma chi oggi in Italia possiede una non catalizzata possiede un'auto che ha minimo 14-15 anni: praticamente un'auto d'epoca!
e' terrificante vedere come i lettori (da cesso) di riviste di motori non demordano!
il problema dell'inquinamento da gas serra non e' la vetusta o meno del mezzo, teste di minchia, ma la CONCENTRAZIONE dei mezzi stessi.
a seguire le stronzate che amate leggere le regioni povere dovrebbero essere inquinatissime, ma non e' cosi'.
ora me la spiegate questa strana anomalia?
e mi spiegate anche perche' un mezzo usato con assiduita' su strade extraurbane dura allegramente i suoi 20 anni e un mezzo usato solo in citta' ne dura si' e no 5?
continuate a leggere le riviste di motori (pagate dai padroni di fabbriche di auto), anzi, fate una cosa buona, leggete le riviste di motori con un bel tubo che colleghi la marmitta all'abitacolo e liberateci dalla vs. sgradevole presenza.
Bravo berja, hai scoperto l'acqua calda!
Lo sanno anche i bambini che il problema principale è la concentrazione, il problema è che qui si stava parlando di un altro argomento. Quello della concentrazione e quello della vetustà delle vetture sono due problemi distinti, che concorrono entrambi al danno e che entrambi vanno affrontati. Perchè come bisogna diminuire il numero delle macchine, bisogna anche far sì che esse siano meno inquinanti. Posto che non è il massimo essere circondati da migliaia di veicoli, è comunque meno-peggio esserlo di veicoli meno inquinanti possibile. A livello di emissioni togliere di mezzo una vecchia macchina è come toglierne di mezzo dieci nuove. Ci arrivi?
ci sono dei ratti costretti a correre sulla ruota. non hanno modo di fermarsi. mangiano e cagano correndo. vivono poco e male. i loro figli partoriti in corsa sono deformi.
la soluzione? c'e' chi propone una ruota nuova (con ecoincentivi!).
c'e' chi propone di liberarli.
ma chi non sa rinunciare alle proprie catene
non merita la liberta'
correte ratti correte...
(liberamente ispirato a Cime Abissali di Zinov'ev)
claudio non hai capito nulla, io parlo di abolizione totale delle auto nei centri urbani, abolizione delle autostrade.
le auto vanno bene per i posti con grosse dificolta' di comunicazione, i paesi di montagna, dove non esistono ferrovie ecc.
l'uso massiccio che se ne fa in citta' e' solo l'ennesima dimostrazione delle aptologie sociali capitalistiche.
Trovo il commento di Berja (il primo) di una evidenza disarmante. Che altro aggiungere?
...ovviamente, tranne l'ultima conclusione.
"Abolizione totale delle auto nei centri urbani e abolizione delle autostrade". suvvia berja, sinceramente, ti pare una cosa concretamente attuabile? Un conto è favoleggiare di utopie e sogni, un altro discutere di cose concrete...
Come nel caso degli incentivi per l'acquisto dei motorini mi sembra ovvio che queste politiche sono volute dalle grandi lobby economiche.
Le politiche ambientali, se fossero serie, orienterebbero incentivi e detassazioni in tutt'altre direzioni.
Non c'è nessun bisogno, mi sembra, di incentivare la gente a comprarsi un'auto nuova. Lo fa benissimo da sola.
Invece se si vuole favorire veramente l'ambiente occorre orientare la gente verso altre scelte, e si può farlo senza radicalismi.
Cari signori, le Graz (citate da Alberto) o altre buone esperienze (in genere nord europee), non nascono da rivoluzioni "no global" ma più semplicemente e banalmente da governi di diversa estrazione politica (dei quali, ok, magari non condivido tante altre scelte), che hanno deciso che NON è l'automobile la cosa più importante.
In questo contesto culturale, mi sembra, nessun Governo ha "abolito" l'auto o perseguitato gli automobilisti (pur limitandone a volte lo strapotere di guidare ovunque).
No, semplicemente ha percorso un'altra direzione.
Ecco la Svizzera che premia le città che fanno la migliore "moderazione del traffico", ecco in molti Paesi il forte impulso all'integrazione intermodale (e trasporto pubblico, ciclabilità, ecc. si integrano al trasporto privato ... non c'è necessariamente contrapposizione ideologica).
In Italia invece il panorama culturale è veramente desolante. Ma come si fa a dire che "i bambini che giocano per le strade o vanno a scuola da soli" è un'utopia estremista?
Ma come? Quando in molte città del nord-europa la moderazione del traffico e i diritti dei bambini sono diventati un obiettivo prioritario?
Ok, con questi chiari di luna, con questi governi che con l'ambiente sono sempre di "destra" (anche Prodi ha incentivato la rottamazione auto, non scordiamocelo, e il suo Ministero dell'Ambiente è stato zero in tema mobilità sostenibile) ..... che fare?
Forse dovremmo smettere di star qui a litigare su questioni filosofiche. Pensiamo che l'auto ci rende schiavi ed è meglio non averla (o minimizzarne l'uso)? Oppure pensiamo che in auto ci stiamo bene, ci sia utile, ecc. ma nel contempo siamo consapevoli che siamo al limite (ambientale, di spazio, ecc.) e quindi bisogna fare qualcosa?
Ok, sono due punti di vista su cui discutere, però poi in concreto smettiamola di accapigliarci tra di noi e vediamo come uscirne insieme.
Dall'altra parte della barricata (e temo siano di più) ci sono quelli che, a destra o a sinistra, la pensano come il "buon" Matteoli, cioè vogliono andare in direzioni opposte (favoriscono l'auto e contemporaneamente ignorano, anzi boicottano ciclabilità, moderazione del traffico, ecc).
"discutere di cose concrete..."
gira la ruota gira
chi ci sta dentro
non vede fuori
solo perche' non vuole
se non saremo noi a fermare la follia
sara' la devastazione della terra a fermarvi
preferirei la prima possibilita'